Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases tratta la prima avventura di Hercule Poirot, uno dei personaggi più amati creati dalla scrittrice Agatha Christie che abbiamo visto molto spesso non solo nei libri, ma anche in vari film e serie tv. Come dimenticare le serate d’inverno passate a casa di mia madre dove, con bevanda calda e qualche stuzzichino, ci immergevamo nella visione dei suoi incredibili casi.
Ma in questa recensione non parliamo dei miei ricordi; Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases è un titolo prodotto da Microids e sviluppato da Blazing Griffin uscito il 28 settembre su Steam, su Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch. Prossimamente verrà aggiunta la retrocompatibilità con PlayStation 5 e Xbox Series X|S, il tutto ad un prezzo perfettamente giusto per ciò che il gioco offre. Puoi acquistare il gioco su Steam a €29,99, mentre su console dovrai spendere almeno una decina di euro in più: €39,99.
Noi lo abbiamo provato su PlayStation 4 ed è stato un piacere godersi un titolo del genere stando comodamente sul divano di casa propria; è stato come vedere un film interattivo, un piccolo dipinto sullo schermo, ed è stato quasi automatico da parte mia preparare stuzzichini e bevanda calda.
Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases ti fa sentire quasi fisicamente in un tempo ormai passato
In Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases non c’è una collocazione precisa nel tempo, ma essendo il tutto ambientato nei primi anni da poliziotto di Poirot, si presume che l’anno in cui ci troviamo si aggiri attorno al 1939. Anno più, anno meno, il gioco si apre proprio con un piccolo prologo dove facciamo la conoscenza non solo dei personaggi, ma anche dei comandi di gioco. E, ovviamente, del gameplay.
Il gameplay non è solo parte della storia: il gameplay è la storia! Così è stato detto dagli sviluppatori in un video dedicato durante il compleanno di Agatha Christie, tenutosi qualche settimana fa, e così è realmente. Tutto ciò che troviamo è gameplay puro e, al tempo stesso, storia pura e semplice senza sbavature o situazioni inverosimili. Le meccaniche di gioco sono molto semplici: individua gli indizi (che verranno visualizzati all’interno di una mappa mentale) e uniscili tra loro per formare collegamenti, accuse, deduzioni. Niente di più, niente di meno e, ovviamente, per indizi intendiamo anche ciò che ci viene detto dai vari personaggi.
Ogni cosa può essere utile e, per aiutarci sugli oggetti fisici classificabili come prove, abbiamo a disposizione uno zoom che fa avvicinare o allontanare la visuale. Questo permette di osservare meglio i vari dettagli, scoprire cosa si nasconde nel buio, ma francamente parlando (o scrivendo, per quel che vale) questa è stata l’unica meccanica di gioco che non ha dato grossi risultati. Gli oggetti si illuminano una volta che facciamo avvicinare Poirot ad essi e basta semplicemente ciò a farci rendere conto se un oggetto è degno della nostra attenzione o meno.
Ciò che rende Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases un titolo speciale è, ovviamente, il sistema delle mappe mentali. Banalmente, per fare varie congetture sul caso basta allineare gli indizi vicini ed è estremamente facile anche quando l’utente si blocca in un determinato punto del gioco; banalmente è un sistema talmente semplice che, nella sua semplicità, ha fatto centro. Ma la storia? Tranquillo, nel prossimo paragrafo parleremo del Prologo e ti consigliamo di saltare a piè pari il capitolo se non vuoi rovinarti la sorpresa.
Le bugie hanno le gambe corte
Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases si apre con Poirot che si ritrova a essere spedito in campagna a causa di alcuni eventi capitati in città che, ovviamente, lo vedono protagonista. Per calmare le acque, viene deciso che dovrà prestare servizio in questo luogo sperduto e dimenticato e, bene o male, le giornate passano tranquille. Non succede niente di insolito, la noia cresce e ci troviamo Poirot a giocare con le ringhiere lungo i marciapiedi per distrarsi. Proprio in un momento del genere facciamo la conoscenza di Elizabeth.
Non è altro che una semplice cameriera, uscita dalla villa in cui presta il proprio servizio per poter ricevere l’aiuto adeguato di cui ha bisogno Madame Van den Bosch: la padrona. Un braccialetto è stato rubato, o per meglio dire scomparso, e qualcuno deve fare qualcosa prima che la situazione in casa degeneri. Per fortuna di Elizabeth, Poirot è lì per aiutarla; l’uomo viene portato immediatamente verso l’abitazione dove gli viene fatto ispezionare il giardino (ed è qui che avremo il primo approccio con il tutorial di Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases) con la seguente premessa: deve sbrigarsi a trovare delle prove schiaccianti, prima che la collega Florette venga mandata alla forca.
Ebbene sì, Cassandra Van den Bosch ha accusato la propria domestica di aver rubato il bracciale della figlia Angeline Van den Bosch e gliel’avrebbre fatta pagare molto cara. Essendo Elizabeth non solo una fedele collega, ma anche un’amica, ha deciso di interrompere il proprio lavoro per chiedere aiuto. Gli indizi che Poirot trova sono tanti e aprono talmente tante piste che, ad un certo punto, viene immediatamente il dubbio se stiamo facendo la cosa giusta.
