Lo scandalo di Activision-Blizzard ha avuto un tale impatto che ha catturato l’attenzione di diversi settori tra cui varie autorità degli Stati Uniti ed ora anche la Camera dei Rappresentanti.
Questo dopo che un senatore democratico ha inviato una lettera alla società e al suo recente acquirente, per prestare la dovuta attenzione al problema dei lavoratori.
Activision-Blizzard: una questione politica
Secondo le informazioni del Washington Post, la senatrice Tammy Baldwin ha inviato una lettera a Bobby Kotick, il controverso CEO di Activision-Blizzard ed a Satya Nadella, CEO di Microsoft, chiedendo a entrambe le parti di accettare l’invito da parte dei lavoratori di Raven Software per discutere sulle questioni lavorative e rivedere le loro intenzioni sindacali.
Ricordiamo che i lavoratori di Raven Software (lo studio che lavora su Call of Duty: Warzone) hanno iniziato lo sciopero dopo che le intenzioni di Activision-Blizzard riguardanti il licenziamento della maggior parte dei suoi lavoratori del controllo qualità sono diventate ufficiali. Allo stesso tempo questo gruppo di lavoratori ha iniziato il processo di sindacalizzazione, un’azione che è stata presa male dalla direzione sfociando in minacce da parte di essa.
A questo proposito la senatrice Tammy Baldwin ha riconosciuto il diritto dei lavoratori di Activision-Blizzard di organizzarsi così come le loro intenzioni sindacali, quindi ha invitato Kotick ad affrontare la questione: “Esorto te e la direzione di Raven Software a negoziare in buona fede con i lavoratori e sospendere qualsiasi sforzo per minare il diritto legale dei tuoi dipendenti di formare un sindacato e contrattare collettivamente”.
This letter from @SenatorBaldwin calling out Activision for undermining workers at Wisconsin-based Raven Software who have supermajority support for their union is a must read. pic.twitter.com/eQbiMTmGE1
— CWA (@CWAUnion) February 24, 2022
Che i lavoratori di Activision-Blizzard cerchino la sindacalizzazione non dovrebbe essere una questione controversa, dato che varie industrie legate all’intrattenimento negli Stati Uniti hanno a che fare con lavoratori sindacalizzati e organizzati.
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