Nonostante le innumerevoli controversie e scandali che hanno coinvolto Activision Blizzard nel corso dell’anno, e che hanno portato anche a partenze di alto livello e al taglio dello stipendio del CEO Bobby Kotick, l’azienda ha comunque guadagnato una miniera d’oro nel corso dell’ormai concluso terzo trimestre dell’anno. In questo periodo che va dal 1 luglio al 30 settembre, la casa ha guadagnato 1,2 miliardi di dollari di entrate solo dalle microtransazioni su tutti i titoli. Questo prima dell’uscita di Call of Duty: Vanguard, che provocheranno sicuramente un significativo picco di affari per il publisher.
Activision Blizzard, tra guadagni e scandali
I contenuti stagionali per Call of Duty: Warzone e Call of Duty: Black Ops Cold War, insieme a Call of Duty: Mobile che ha superato i 500 milioni di download a maggio rappresentano sicuramente il grosso dei guadagni. Le entrate nette per il trimestre hanno totalizzato 2,07 miliardi di dollari, che è superiore agli 1,97 miliardi di dollari previsti in precedenza. Non ci sono solo buone notizie, però, perché gli utenti attivi mensili sono rimasti fermi a 26 milioni rispetto al trimestre precedente.
Tra le pessime notizie possiamo poi annoverare anche il rinvio da poco annunciato di Overwatch 2 e Diablo 4 al 2023 o il co-leader di Activision Blizzard Jen Oneal che lascia l’azienda dopo solo tre mesi di gestione, tutto questo probabilmente per colpa del grave scandalo su molestie e discriminazione che ha sconvolto la compagnia e che aveva portato al cambio ai vertici.