Non è raro sentir parlare di sfruttamento del lavoro anche nell’ambito dei videogiochi.
Di recente sono emersi parecchi casi di turni impossibili eseguiti da sviluppatori che lavorano per software house molto famose, come Rockstar Games e CD Projekt RED.
Sembrerebbe non essere esente da questo problema nemmeno Naughty Dog, storica software house first party appartenente a Sony da un ventennio.
Diversi ex dipendenti dell’azienda hanno raccontato la propria esperienza lavorativa e sembrerebbe emergere che gli appaltatori si sobbarcavano di turni peggiori rispetto a coloro che lavoravano a tempo pieno: ma, in realtà, persino questi ultimi svolgevano turni di lavoro di non poche ore.
Questi ex lavoratori di Naughty Dog hanno preferito non svelare la propria identità durante le interviste. Uno di questi ha dichiarato:
“La mia opinione sullo scricchiolio di Naughty Dog: in verità è più grigia che in bianco e nero. Può esserci una notevole quantità di pressione tra pari. E ciò può includere la pressione da parte anche dalle persone che sono effettivamente i tuoi manager. La pressione dei coetanei viene dall’avere un team di persone brillanti, talentuose e dedite che lavorano duramente per un progetto insieme.”
Un’altra fonte ha specificato che se per un verso non era obbligatorio accettare dei turni extra lavorativi, per altro verso era pressoché impossibile terminare il lavoro nel tempo prestabilito senza evitare di scendere a tale compromesso:
“La verità è che non ti dicono che devi lavorare per ore extra. Ma devi fare il tuo lavoro. E la quantità di lavoro è semplicemente impossibile per qualsiasi persona. È semplicemente troppo. E se non raggiungi gli obiettivi verrai licenziato. Quindi immagino che tu non abbia molta scelta.”
Per quanto riguarda gli appaltatori dell’azienda, la situazione non è certo migliore delle precedenti: solitamente questi vengono pagati con salari minimi per far risultare i guadagni delle ore extra molto più appetibili.
Un appaltatore ha dichiarato:
“Siamo stati pagati a malapena al di sopra del salario minimo, quindi, ancora una volta, la direzione ha usato l’idea di fare gli straordinari per farci rimanere più a lungo. Durante il periodo di crisi, che è durato molti mesi, abbiamo lavorato in media dalle 60 alle 80 ore settimanali. Ricordo di aver lavorato più di 100 ore l’ultima settimana di sviluppo di The Last of Us.”
I turni, poi, sono stati particolarmente pesanti durante lo sviluppo di Uncharted 4.
Un altro appaltatore ha detto:
“Una normale settimana lavorativa per noi era dalle 10 alle 22 per sei giorni alla settimana e non avevamo davvero scelta. A volte restavamo fino a mezzanotte o all’una di notte. Alla fine di Uncharted 4, abbiamo iniziato per sette settimane a lavorare per sette giorni e abbiamo anche fatto dei turni di 24 ore in cui saremmo arrivati alle 10 del giorno successivo. Non ho davvero avuto una vita al di fuori del lavoro da otto a nove mesi durante la grande crisi.
Alcune persone se ne andavano alle sette ogni giorno invece di rimanere in ritardo, ma di solito era per motivi medici. Abbiamo anche dovuto considerare che era meno probabile che rimanessimo alla fine del progetto se non avessimo lavorato tanto quanto il resto del team.”
Inoltre, sembrerebbe emergere che gli sviluppatori venissero trattati in modo diverso dagli altri membri del team.
Ecco le dichiarazioni degli appaltatori a riguardo:
“C’era una sessione di yoga che si svolgeva una volta alla settimana a cui gli sviluppatori potevano partecipare. Ricordo un collega che mi chiedeva se anche noi appaltatori potessimo praticare lo yoga, ma i nostri manager ci hanno detto “No”. Raramente ci hanno fornito la cena durante gli straordinari. Credo che abbiamo cenato solo quando gli sviluppatori sono rimasti. Anche allora ho pensato che potessimo prendere il cibo solo dopo che gli sviluppatori hanno ottenuto il loro.
Molti di noi si sentivano come se non fossimo veramente parte dell’azienda. Ci siamo sacrificati solo per essere trattati come se non ne appartenessimo. Fa schifo. Ciò unito alla quantità di ore extra che abbiamo lavorato ci ha davvero logorato. Ho vissuto a casa durante il mio soggiorno alla Naughty Dog e ho passato settimane senza vedere i miei genitori.”
Con l’uscita di The Last Of Us II annunciata, ci auguriamo che Naughty Dog sia stata più clemente nei confronti dei propri dipendenti e che questi abbiano potuto svolgere turni lavorativi regolari e non disumani.