Alchemist Simulator è un titolo sviluppato da Art Games Studio ed edito da Polyslash nel quale, come avrai sicuramente capito dal titolo, saremo chiamati a vestire i panni di un alchimista e simularne il lavoro. La versione che abbiamo recensito è quella per Xbox One vista la tendenza degli ultimi anni che vede questa tipologia di gioco simulativo, non essere rilegata per lo più su PC, ma approdare sulle console portatili o casalinghe. Andiamo a vedere com’è andata.
Alchemist Simulator: il nonno che (quasi) tutti vorremmo
Al contrario di molti tioli simulativi/gestionali, Alchemist Simulator presenta anche un accenno di trama: vestiremo i panni di un giovane appena uscito dall’accademia alchemica e costretto a gestire in solitaria l’atelier alchemico del nonno. Quest’ultimo non si è premurato di lasciarci istruzioni o altro, ma solamente una missiva tramite la quale si scusava per il poco preavviso e di averci lasciato sulle spalle tutto il lavoro, ma che si era imbattuto in una non meglio specificata avventura della vita e non voleva lasciarsela sfuggire; che nonno rampante!
Fortunatamente, ad alleviare un po’ il totale disorientamento che avremo dentro l’atelier, fra libri, strumenti alchemici, scaffali con svariati ingredienti e altro, ci penserà una specie di assistente di nostro nonno, un animaletto dalla forma di una topa un po’ anzianotta e anche abbastanza acida, la quale però ci terrà a sottolineare che lo farà solo per il nostro primo incarico, una specie di tutorial.
L’ambientazione è parecchio affascinante anche se totalmente rilegata all’interno dell’atelier, e ricorda molto il vecchio film della Disney, Fantasia, caratterizzato da strumenti che si muovono da soli, candelabri galleggianti, libri che si compilano in autonomia e altri piccoli tocchi di magia, adattissima per questa tipologia di gioco, dato che l’alchimia è da sempre vista come qualcosa di magico.
Gameplay semplice ma intrigante
Lo scopo in Alchemist Simulator, sarà quella di mantenere attivo l’atelier di nostro nonno e al contempo aumentare la nostra fama come alchimista. Questo potrà avvenire solamente completando le richieste che ci verranno assegnate dai cittadini e che troveremo ogni mattina direttamente nella nostra cassetta delle lettere.
Ogni compito che ci verrà assegnato avrà un certo numero di giorni entro i quali dovremo completarlo, insieme ad una breve storiella sul perché serve quella determinata pozione e le ricompense che otterremo. Completando l’incarico nel minor tempo possibile, otterremo dei bonus. Inoltre ogni giorno ci sarà una speciale pozione che sarà molto richiesta e, se saremo in grado di crearla, potremo cercare di farla vendere dalla nostra assistente.
Ogni pozione richiederà determinati elementi per essere creata; questi elementi saranno presenti in diversi ingredienti ma qui viene il bello di Alchemist Simulator. Ogni ingrediente conterrà al suo interno diversi elementi e noi dovremo eliminare tutti quelli che non ci serviranno per la pozione. Come? Utilizzando tutti i nostri strumenti alchemici.
Qui ci sarà un po’ da studiare e capire le varie meccaniche, ma ne varrà la pena. La postazione di taglio ad esempio, ci permetterà di eseguire quattro tipologie di taglio, ognuna delle quali andrà a togliere determinati elementi in base a uno schema che troveremo appeso di fronte alla postazione.
Il mortaio aumenterà l’efficacia degli elementi nell’ingrediente evolvendolo, ma lo ridurrà in polvere e non potremo più applicare altri trattamenti, mentre l’essiccazione andrà a rimuovere l’elemento più debole dall’ingrediente. Viene da se che per creare pozioni più complesse, sarà necessario applicare più trattamenti e nel giusto ordine per estrarre gli elementi richiesti dagli ingredienti, e anche che servirà pratica sprecando diversi elementi che avremo comprato, ma il gioco non è punitivo. Difatti avremo ogni giorno una entrata monetaria di base, lasciataci dal nonno, quindi se ci ritroveremo a corto di fondi, basterà andare a dormire.
Una volta ottenuta la pozione, la consegneremo alla nostra assistente che penserà a recapitarla e riscuotere la ricompensa. Anche gli ingredienti verranno acquistati dalla stessa e li ritroveremo in maniera istantanea nella cassa delle consegne. Una volta aperta, gli ingredienti voleranno magicamente su qualcuno dei nostri scaffali pronti per essere trattati.
In Alchemist Simulator, i soldi che guadagneremo dai compiti svolti potranno essere investiti non solo per comprare sempre più ingredienti, ma anche per apportare migliorie al nostro atelier e ai nostri strumenti, in modo da renderli più resistenti e adatti ad avere accesso a nuove ricette. Il tutto semplicemente consultando il completissimo almanacco che terrà traccia di tutti i nostri progressi.
Tecnicamente parlando
Semplice ma non per questo banale. Potremmo riassumere così i vari comparti tecnici del gioco. La grafica risulta molto piacevole alla vista, ben dettagliata e che ricrea perfettamente l’ambientazione magica di un atelier.
Il comparto sonoro è anch’esso semplice e rilassante, svolgendo in modo abbastanza normale il suo compito.
I controlli sono buoni, anche se questa tipologia di gioco si presta molto meglio a mouse e tastiera piuttosto che al game pad e il gameplay riesce a intrattenere molto grazie alle sue meccaniche.
Il problema di Alchemist Simulator è che una volta completato il gioco, non ci sono contenuti che ci faranno venire voglia di continuare a giocarlo o di riprenderlo in mano più avanti, perché una volta capite le meccaniche, quel desiderio di creare e scoprire svanisce.
Durante le magiche ore trascorse nell’atelier di Alchemist Simulator, non ho riscontrato nessun bug.