Ace Combat 5 – Squadron Leader è sinonimo di qualità per tutti gli appassionati della saga aereonautica targata Namco. Probabilmente, anzi, è il miglior titolo della serie. Per tutti coloro che hanno effettuato il preorder di Ace Combat 7 – Skies Unknown, Bandai Namco ha deciso di donare una copia digitale di Ace Combat 5 – Squadron Leader, per l’occasione leggermente rimasterizzato. Un’ottima mossa che, però, rischia di essere un’arma a doppio taglio a causa della povertà emotiva che permea l’esperienza di Ace Combat 7 – Skies Unknown.
Ace Combat 5 – Squadron Leader ci vedrà impersonare un pilota con nome in codice Blaze e, fra gli altri, avrà come protagonisti altri 3 aviatori facenti parte del nostro squadrone di volo, chiamato Wardog: Chopper, Archer e la bella Edge. L’intreccio narrativo si svolge fluido attraverso un grande numero di missioni, fra cui alcune a scelta del giocatore (rendendo necessaria una seconda run per vederle tutte). L’assortimento di velivoli è molto vasto e conta anche mezzi non più implementati nelle incarnazioni successive della saga, come il Panavia Tornado. Durante le sortite avremo le canoniche comunicazioni radio a schermo ma, cosa unica, potremo interagire con alcune di esse tramite la croce direzionale. Certo, l’interazione è piuttosto semplice e non porta a conseguenze (a parte in un paio di situazioni, legate alle missioni) però, mi chiedo, perchè non è stata riproposta in Skies Unknown? Sarà possibile anche impartire ordini ai nostri compagni e, pure questa feature, non è presente in Ace Combat 7. Il climax legato alla trama sale gradevolmente con il proseguo dell’avventura fino a un epilogo tutto sommato non banale.
Il gameplay è quello classico della saga e molto simile a Skies Unknown anche se, forse, dovremmo dire il contrario. Rispetto all’ultimo capitolo, Ace Combat 5 – Squadron Leader propone un feeling più diretto, meno “gommoso”. Non è nè un pregio nè un difetto, diciamo che in Skies Unknown si è voluto riprodurre la normale imprecisione nei movimenti di un aereo, in luogo del comportamento di volo secco e preciso di Squadron Leader. Le sequenze di decollo, atterraggio e rifornimento in volo sono proposte così come nell’ultimo esponente della saga. Incredibilmente, le animazioni dedicate a queste azioni risultano meglio riprodotte in Ace Combat 5 – Squadron Leader che in Skies Unknown. Anche a livello grafico abbiamo delle scelte più felici, come l’effetto del calore dei motori riprodotto in modo discreto e realistico in Squadron Leader e in maniera davvero grossolana in Skies Unknown. La remaster che ha interessato il quinto capitolo della saga è lieve ma efficace e riguarda il supporto al 16/9 e una risoluzione di 1080p, seppure con un evidente aliasing. I menu di gioco, invece, sono rimasti in 4/3. E’ chiaro che Namco non abbia voluto investire sul progetto e quindi si sia tenuta alla larga da importanti investimenti in merito al rifacimento grafico e la scelta è stata, a mio avviso, più che giusta: Ace Combat 5 – Squadron Leader rappresenta una celebrazione e, al di fuori del preorder di Ace Combat 7 – Skies Unknown, non avrebbe venduto sostanzialmente nulla. Da parte mia, però, spero che ci sia la possibilità di riproporre anche Distant Thunder e Zero nella stessa maniera, magari sul PlayStore a un prezzo inferiore ai 10€.
Dicevo, all’inizio di questo articolo, che Ace Combat 5 – Squadron Leader vince dove Skies Unknown perde: nell’emotività. Le vicende di Blaze colpiscono e rimangono impresse. La storia di… ecco, non mi viene in mente il nome in codice del protagonista di Skies Unknown: non un bel complimento per il primo uomo di un titolo appena recensito. Anche a livello di coerenza Squadron Leader stravince. Ciò che vediamo sul nostro televisore non è realistico, certamente. E’, però, verosimile e, questa cosa, ha per me un grande valore. Non ci troveremo mai in situazioni al limite dell’assurdo, sempre rimanendo nell’ottica gioco, e non simulatore. Peccato davvero che Namco non abbia semplicemente deciso di copiare se stessa, almeno in merito a quella carica emotiva che spesso contraddistingue le produzioni giapponesi. Ancora una volta, Skies Unknown è un titolo piatto e dimenticabile. Sarà ricordato come un buon Ace Combat e nulla più. Ace Combat 5 – Squadron Leader, invece, rappresenta la probabile punta di diamante della produzione Project Aces ed è incredibile quanto, ancora oggi, siamo sul pezzo in quanto a coinvolgimento.
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Strano vedere che dai propri errori non si migliori ma si peggiori, certe volte i giapponesi non li capisco ?