Amazon sta affrontando una crisi nel settore dei videogiochi e ha deciso di licenziare circa 100 dipendenti che lavoravano nelle sue divisioni di Prime Gaming, Game Growth e nello studio di San Diego. Questa mossa fa parte di una ristrutturazione interna che mira a focalizzare le risorse dell’azienda sui contenuti, cosi da continuare a investire nello sviluppo interno dei suoi progetti.
Amazon: un grande crollo
Il vicepresidente della sezione Games, Christoph Hartmann, ha comunicato ai dipendenti la decisione in una nota interna rivelando al contempo che lo studio di San Diego sta lavorando su un nuovo gioco non ancora svelato. Questi licenziamenti si aggiungono ai precedenti tagli che hanno interessato oltre 27.000 lavoratori di Amazon nel 2023, tra cui 400 di Twitch, la popolare piattaforma di streaming acquisita da Amazon nel 2014.
Secondo Bloomberg, Amazon ha avuto difficoltà a capitalizzare le sue risorse nel gaming nonostante il lancio di Luna, il suo servizio di gioco in streaming, infatti al momento l’unico titolo di proprietà della compagnia è New World, un MMORPG uscito nel 2021 dopo vari rinvii.
Tuttavia il colosso dell’e-commerce non ha rinunciato al settore gaming dato che ha annunciato di pubblicare il prossimo Tomb Raider, il quale sarà realizzato in collaborazione con Crystal Dynamics, inoltre la compagnia ha ottenuto i diritti di distribuzione per alcuni mercati di Lost Ark, un MMORPG coreano che ha avuto molto successo. Infine Amazon ha annunciato la serie televisiva di God of War e Fallout per Prime Video, le quali saranno molto fedeli ai rispettivi franchise videoludici.
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