Activision Blizzard riceve una nuova accusa: quella di aver distrutto alcuni documenti importanti. La causa legale, quindi, si complica e probabilmente non andrà a finire bene. Uno dei tanti motivi che fa pensare a ciò, in realtà, è il semplice fatto che questi documenti distrutti stiano venendo considerati come un’interferenza da parte dell’azienda con le indagini in corso.
The California state government filed an update to the lawsuit against Activision Blizzard claiming the company’s HR “shredded” documents relating to their investigation and are not complying with requests. The lawsuit also has been expanded to cover temp-workers’ experiences. pic.twitter.com/Ujsz8OYPiR
— CharlieIntel (@charlieINTEL) August 24, 2021
Un atto gravissimo che rende questi documenti compromettenti quasi al centro del processo legale. Infatti, lo stato della California, ha richiesto all’azienda altri file che la stessa Activision Blizzard ha negato di consegnare o di avere. Nascondere qualsiasi cosa, che sia un documento o meno, per il DFEH (Department of Fair Employment & Housing Considerate) li rende colpevoli in quanto diventano prove a carico secondo la legge americana.
In poche parole verrà considerato che qualcuno, in azienda, ha preferito intraprendere la via più ostacolata che consegnare la documentazione richiesta. Questa volta, però, Activision Blizzard non è stata in silenzio come le scorse volte ed ha mandato una nota stampa al sito Engadget dopo quanto accaduto.
Activision Blizzard si difende: “Non abbiamo ostacolato le indagini”
L’azienda nega quanto detto dal DFEH spiegando di non aver intralciato e ostacolato alcun tipo di indagine del DFEH e che, anzi, ha sempre proceduto come richiesto dal tribunale: consegna dei documenti compresi. I documenti in questione, tra l’altro, non sono altro che testimonianze sul fatto che il salario fosse discriminante per i dipendenti: più alto o più basso in base al genere sessuale della persona.
Chi ha ragione, quindi? Probabilmente la verità sta nel mezzo; l’azienda sta pian piano apportando varie migliorie al posto di lavoro che, come viene riportato su Engadget, risulta essere un buon passo avanti. Sono molti i dirigenti licenziati e sono altrettanto aumentate le politiche sulle nuove assunzioni. Insomma, sembra che Activision Blizzard si stia impegnando veramente, ma a quanto pare tutto ciò sembra non bastare.
Quali altre accuse avrà da parte del DFEH? Sicuramente la vicenda non è finita e questa spiacevole storia continuerà per molto tempo.