Airheart: Tales of Broken Wings – Chi muore non piglia pesci

Leo Skywalker Commenta! 7

LA STORIA

Il gioco narra la storia di Amalia e di suo padre, e della loro ricerca di un luogo dove poter ricominciare una nuova vita. Compiono così un viaggio che porterà la ragazzina a stabilirsi in una città nel cielo chiamata Granaria, dove crescerà sola e senza alcun aiuto. Stufa di sacrificare se stessa in lavori umili, riparando elicotteri e praticando la pesca celeste in cambio di un salario a malapena dignitoso, la giovane Amalia sceglie di seguire il sogno del padre: intraprendere un viaggio alla ricerca della leggendaria Balena dei Cieli, poi catturarla per ricavarne un ricco patrimonio. Munita del suo elicottero e di brevetto di volo, la neo pilota partirà per una lunga e pericolosa avventura tra le varie isole nel cielo, cercando di compiere l’impresa che le garantirà gloria eterna. Purtroppo, come tutte le ardue imprese, anch’essa presenta delle difficoltà: riuscirà Amalia a raggiungere la parte più alta del cielo facendosi strada tra i pericolosi pirati volanti che minacciano la serenità delle località vicine?

IL GIOCO

Sviluppato da Blindflug Studios, Airheart  si presenta con un’interfaccia abbastanza semplice ed intuitiva, così come i vari menù di gioco, le opzioni e la narrazione, trasmessa al giocatore utilizzando foto contestuali, guidate da didascalie lette dalla voce sbarazzina della protagonista. Anche il gameplay è immediato, facilitato da un tutorial di base iniziale ben articolato e funzionale a immergere subito nell’avventura di gioco. Grazie a ciò nei primi minuti già si è in grado di capire quali sono gli obiettivi:

  • Pescare quanti più pesci possibili per racimolare denaro utile a potenziare il nostro velivolo con parti e armi nuove, da cui otterremo vantaggi come per esempio l’incremento della vita e della manovrabilità dello stesso;
  • Sconfiggere e sopravvivere ai pirati che incontreremo nei vari livelli.

Sebbene sia un ActionShooter e Survival Game dalla grafica carina e vivace e dalle colonne sonore stimolanti, fin da subito verremo gettati in situazioni confusionarie in cui dovremo porre attenzione alla pesca, oppure schivare le incursioni nemiche, o ancora attaccarli. Più si progredisce negli scenari, più l’intensità e difficoltà di questi tre elementi aumenta: più nemici, attacchi da schivare e pesci rari da acchiappare, e in un batter d’occhio ci ritroveremo con la vita bassa, costretti a rientrare in picchiata nel nostro Hangar, là dove l’avventura inizia. Complice un sistema di mira per nulla preciso e semplice da usare: se si presta attenzione a sparare, sarà difficile schivare la marea di colpi nemici. Per non parlare degli ostacoli fisici presenti che ci intrappolano in un loop dove continuamente veniamo sbattuti tra l’uno e l’altro perdendo punti vita preziosi. Grande però sarà la soddisfazione tratta ogni volta che abbatteremo un elicottero nemico con le poche ma varie armi acquistabili nel gioco, adatte a qualsiasi stile di gioco e giocatore.

Più piloti e più sei abile, e dopo la la prima ora di gioco già si possiedono i denari necessari per gli upgrade utili alla scalata verso altri livelli. Se non si riesce a rientrare nell’hangar in tempo, ci ritroveremo con zero energie e ovviamente più in alto ci troviamo e più sarà impervia la picchiata. Rientrati, il menù ci presenterà una situazione frustrante e fastidiosa: certi, se non tutti gli equipaggiamenti acquistati, non saranno più presenti nell’inventario perché appunto distrutti. Quindi significa che le precedenti ore trascorse a risparmiare soldi pescando e sconfiggendo cattivi sono state completamente inutili e saremo costretti a ricominciare da zero. Purtroppo alcune meccaniche non vengono spiegate e le si apprendono soltanto vivendole: oltre a cercare di rientrare nell’hangar prima di esaurire l’energia, dovrai fare attenzione ad atterrare correttamente su Granaria. Se non lo farai il risultato sarà subirai un cruciale Game Over che costringe a ricominciare da capo.

Cercando di arrivare al punto d’interesse “UP” posto in ogni livello, bisognerebbe prestare attenzione non solo ad un’infinità di proiettili e bombe nemiche da schivare, ma anche ad un’ampia gamma di nemici con abilità diverse e torrette anti aeree che supporteranno il Boss della zona, che dovrai sconfiggere per proseguire il viaggio. Posto tatticamente d’avanti al punto d’accesso, dovrai abbatterlo conducendo una battaglia quasi impossibile che sarai costretto ad abbandonare più volte per evitare gravi danni.

 

CONCLUSIONE

Sostanzialmente Airheart  è il classico gioco di sopravvivenza per eccellenza, in cui se fallisci nei tuoi intenti ne paghi le conseguenze, anche pesantemente. Non è assolutamente adatto a tutti perché richiede un certo impegno e nervi saldi, poiché molte situazioni nel gioco creano nel giocatore frustrazione, causata dalla ridondanza e continuità delle azioni e del gameplay. Spesso e volentieri, dunque, sarai costretto a ripetere le stesse azioni molte e molte volte. Tutto ciò, compresa la difficoltà del titolo, avrebbe giustificato la presenza della modalità online o cooperativa, che invece non è presente. La sola modalità, giocatore singolo, fortunatamente è provvista di salvataggio automatico. Un vero peccato perché il gioco nella sua semplicità è molto originale e ricorda molto i vecchi arcade, tanto da poter essere considerato una sorta di innovazione del genere. Tra le varie gaff di gioco, come l’ immagine tremante in continuo movimento durante il menù di pausa, è consigliabile aggiornare il titolo con una Patch che includa una cooperazione tra giocatori, quasi indispensabile, e di migliorarne alcune meccaniche sopra citate.

Il gioco è disponibile per PC Windows e Mac tramite Steam e sulle più importanti console. La versione PC supporta l’uso del Joypad.

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