Negli scorsi giorni è stato pubblicato un articolo sul sito di League of Legends in cui Riot ci aggiorna su quali sono le misure, testate e/o introdotte per quanto riguarda le punizioni ai giocatori con condotta antisportiva, e darci anche un assaggio di cosa prevedono di fare in futuro.
Premettiamo che hanno dichiarato che vorranno tenerci aggiornati a cadenza trimestrale più o meno, per cui il prossimo update in merito potrebbe non arrivare prima del mese di Luglio.
Andiamo con ordine, come al solito: League of Legends offre la possibilità di segnalare un giocatore a fine partita per i seguenti motivi:
- Comportamento negativo, resa incondizionata,
- Abuso verbale (flame, insulti…),
- Abbandono di partita/AFK (away from keyboard in gergo),
- Feeding intenzionale (condotta autodistruttiva che si ripercuote inevitabilmente sulla squadra),
- Incitamento all’odio (sessismo, razzismo, omofobia…),
- Uso di cheat e programmi di terze parti non approvati,
- Nickname offensivo o inappropriato.
Il tutto con la possibilità di scrivere anche un commento di proprio pugno, o un ulteriore appunto per meglio contestualizzare la situazione. Inoltre, da qualche mese, è anche possibile segnalare un giocatore nella selezione del campione, quindi prima che la partita vera e propria abbia inizio, oltre a (questo da anni) poter mutare tutti i giocatori, alleati e avversari, per giocare senza dover stare sempre a leggere il simpatico di turno che insulta nostra madre o ci augura le peggio cose.
Ovviamente Riot non si ferma qui, infatti le modifiche e le nuove misure annunciate sono volte proprio a voler stroncare sempre più facilmente determinati comportamenti all’interno della community di League of Legends.
Situazione di League of Legends ora
Gli obiettivi dichiarati sono quelli di ridurre la frequenza dei comportamenti negativi e attenuare i danni causati da questi comportamenti
Nella dichiarazione leggiamo:
“Per ora, si tratta di:
- Nello specifico, ridurre la frequenza dei comportamenti negativi ripetuti
- Utilizzare i nuovi sistemi sull’affidabilità del rilevamento per aumentare, appunto, l’affidabilità (da cui il nome) del rilevamento automatico e delle sanzioni per questi tipi di comportamenti
- Oltre agli obiettivi appena elencati, stiamo collaborando con il team Competitivo per affrontare problemi endemici al matchmaking e all’integrità competitiva:
- Continuare a migliorare la qualità delle code del matchmaking senza compromettere tempi d’attesa e disponibilità
- Ridurre le code evitate nella Selezione dei campioni a tutti i livelli di MMR”
Per far questo, Riot sta sperimentando di continuo, testando anche a campione il funzionamento del loro sistema.
Proviamo qui a sintetizzare e dare un primo scorcio di quali sono i provvedimenti in atto, quali le migliorie che il sistema sta implementando per raggiungere lo scopo di una community più corretta.
Ovviamente c’è bisogno di scindere i comportamenti realmente negativi da errori accidentali, problemi non voluti ( come disconnessioni, crash del client), e soprattutto dare il giusto peso a chi segnala troppo spesso, magari senza reali motivi rispetto a chi invece segnala solo quando strettamente necessario.
Tra le misure introdotte, ad esempio, abbiamo un terzo livello di punizioni per chi evita le partite, chiudendo il client nella selezione campioni, per un motivo o per un altro, mettendo di fatto altre 9 persone in una nuova coda per trovare una partita, spendendo molto più tempo del necessario.
I livelli di cui parliamo altro non sono che il numero di azioni di un determinato tipo, reiterate in poco tempo o nell’arco di 24 ore, di solito.
Se i primi due erano blandi, con 6 e 30 minuti, il terzo livello (evitando 3 partite/code in 24 ora) assegna una penalità di 12 ore di blocco e perdita di 10 punti nelle classificate. Una punizione, questa, che speriamo possa scoraggiare alcuni dei recidivi del “nah, questa la dodggio” e indurli a pensare un po’ di più a cosa vogliono davvero fare, se il gioco vale o meno la candela.
Anche le punizioni per i “livelli” di AFK variano: si va da 5/10/15 minuti a 5/30 minuti per i primi due livelli e addirittura 14 giorni di blocco per la terza azione AFK nel giro di 24 ore.
Ci vanno giù pesanti e forse è anche giusto così; essendo League of Legends un gioco di squadra, le azioni dei singoli si riflettono in modo enorme sui compagni prima ancora che sugli avversari: un giocatore che resta 3 minuti in base perché non sa scegliere tra lo shieldbow, la galeforce o il kraken slayer lascia la squadra in inferiorità numerica per quel lasso di tempo, e una singola azione del genere può essere fatale e compromettere una intera partita.
In più a questo si aggiunge una penalizzazione in termini di detrazione di PL (punti lotta, necessari per scalare le classifiche globali e le leghe): se ne guadagneranno meno via via i nostri comportamenti peggioreranno.
Il futuro dei giocatori tossici in League of Legends
L’articolo si chiude con una breve anticipazione dei progetti futuri sempre a tema:
“La seconda metà del 2021 e oltre
Dopo questi aggiornamenti, ecco le prossime aree di cui ci occuperemo:
- Opzioni di segnalazione all’interno del gioco che permettano ai giocatori di reagire immediatamente ai comportamenti negativi per migliorare ulteriormente i sistemi di rilevamento con dati sul tempo che indichino il momento della partita in cui si sono verificati
- Ulteriore perfezionamento delle sanzioni per i trasgressori più estremi di tutti i tipi, incluso un ampliamento dell’utilizzo dei ban
- Continui miglioramenti al rilevamento di azioni di AFK, feeding intenzionale e abuso verbale utilizzando il nostro sistema sull’affidabilità”
Dobbiamo ammettere che stanno lavorando sodo, considerata la mole di lavoro che hanno da gestire, e in effetti qualche miglioramento già si può osservare.
Restiamo fiduciosi che oltre Riot, anche i giocatori capiscano che rovinare l’esperienza ad altri utenti non ha nulla di divertente, anzi.
Nel frattempo per i più curiosi lasciamo l’articolo qui, se volessi leggerlo integralmente.