Una missione da compiere per salvare l’umanità: questo il presupposto dal quale nasce e si sviluppa Agent Fall, titolo sviluppato ed edito da East Asiasoft Limited e Pufferfish Digital. Un’avventura a scorrimento laterale breve ma assai densa.
Il titolo presenta meccaniche platform e run-and-gun in una forma assai semplice ma diretta: Agent Fall è disponibile su PlayStation 5, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox Series X/S, PC e Xbox One, la versione che valutiamo in sede di recensione è quella per la console ibrida di Nintendo.
Un pianeta da salvare
Partiamo subito col dire che il titolo può essere completato nel giro di un’ora circa: questo, ovviamente, significa ritrovarsi di fronte ad una trama estremamente semplice e con pochissimi sviluppi degni di nota nel corso dell’esperienza.
Siamo agenti segreti incaricati di salvare il mondo da una minaccia aliena: questo pretesto sarà la rampa di lancio per una serie di livelli con ambientazioni tutto sommato varie e intriganti, passando da deserti a campagne fino all’interno di astronavi aliene.
In sostanza, quindi, il titolo presenta, soprattutto per la quantità di contenuto offerta, un’eccellente varietà e qualità della stessa, pur restando nella sua semplicità: non mancano infatti brevi cutscenes e dialoghi con altri personaggi, estremamente semplici nella caratterizzazione.
Agenti segreti alla riscossa
L’esperienza di gioco si racchiude in una serie di pochi e semplici comandi: movimento, salto, sparo e lancio delle granate. Il nostro agente segreto può sparare sia davanti a sé sia sopra di sé (ma non può effettuare attacchi in obliquo, una grande mancanza a nostra parere) per sconfiggere i nemici, che nella maggior parte dei casi cadranno dopo il primo colpo.
Il nostro personaggio è inoltre dotato di una barra della vita, una serie di vite da non consumare per non cadere nel game over e una scorta di proiettili e granate, che dovranno quindi essere usati con parsimonia.
I nemici presenti nel corso dell’avventura, pur essendo come ricordiamo particolarmente breve, sono abbastanza vari: adeguati volta per volta all’ambiente di riferimento, passiamo dai militari agli alieni, disegnati entrambi in modo semplice ma decisamente intuitivo.
Il gameplay del titolo rispetta le aspettative che si creano appena si inizia a giocare: si tratta di una struttura decisamente vecchio stile che in nessun modo cerca di abbracciare le comodità moderne. Un gioco, in poche parole, fermo ad altri tempi, una cosa che alcuni possono anche vedere come un pregio, ma non la totalità dei giocatori.
Il profilo artistico di Agent Fall
Per ultimo, soffermiamoci sul lato artistico del progetto: la pixel-art proposta nel gioco si sposa perfettamente con il gameplay presentato, dandoci per certi versi l’impressione di giocare ad una versione “light” dei primi Contra. Lo stile è però molto colorato e, nonostante la struttura retro, ricco di interessanti dettagli, come decorazioni sullo sfondo e giochi di luce semplici ma efficaci.
Ogni livello di gioco presenta una sua colonna sonora semplice ma intrigante e coerente con le atmosfere presentate, con effetti sonori coerenti ma, dato il volume di base degli stessi, particolarmente invadenti e non sempre gradevoli da sentire.