Tranquillo: stai facendo la cosa giusta; una volta riuscito a entrare in casa, tutto scorrerà nel verso giusto e scoprirai come fanno le bugie ad avere le gambe corte. Basta una mente brillante e un controller in mano, in realtà, ma Poirot non deve saperlo, no? Nel Prologo di Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases troverai dei debiti non saldati da parte di Cassandra (talmente in bancarotta da avere il telefono staccato da parte della compagnia), ricordi talmente stretti da arrivare a fare qualsiasi cosa pur di non mandare il proprio avere più prezioso all’asta e un legame talmente bello da risultare uguale a quello di Romeo e Giulietta: un amore proibito.
Giocare un dipinto… o quasi
I protagonisti che troviamo nel Prologo non sono messi lì a caso; essi verranno ritrovati nel vero e proprio primo caso di Hercule Poirot, qualche anno più in là. Globalmente, l’avventura risulta non solo piacevole da giocare (e in tutto saranno una decina di ore), ma anche graficamente appagante. Ok, non parliamo propriamente dei vari personaggi che avrebbero meritato qualche aggiustatina in più qua e là, ma andiamo a toccare proprio quei fondali che sembrano essere dei veri e propri dipinti.
La sensazione di pennello vecchio sporco, con le setole aperte, è forte ed è proprio questo a rendere la grafica accattivante ed estremamente adatta a un titolo del genere. Non solo merito degli sviluppatori, però, ma anche grazie a un team esterno esperto di cinematografia. Il loro contribuito si vede ampiamente, anche a livello musicale dove possiamo sentire la colonna sonora intrecciarsi nei vari eventi di Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases e niente risulta essere forzato. Come detto poc’anzi, però, i personaggi meritavano qualche attenzione in più.
Non solo per quanto riguarda il viso o la corporatura in generale, ma anche per una questione di movimenti abbastanza legnosi che, purtroppo, rendono un po’ stancante la vista. Niente di troppo grave, sia chiaro, ma sarebbe stato bello vedere la stessa cura dei dettagli anche su di loro. Caratterialmente non possiamo muovere alcun tipo di obiezione o chissà quale altra diavoleria: sono la perfezione, specialmente nel doppiaggio.
Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases è completamente doppiato in inglese e in varie altre lingue, con sottotitoli in italiano (seppur quest’ultimi risultano essere leggermente piccoli in alcuni punti del gioco); solitamente i doppiaggi creano diverse spaccature nelle varie community di giocatori e nelle recensioni viene detto maggiormente se ciò non è andato a buon fine. In questo caso si sente la presenza di doppiatori non solo con la “D” maiuscola, ma che ti fanno sentire il gioco praticamente come un film. Certo, i vari rumori di sottofondo e le musiche hanno contribuito tantissimo, ma i complimenti per questa sensazione va a loro.
Non hai bisogno di salvare, perché Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases ricorda tutto… proprio come Poirot
Hercule Poirot ha una grande memoria, questo si sa, e la decisione di inserire i salvataggi automatici sembra essere stata più una decisione dettata da questo dettaglio che da altro; magari stiamo andando troppo nel profondo, sia chiaro, ma è stato divertente pensare ciò. A parte questo stacco dalla recensione, passiamo alle note dolenti? Effettivamente non ve ne sono così tante da far crollare un titolo che, in questo momento, stiamo considerando come un colosso.
I caricamenti sono lenti, non parliamo di minuti ma è comunque un piccolo dettaglio che ci ha fatto guardare più volte lo schermo con le palpebre calate. Non propriamente piacevole; inoltre non sappiamo se è proprio a causa di questo dettaglio a far sì che il gioco, ogni tanto, scatti. Abbiamo provato Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases su PlayStation 4 e molto probabilmente su PlayStation 4 Pro non risultano esserci questi lag improvvisi. Anche in questo caso, niente di troppo grave, risultano alquanto impercettibili.
A parte tutto ciò, Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases è un titolo pulito, che potrebbe risultare macchinoso in un primo momento. Questo è dato per il sistema di movimento all’interno della mappa mentale e ti spieghiamo subito il perché: per visualizzare i dettagli dei vari indizi all’interno della mappa, bisogna usare la levetta analogica e tra uno scivolamento o un movimento di troppo, nei primi momenti non sarà per niente immediato. Ti consigliamo di usare le frecce direzionali del controller: decisamente più pratiche. Insieme a questo dato sulle mappe mentali, ti consigliamo anche di non concentrarti troppo sul cambio grafica che avviene dal mondo di gioco alla meccanica d’investigazione.
Vedrai arrivare sullo schermo una quantità industriale di marchingegni, punti di domande e quant’altro che ti faranno chiudere gli occhi più volte. Dopo un po’ ti abituerai e non ci penserai neanche più.
Aziona le tue piccole cellule grigie e risolvi i misteri
Come puoi ben capire non ci sarà da risolvere solo un caso, ma ben di più e dovrai imparare e conoscere bene le personalità dei vari personaggi non solo per aiutarti con le indagini, ma anche per affrontarli. Non te l’abbiamo detto?
All’interno di Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases dovrai buttare giù i vari scudi alzati dai protagonisti per difendersi da varie domande o accuse e sarai tu l’artefice del successo o del fallimento. Niente di più semplice e non preoccuparti di sbagliare: potrai ricominciare.
I capitoli a disposizione sono 9, escluso il Prologo, per almeno dieci ore di divertimento. I colpi di scena ti faranno rimanere a bocca aperta, specialmente la somiglianza di Madame Van den Bosch con la padrona di Duchessa e i gattini ne “Gli Aristogatti”.