La qualità dell’industria videoludica si sta rivelando sempre più marcata grazie a standard sulla tecnologia impensabili – se riviviamo gli ultimi quindici/venti anni trascorsi – e accordi sulla divulgazione di nuovi prodotti videoludici marcati da storyline perfette da lasciare il segno.
Un altro importante accorgimento per l’ottava arte è sicuramente la posizione di prestigio che menti illustri del gaming ricoprono durante il loro periodo lavorativo. Tra questi balza all’occhio Amy Hennig, mente creativa e sceneggiatrice della serie di Uncharted.
Il traguardo della Hennig è questa volta riconosciuto dall’accordo preso con Skydance Media, società hollywoodiana che ha da poco spostato i suoi interessi anche verso il gaming, optando per la creazione di uno studio incentrato su prodotti dal forte impatto videoludico riguardante la campagna singolo giocatore.
Cosa hanno di così importante i due nomi qui sopra evidenziati? Ve lo spieghiamo subito.
AMY HENNIG E SKYDANCE MEDIA
Come abbiamo già anticipato poco sopra, la Hennig ha nel suo bel curriculum la prova tangibile sulla creazione della serie di Uncharted fra tutti. Sin dall’approdo su PlayStation 3, Nathan Drake deve le sue storie e i suoi intrecci grazie a questo genio dell’arte videoludico, vantando ben tre storie distinte (Drake’s Fortune – Il Covo dei Ladri – L’Inganno di Drake). Insieme, inoltre, al ruolo di consultatrice storico sul capitolo per PlayStation Vita: Uncharted: L’Abisso D’Oro.
Arrivata a Naughty Dog nel 2003 e preso il posto come Direttrice Creativa per Jak 3, il lungo sodalizio con i cagnacci si conclude nel 2013/2014, durante la piena produzione di quello che sarà Uncharted 4: Fine di un Ladro (redini poi prese da altri due geni all’interno della software house, Druckmann e Straley).
Firmato il contratto con Electronic Arts, Amy Hennig entrerà nella schiera della software house Visceral Games, e inizierà la stesura della sceneggiatura di Battlefield Hardline. Pubblicato il titolo, Visceral sarà chiamata da EA per la scrittura, lo sviluppo e la pubblicazione di un nuovo titolo Star Wars. Un prodotto che si concentra maggiormente sulla campagna singolo giocatore, su meccaniche di gioco fresche e lontano dalle recenti produzioni come Star Wars: Battlefront e Star Wars: Battlefront II.
Purtroppo per lei e per l’intera squadra di Visceral Games, il nuovo gioco incentrato su Star Wars non vedrà mai la luce, portando EA alla cancellazione del prodotto in primis, e al licenziamento di ogni membro della software house in secundis, avvenuto nel 2017.
Fattosi carico di quello che stava succedendo, le nuove opportunità della Hennig non sono mancate ad arrivare.
Skydance Media, dall’altro lato, è una società di Hollywood che vanta la produzione di titoli cinematografici come il franchise di Mission: Impossible e Terminator. Capitanato da David Ellison, Skydance Media darà l’opportunità a Amy Hennig e all’ex-executive di Electronic Arts, Julian Beak, di cominciare i lavori su un nuovo gioco presso uno studio di sviluppo situato a San Francisco Bay Area.
NUOVO TITOLO IN SVILUPPO
L’obiettivo della nuova squadra di Hennig e Beak sarà creare un team di sviluppo incentrato su alcuni sviluppatori all’interno dello studio in San Francisco, allargandone gli orizzonti verso lo studio Skydance Media di Los Angeles.
Ciò che i creatori andranno a sviluppare sarà un nuovo prodotto videoludico che sappia avvicinare giocatori accaniti e non-videogiocatori a questa nuova arte, amalgamando l’action e l’adventure dei migliori film d’azione ad una storia intrecciata degna delle migliori produzioni hollywoodiane; creando una grafica che si avvicini moltissimo agli standard qualitativi che vediamo in TV o al cinema.
In quanto a queste premesse, conosciamo molto bene l’operato della Hennig, e siamo sicuri che saprà stupire il suo pubblico – insieme a Beak – sul loro prossimo prodotto videoludico che vedrà la luce quasi sicuramente sulle nuove piattaforme in arrivo dal prossimo anno.
