Activision Blizzard torna alla carica con nuove iniziative atte a dare più inclusività sul luogo di lavoro. Questo è ciò che si evince dalla lettera inviata dal presidente Daniel Alegre ai dipendenti rimasti ancora attivi all’interno dell’azienda, dove ha elencato tutti i prossimi obiettivi sotto forma di promessa. Riuscirà la società, questa volta, a garantire ciò che vuole offrire?
Viene scritto punto per punto le prossime azioni che Activision ha intenzione di fare e parliamo di:
- Assumere/impiegare ulteriori leader DE&I (Diversity, Equity & Inclusion) nel gruppo creatosi dopo le sconvolgenti accuse di questi giorni, in ABK (Activision Blizzard King);
- Allinearsi con le linee e gli obiettivi, oltre che al modo d’agire, proprio di ABK;
- Programmi di apprendimento e sviluppo, in cui il tema principale sarà quello di promuovere l’inclusività all’interno del settore;
- Programmi di sponsorizzazione e tutoraggio in modo da poter garantire una scalata verso i piani alti per gli UEG (Gruppi Etnici Sottorappresentati) e alle donne dell’azienda;
- Assumere nuovo personale con l’aiuto di ABK.
Activision Blizzard puntualizza sui prossimi passi da fare, ma anche su alcune importanti percentuali
Non è stato messo in discussione solo la lista appena citata, ma anche i dati raccolti sui dipendenti rimasti ancora operativi. Al momento, l’azienda vede un bel 24% di donne; una percentuale che può sembrarti bassa, ma che per il presidente e COO Alegre no. Infatti, sempre all’interno della lettera, specifica che questo dato è al pari di tantissime altre realtà videoludiche anche se, ovviamente, possono fare meglio.
Il 36% dei lavoratori, invece, rappresenta un gruppo etnico sottorappresentato e questo numero non raggiunge in alcun modo lo standard di tante altre aziende: il 40%. La società statunitense si sta mobilitando, pian piano, per far sì che ci sia un ambiente di lavoro più sano; purtroppo, sembra che la fine sia ancora troppo lontana e molto spesso si sono messi in prima linea anche altri CEO dell’industria videoludica.
Ne abbiamo parlato in svariati articoli a riguardo e chissà se, anche in questo caso, verrà fatta una risposta collettiva. Specialmente dopo la seguente frase, messa sempre all’interno della lettera inviata ai dipendenti: “Nessun obbligo di aggiornare le dichiarazioni a seguito di nuove informazioni, eventi futuri o altro, dopo la data del presente comunicato stampa”.