Alphadia Neo è uno di quei JRPG che affollano gli scaffali del mercato mobile, riproponendo la classica formula che ha reso famoso il genere. Parliamo quindi di un loop di gameplay molto inflazionato e derivativo, che deve necessariamente offrire qualcosa di nuovo per poter essere preso in considerazione. Se quindi vuoi provare qualcosa di diverso dai classici Final Fantasy, arrivati anche su mobile con le Pixel Remastered, leggi la nostra recensione per vedere se ne vale la pena.
La storia del ragazzo dai capelli a punta
Alphadia Neo inizia con due giovani avventurieri alle prese con l’esplorazione di un dungeon. Durante questa scarpinata, la donna della coppia fa crollare una parete di roccia, rivelando un ragazzo incastonato al suo interno. Nonostante i dubbi del suo partner, la nostra eroina decide di aiutare il povero ragazzo, che sembra essere stato intrappolato da una potente magia oscura.
Dubbiosi sull’identità del giovane uomo, i due lo portano a un villaggio vicino per farlo rimettere in sesto dai guaritori del posto. Una volta svegliatesi, però, il ragazzo si scopre senza memoria del suo passato e, di conseguenza, decide di iniziare una nuova vita nel villaggio, assumendo il nome di Alt. Come se questo non fosse già abbastanza misterioso, un essere luminoso sembra seguire il ragazzo, nonostante nessuno possa vederlo.
La vicenda continua diversi anni dopo, con un Alt oramai integratosi nella vita del villaggio. Sarà lui il vero protagonista della storia di Alphadia Neo (come si poteva intuire dai capelli a punta!). Seguendo l’esserino invisibile, infatti, il ragazzo arriva a una grotta dove reincontra la coppia che lo ha salvato, alle prese con qualcosa che però non rivelano. Parte così una vicenda ricca di mistero e interessante, che si collegherà ben presto con un conflitto molto più grande del previsto.
Non siamo davanti a una trama troppo complessa, né a una rivoluzione del genere. Troviamo al contrario i classici topoi dei JRPG, qui riproposti in salsa molto familiare agli appassionati del genere. In ogni caso, la storia appassiona e forse tanto basta per un titolo mobile!
Alphadia Neo: più classico non si può!
Il loop di gameplay di Alphadia Neo è quello di un classico JRPG a turni, niente di più e niente di meno. Chiaramente il gioco ha comunque delle meccaniche tutte sue e per certi versi offre anche qualche idea interessante, ma in generale, siamo di fronte a una formula di gioco derivativa, che gli appassionati del genere conoscono già bene. Se da una parte questo può essere un difetto, dall’altro lato vuol dire che coloro alla ricerca di esperienze dal sapore classico troveranno pane per i loro denti.
Alphadia Neo ci vede quindi viaggiare di città in città, attraversando una world map e spesso esplorando anche dei dungeon. Come da tradizione, navigare nella world map e nei dungeon porta ad alcuni incontri casuali, che si avviano in automatico semplicemente camminando. Quando questo accade, il gioco si sposta su una schermata dedicata, dove vediamo il nostro party contrapposto a quello nemico, con un sistema di combattimento a turni.
La “classicità” di Alphadia Neo si vede quindi fin da subito e sprizza da tutti i pixel del titolo nel bene e nel male. Il level design, per esempio, si dimostra poco sviluppato e interattivo, privilegiando dungeon poco complessi e generalmente non troppo soddisfacenti da esplorare. Il fulcro del gameplay si sposta quindi sul sistema di combattimento a turni, che vanta invece delle ottime idee.
Di base, gli scontri si svolgono tenendo conto di una statistica di velocità, che decreta l’ordine delle azioni in modo simile a quanto visto nel leggendario Final Fantasy X. L’ordine di queste azioni viene poi ulteriormente influenzato da alcune abilità, che a loro volta possono rallentare le azioni dei personaggi.
A questa meccanica si va poi ad aggiungere la parte puramente ruolistica di Alphadia Neo, visibile nelle abilità dei personaggi e negli stili di combattimento. I nostri eroi vantano infatti abilità attive di due tipi: magie e abilità. Queste sono influenzate da statistiche differenti e appartengono a elementi ben precisi. Come spesso accade, nemici diversi hanno poi resistenze diverse a certi elementi, mentre le singole skill possono vantare anche effetti aggiuntivi che influenzano i nemici.
E non finisce qui. Nel mezzo del combattimento è possibile alternare lo stile dei personaggi (ad esempio Retrovia o Avanguardia), ottenendo bonus diversi, basati anche sugli oggetti equipaggiati. E’ quindi possibile equipaggiare un certo personaggio in modi diversi, che prediligono l’uso di abilità diverse, alternabili poi durante gli scontri spendendo certi punti. Cambiare stile, peraltro, ricarica i punti magia, permettendo di utilizzare i singoli incantesimi.
Pur essendo vecchia scuola, quindi, i combattimenti si dimostrano interessanti e divertenti, grazie a tante piccole meccaniche che si intersecano tra loro, rendendo tutto sufficientemente interessante. Dall’altro lato dello scontro, però, non troviamo mai nemici troppo difficili da battere o che permettono di sfruttare a dovere le meccaniche di gioco. Ci sono delle debolezze elementali e dei personaggi più utili in certe situazioni, ma nulla di troppo complesso.
Il comparto puramente ruolistico di Alphadia Neo si dimostra poi ben congegnato, con personaggi che salgono di livello e imparano nuove abilità automaticamente. Troviamo poi abilità da imparare aumentando una certa statistica o aumentando più statistiche contemporaneamente a un certo livello. Il risultato è interessante ma, detto in poche parole, siamo davanti a un JRPG senza infamia e senza lode, visto che buona parte della personalizzazione si riduce a un farming di livelli.
A questo si aggiungono i menù, poco intuitivi e scomodi da navigare, con alcune opzioni fondamentali inutilmente poste in sottomenù da dover ricordare. Anche in questo caso, siamo di fronte a un difetto superabile, ma che comunque abbassa la valutazione.
In poche parole, Alphadia Neo è un buon gioco, con qualche idea interessante inserita però in una formula derivativa e poco originale, che probabilmente può essere apprezzata solo dai fan irrinunciabili del genere o da coloro che cercano un JRPG non troppo impegnativo a livello di storia e di gameplay.
Tecnicamente migliorabile
Il comparto tecnico di Alphadia Neo è decisamente migliorabile. Siamo infatti davanti ad ambienti poveri di dettagli, accompagnati sprite poco elaborati e dalle animazioni povere. A risollevare il tutto ci sono gli effetti visivi, che invece sono sufficientemente elaborati. A questo si aggiunge un comparto artistico generico e poco interessante, che riprende semplicemente una classica “estetica anime”.
Il comparto sonoro pecca poi della stessa genericità, con musiche ed effetti poco memorabili, ma comunque adatti alle varie occasioni.