Activision Blizzard sta rimanendo sempre più sola a seguito dei recenti sviluppi che la vedono coinvolta e adesso si aggiunge una nuova testimonianza. Stephanie Krustick, ex-producer della società che in passato denunciò gli atti di molestie e discriminazioni sul posto di lavoro, accusa nuovamente l’azienda. Il motivo per il quale Krustick ritorna alla carica ha fatto rimanere a bocca aperta diverse persone della community, tanto da chiedersi se il fatto fosse vero oppure no.
Ciò che l’ex-producer afferma sul profilo Twitter è che la società avrebbe rubato il suo latte materno quando lavorava ancora nello studio. All’interno della struttura erano state ideate delle stanze fatte su misura per tutte le neo mamme che avevano bisogno di pace e tranquillità. Si chiamavano “quiet rooms” ed era possibile trovarci una sedia, un tavolino e una luce.
[Thread] I can corroborate this, and I am likely the origin of this statement (though I don’t remember telling this specific person).
I was the one of the first, if not the first, woman to use the new “quiet rooms.”
At that time they consisted of a chair, side table, and light. https://t.co/bxiYFO4vHl
— Stephanie Krutsick (@skrutsick) December 9, 2021
A una persona diventata da poco madre avere un luogo dove poter staccare il cervello dallo stress quotidiano è veramente importante, ma lo è ancora di più poter avere un frigorifero. I motivi sono tra i più disparati, tra cui quello di poterci inserire il latte appena tirato. Non avendolo a disposizione, Krustick si ingegnò per utilizzare dei sacchetti ben sigillati da poter mettere, successivamente, nel frigorifero della sala adibita alle varie pause del personale.
Activision Blizzard ha visto derubare il latte in una delle sale ristoro
Per poter garantire che nessuno toccasse quel latte, la donna prese le dovute precauzioni come inserire, ulteriormente, le buste in un borsa per bambini. Nel lontano 2008 era l’unica ad allattare ed era facilmente intuibile di chi fosse la valigetta. L’azienda vide rubare per la prima volta del latte materno e, in questa circostanza, diedero tutto il sostegno necessario per scoraggiare ulteriori furti.
La sala per le neo mamme venne migliorata con un mini frigo, per esempio, ma ciò non bastò; nessuno trovò mai il ladro e la questione, quindi, rimane ancora oggi aperta. La ex-producer ha continuato su Twitter mettendo in evidenza come le gravidanze avute siano state un grosso impiccio per l’azienda, tanto da essere penalizzata sul lavoro. Spesso non poteva essere presente alle varie riunioni oppure doveva, per l’appunto, tirare il latte per svariate ore e questo ha fatto sì che perdesse moltissime opportunità lavorative. Come il fatto che la stanza fosse sprovvista di prese elettriche dove poter collegare un computer o un altro dispositivo.
https://twitter.com/BlizzJess/status/1468712916245368835
Non solo, perché il semplice fatto di dover tirare il latte e di assentarsi per alcune ore a causa di un’infiammazione ai capezzoli (mastite), i colleghi avrebbero riservato verso di lei degli atteggiamenti non del tutto positivi. Nonostante i lucchetti e le dovute accortezze fatte dall’azienda, racconta una collega, ci furono moltissimi altri episodi simili e non è dato sapere se ciò fosse causato da una singola persona o da più dipendenti. A seguito della testimonianza portata dalla neo mamma, infatti, anche altre donne hanno dato man forte descrivendo una scarsa igiene nelle stanze adibite all’allattamento e che il materiale offerto impediva correttamente il loro utilizzo.