Activision Blizzard riceve nuove testimonianze riportate sul Wall Street Journal, ma a quanto pare sembrano non essere così tanto veritiere, almeno secondo il CEO Bobby Kotick. Parliamo di storie in cui vengono riportati fatti che tutta la community conosce, ma questa volta hanno messo ancor di più in cattiva luce l’amministratore delegato, tanto da farlo agire in prima persona contro Kirsten Grind, Ben Fritz e Sarah E. Needleman: autori del report.
BREAKING: Activision Blizzard employees say they're launching a walkout today in the wake of the Wall Street Journal article detailing CEO Bobby Kotick's knowledge of sexual misconduct and harassment at the company. They're demanding that Kotick be replaced
— Jason Schreier (@jasonschreier) November 16, 2021
Infatti, sul documento pubblicato ci sarebbe scritto che lo stesso CEO avrebbe coperto volontariamente i fatti di molestie e discriminazioni all’interno dell’azienda. Accuse molto gravi che hanno ricevuto una risposta repentina tramite un video messaggio, riportato anche sul sito ufficiale della software house.
“C’è un articolo pubblicato quest’oggi che dipinge un ritratto inaccurato e fuorviante della nostra azienda, della mia persona e della mia leadership” dice Kotick nel video e continua. “Tutti coloro che dubitano ella mia convinzione di far parte del luogo di lavoro più accogliente e inclusivo sulla piazza non capisce veramente quanto sia importante per me”.
Activision Blizzard di nuovo in rivolta: i dipendenti hanno ascoltato il messaggio del CEO e vogliono le sue dimissioni
Esatto, hai letto bene; nonostante il video messaggio fosse indirizzato proprio a loro cercando di rendere la situazione più calma e tranquilla, sembra non aver ottenuto il risultato sperato. Infatti gli stessi dipendenti si sono arrabbiati, tanto da voler marciare contro l’azienda in un corteo che chiede le dimissioni di Bobby Kotick.
“Non rimarremo in silenzio finché Bobby Kotick non verrà rimpiazzato come CEO” ha affermato ABK Workers Alliance, il gruppo di lavoratori all’interno dell’azienda nato a luglio dell’attuale anno corrente in seguito a quanto accaduto.
We have instituted our own Zero Tolerance Policy. We will not be silenced until Bobby Kotick has been replaced as CEO, and continue to hold our original demand for Third-Party review by an employee-chosen source. We are staging a Walkout today. We welcome you to join us.
— ABetterABK 💙 ABK Workers Alliance (@ABetterABK) November 16, 2021
Avendo adottato una politica “tolleranza zero”, ovviamente non possono chiudere gli occhi di fronte a una situazione del genere, anche rischiando un peggioramento della condizione attuale in cui tutti stanno navigando. Chi più, chi meno.