Activision Blizzard sta attraversando giornate dure e tempestose, ma bene o male rimanevano sempre stabili con le novità. Oggi, a quanto pare, la giornata non sembra terminare più e l’azienda riceve la chiara posizione in merito a tutta questa questione da Phil Spencer, capo della divisione Xbox di Microsoft.
Spencer, ovviamente a nome di tutta la divisione, chiede alle Xbox Women in Gaming (le donne che fanno parte del mondo Xbox) il loro parere sulla faccenda. Questa richiesta è stata fatta direttamente sul suo profilo Twitter e sono state tantissime le giocatrici a rispondere all’appello.
I just came out of a powerful discussion with Xbox Women in Gaming, from whom I've learned so much over the years. I want to share my personal support for everyone who has experienced sexual harassment or discrimination. I see you. I stand with you.
— Phil Spencer (@XboxP3) July 30, 2021
“Sono appena uscito da una potente conversazione con Xbox Women in Gaming, dalle quali ho imparato tanto nel corso degli anni. Voglio condividere il mio personale supporto a chiunque abbia vissuto molestie sessuali o discriminazioni. Vi vedo e sto dalla vostra parte”.
Non solo un appello a chi ha ricevuto una molestia sessuale, ma anche una qualsiasi discriminazione ed è ciò che è successo a Emily Mitchell nel 2015, un’esperta di cybersecurity collegata ai fatti di Activision Blizzard.
Activision Blizzard come Microsoft nel 2019?
Anche Xbox non è nuova a questo tipo di eventi tutt’altro che piacevoli; anche loro vennero accusati di aver molestato sessualmente alcune dipendenti dei rispettivi team Windows e Azure. Storia passata, certo, e già archiviata, ma recentemente sono stati impelagati in un’altra vicenda molto simile.
Xbox Brasil, nel 2020, ha licenziato la presentatrice Isadora Basile per alcune minacce di morte e a sfondo sessuale derivate dalla community. Forse questo ha fatto discutere parecchio all’interno dell’azienda, che ha cominciato a essere più dalla parte di ogni genere di persona senza alcuna distinzione. Addirittura, durante il mese di marzo dell’attuale anno, è stata promossa un’iniziativa atta a dare importanza all’uguaglianza con donne, artiste, giornaliste e videogiocatrici per sostenere la parità di genere.
Per rendere ancora più chiaro il loro intento, venne creato un controller speciale dove il simbolo della B era stato cambiato con “=”. Molti giocatori, per i motivi che hai appena letto, si sono non poco indignati parlando di ipocrisia e lavaggio delle mani. Un modo come un altro per lavarsi la faccia in una situazione spiacevole.
Però dagli errori si impara e sono tantissime le persone a pensarlo, specialmente il pubblico femminile. Succederà anche ad Activision Blizzard?