I giochi di carte ormai riempiono abbondantemente le più importanti librerie gaming, sia per console e PC sia per i dispositivi mobili, ciò nonostante gli sviluppatori di Code Heretic ci provano con Against the Moon. Il loro nuovo titolo, prodotto da Black Tower, è un gioco strategico a turni in cui le creature da evocare saranno collezionabili all’interno di un deck.
Against The Moon è ambientato, tanto per cambiare, in un futuro post-apocalittico in una terra un tempo abitata da uomini con un grande potere tecnologico. Nel tentativo di aumentare i propri poteri, questi uomini crearono per sbaglio delle creature chiamate Furos.
Nel corso degli anni questi esseri conquistarono il dominio del pianeta, distruggendo tutte le maggiori città eccetto una, la città di Arx, l’ultimo baluardo dell’umanità. La sacerdotessa Grande Madre di Arx decide di mandare i suoi migliori guerrieri, gli Ultori, per ripristinare le terre e riconsegnarle ai suoi abitanti originari. Gli Ultori sono gli unici in grado di utilizzare il Luma, un minerale capace di evocare e controllare le creature.
Il nemico da sconfiggere questa volta non è un semplice mostro ma bensì la Luna, poiché è proprio lei ad aver rilasciato questo Luma, la causa di ogni disordine.
Sebbene Against the Moon abbia una trama piuttosto semplice e scontata nasconde molti dettagli sull’ambientazione di gioco e sui caratteri dei personaggi, soprattutto su quello di Ghaldir, uno degli Ultori, che all’interno del capitolo “Monstro” avrà una crisi esistenziale e comincerà a chiedersi se potrà mai essere considerato una persona comune o sarà destinato ad essere per sempre un’arma.
Nonostante la trama di gioco non spicchi di originalità, riesce comunque ad adattarsi bene con il genere, andando a cambiare di parecchio le dinamiche dei classici giochi di carte e facendolo diventare un gioco unico. Per fare un esempio, le creature che potrai schierare nel campo di battaglia non vengono chiamate “carte” ma “powers”, mentre quello che solitamente viene definito “mana”, l’energia dedicata all’evocazione delle carte, in Against the Moon è chiamato Luma. Ovviamente cambiare il nome delle carte e dei poteri non rende Against the Moon diverso dagli altri titoli ma il suo sistema di combattimento sì.
Against the Moon, carte alla mano
Against the Moon sembra portare con sé un sistema di combattimento molto singolare ma comunque molto divertente anche per coloro che sono abituati ai classici titoli.
Il campo di battaglia è suddiviso in tre righe da otto caselle, quattro per sfidante. A inizio di ogni riga verranno posizionati gli Ultori e nel resto delle caselle libere potrai inserire tutte le creature all’interno del tuo deck. Ogni creatura ha abilità particolari ed un proprio costo evocativo, alcuni possono infliggere un ulteriore danno al nemico nella sua posizione speculare, altri invece possono donare Luma extra. Oltre a questi tipi di carta, nel deck puoi trovare anche quelle dedicate agli incantesimi che possono essere di vario tipo, possono incrementare o diminuire i danni di una creatura, oppure donare salute agli Ultori e così via.
La cosa più importante da ricordare è difendere sempre e comunque la Grande Madre Arx posta alle spalle dei suoi guerrieri che, una volta sconfitti, non potranno più proteggerla e di conseguenza gli attacchi dei nemici saranno diretti verso di lei. Dall’altra parte anche il nemico deve stare attento alla stessa condizione, quindi il tuo compitò sarà quello di distruggere tutte le orribili creature che tempestano il campo di battaglia per poter colpire in seguito direttamente il tuo avversario.
Ogni creatura attacca sulla riga in cui è stata evocata e lo scontro tra tutte le carte messe in campo avverrà soltanto ad ogni fine turno, a differenza di molti altri giochi di questo genere in cui l’attacco avviene ogni qual volta viene evocata una carta. La battaglia terminerà solo quando il nemico o la Grande Madre Arx moriranno, a meno che per circostanza non ci sia una regola differente, ad esempio resistere per alcuni turni.
Oltre a questo, un’altra cosa per cui Against the Moon si differenzia dagli altri titoli del suo genere è l’ulteriore abilità che si può mettere in campo grazie agli Ultori. Questi guerrieri sovrumani infatti, se riempita la barra abilità, possono sfoderare delle arti magiche in grado di cambiare le sorti dell’incontro. C’è chi può annullare gli attacchi dell’avversario e chi può addirittura cambiare letteralmente le carte in tavola, dandoti la possibilità di rivoluzionare drasticamente il tuo deck.
Tra uno scontro e un altro entra in gioco la parte roguelike del titolo, infatti i nemici contro cui ti batterai e gli scenari in cui avverranno gli scontri saranno creati in modo casuale, fatta eccezione per i boss che rimarranno sempre invariati anche se gli scenari e la posizione degli Ultori sono scelti comunque in maniera casuale. L’unica cosa che puoi decidere lungo il tragitto è la direzione da prendere, valutando al meglio quale battaglia intraprendere in base ai materiali o ai power-up che rilascerà come premio.
Non hai la possibilità di scoprire in anticipo il nemico con cui scontrarti, inoltre se verrai sconfitto all’interno dei combattimenti non inerenti alla trama di gioco, dovrai ricominciare l’avventura dall’inizio, fattore che rende questi combattimenti più temibili delle boss-fight, sebbene queste ultime siano ovviamente molto più complesse.
In base alla sfida vinta potrai sbloccare altre carte da collezionare all’interno del deck oppure applicare dei power-up alle abilità degli Ultori. Quando arriverà il momento il gioco ti chiederà quale carta scegliere fra tre opzioni che possono essere sia carte magiche che carte creatura, oppure a quale fra i tre Ultori applicare il potenziamento. Una volta raggiunto un certo punteggio di esperienza, inoltre, su qualsiasi carta, quindi sia quelle creature che quelle magiche, potrà essere applicata un’evoluzione a scelta tra le due disponibili.
Sebbene Against the Moon possa essere considerato molto longevo grazie a tutte le sue variabili casuali, la trama di gioco non è in realtà così lunga da percorrere. Gli sviluppatori infatti hanno intenzione di ampliare il gioco tramite degli aggiornamenti, quattro annunciati finora, che aggiungeranno nuove campagne, nuovi Ultori e nuove carte. Questi update saranno rilasciati ogni mese fino al 2021.
Comparto tecnico e audio
Against The Moon, che sfrutta il motore grafico Unity, non è molto ricco sul piano tecnico, ovviamente essendo un gioco di carte non è necessario che abbia un comparto tecnico e grafico importante, però comunque nello stesso momento non è necessario che sia ridotto all’osso.
I disegni sono fatti discretamente, belli nel complesso ma mancano di particolari, perfino gli Ultori non possiedono armamenti ed equipaggiamenti ben caratterizzati. Inoltre le animazioni d’attacco mancano completamente, sarebbe stato bello vedere gli attacchi di ogni creatura o Ultore, ma i ragazzi di Code Heretic hanno deciso di lasciare tutto all’immaginazione.
I settaggi grafici non possono essere modificati quasi per niente, fatta eccezione della risoluzione fino a 4k e del blocco framerate, non particolarmente utile in un gioco di questo genere.
La colonna sonora contiene davvero poche canzoni, tutte molto generiche e anonime. Il comparto audio non ha difetti ma neanche dei pregi, inoltre Against the Moon non dispone né di un doppiaggio in italiano né dei sottotitoli.
Against the Moon è disponibile solo su PC via Steam.