In molti aspettavano il fatidico giorno in cui la CMA avrebbe fatto sapere la sua prima sentenza riguardante l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, il giorno è arrivato però purtroppo anche il mondo videoludico è soggetto a corruzione e favoreggiamenti dato che l’ente britannico ha momentaneamente bloccato l’operazione con scuse che lasciano molto a desiderare.
Activision Blizzard: un affare troppo scomodo per alcuni
La decisione della CMA in teoria non è stata presa in base alla preoccupazione di PlayStation per il destino di Call of Duty, infatti è dovuta al “possibile monopolio” del nascente settore dei videogiochi in cloud. L’ente regolatore del Regno Unito ha “valutato attentamente” il beneficio di portare tutti i contenuti di Activision Blizzard su Game Pass, ritenendo che non sarebbe sufficiente a compensare il danno alla concorrenza cloud. Tuttavia pur “apprezzando” alcuni passi fatti da Microsoft nella direzione giusta, l’ente ritiene che le sue soluzioni richiederebbero un controllo costante da parte delle autorità e perciò preferisce affidare tale compito al comportamento del mercato stesso bloccando momentaneamente l’acquisizione.
Il blocco da parte della CMA ha giustamente scatenato l’ira dei dirigenti delle due aziende e dei fan del brand. Brad Smith, presidente di Microsoft, ha scritto su Twitter che Microsoft farà ricorso dato che la CMA non ha capito il mercato e la tecnologia cloud, vi ricordiamo infatti che tutti i competitor cloud erano a favore dell’acquisizione. Ovviamente in molti stanno accusando la CMA di favoreggiamento nei confronti di Sony dato che l’azienda giapponese ha già dei precedenti in fatto di tangenti (Giochi Olimpici 2021). Non si sa quanto durerà il processo di acquisto di Activision Blizzard nel Regno Unito ma sicuramente Microsoft non rinuncerà e continuerà fino a vincere questa battaglia legale e politica.
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