Il panorama videoludico sta cambiando continuamente e Amy e Julian sono le menti creative e visionarie di questa evoluzione.
Ha commentato così David Ellison, entusiasta delle due new entries nella squadra, continuando di seguito:
Insieme creeremo, all’interno di questa nuova sfera, lo stesso tipo di esperienza d’intrattenimento che Skydance è conosciuta sia nel cinema che in televisione.
Sia l’entusiasmo di Ellison che l’eccitazione della Hennig sono stati il punto di partenza per questa nuova esperienza, descritta da quest’ultima come “sentirsi a casa sapendo che David [Ellison] è sia un businessman che un giocatore allo stesso tempo.
Io e Julian abbiamo avuto riunioni con alcuni creatori del settore in questi due anni. Se ti guardi attorno, noterai che quasi tutte le compagnie di Hollywood hanno una divisione multimediale, ma variano in base a quanto seria è la cosa, o quanto riescono a comprendere del settore. David ha queste qualità. E con Skydance è come condividere lo stesso DNA. Mi sono sentita molto a casa e confortevole. Quando abbiamo avuto queste conversazioni, alcuni ci hanno addirittura augurato buona fortuna. Eravamo troppo ambiziosi per loro.
Per quanto riguarda Julian Beak, la sua trentennale esperienza lo porta a pari passo con la visione creativa della sceneggiatrice e creatrice della serie Uncharted. Il suo curriculum spazia su diversi fronti tra cui produzioni Disney, EA, Little Big Planet, Scarface, Battlefield e molti altri.
La visione della Hennig, dunque, si basa su un gioco con una storia non troppo enorme, posizionandosi come Creative Director o Game Director, (nello specifico “showrunner multimediale“, come vuole definirsi). Mentre Beak si candiderebbe più come Produttore Esecutivo del progetto.
Sono in quest’industria da trent’anni ormai. Ho visto molti cambiamenti, molte evoluzioni e molte rivoluzioni dei contenuti creativi. Fondamentalmente arrivo in questo settore come storyteller. Ero una potenziale filmmaker. Quando andavo a scuola, volevo diventare una scrittrice. Così ho trovato la mia casa creativa nei giochi. Recentemente, comunque, si è rivelato più difficile. Voler raccontare una storia fatta e finita da un autore è una cosa che vedi più nei media come la TV o il cinema. Sposarla nella multimedialità è ciò che ho fatto durante la mia carriera.
Ma guardiamo alla nostra industria. C’è molta pressione nel creare questi monoliti che sono così enormi e incentrati più sui servizi online e sull’open-world. Il che è una gran cosa, chiaro? Ma il mio dolce obiettivo è la narrativa autoriale. Perciò, quello che stavo guardando e stavo cercando era questo contenuto. Questo è ciò che ci manca. La forma più breve per un contenuto multimediale narrativo.
Un altro aspetto che la Hennig ha studiato approfonditamente prima di fare il grande passo verso Skydance Media, è stato il tipo di concorrenza che il consumatore sta cercando per divertirsi. E a questo, Amy Hennig ha sottolineato l’importanza dello streaming grazie a xCloud di Microsoft o la prossima Google Stadia; insieme all’orizzonte in avvicinamento della rete 5G. Un importante passo verso mondi sempre più grandi e storie infinite.
Tutto questo ha unito i tasselli mancanti della Hennig insieme al terzo “problema”: usare la CGI e avere una giusta conoscenza della performance capture; insieme – infine – al tipo di gameplay da proporre al pubblico.
Questi tre aspetti l’hanno portata a capire che tipo di storie narrare e come narrarle, valutando nel tempo se sarà necessario farlo attraverso lo streaming, tanto caro alla grossa percentuale di videogiocatori.
Insomma, il lavoro di Amy Hennig prima dello sbarco presso Skydance Media è stato lungo e pieno di studi. L’augurio più grande della redazione è quello di riuscire a raggiungere gli standard che la mente visionaria ha in serbo, augurandoci al contempo di vedere la sua prossima opera molto presto.