An Ankou è un’interessante action roguelike sviluppato da Alkemi ed edito da PiD Games. Ovviamente, data dal natura del titolo, è chiaro fin da subito il tipo di meccaniche che il giocatore andrà ad affrontare, spawn e respawn infiniti, alla ricerca degli oggetti che necessitiamo per avanzare. La tematica è oscura e misteriosa e, pad o tastiera alla mano, porta un sufficiente grado di sfida, tra una parata e un fendente infatti dovremo farci strada tra orde di nemici sempre più numerose.
Non è An Ankou ra finita!
Anche Gandalf lo diceva, la morte non è la fine del viaggio, e in An Ankou ne hai la dimostrazione! Sei stato scelto per diventare un servo della morte e aiutare le anime sofferenti e smarrite a ritrovare la strada. Attraverso lande deserte e popolate da oscure creature dovrai procacciarti risorse, sviluppare le tue armi e sgominare orde di nemici fino alla tua, o alla loro, prematura dipartita.
L’anima roguelike del titolo sta esattamente in questo: durante la tua missione sarai sconfitto, più e più volte, e dovrai ricominciare, più e più volte, ma a ogni respawn sarai sempre più vicino al risultato, oramai preparato alle sfide che si presenteranno davanti a te.
Provaci An Ankou ra!
Come già detto la meccanica di base è quella di ogni roguelike, spawna, avanza, muori e respawna. Ma le meccaniche di crafting e di combattimento? Terminata la prima fase di gioco, un semplice tutorial, che di semplice in realtà non ha molto, dovremo adempiere al nostro compito, aiutare la Morte e le anime perse. Durante il tutorial ti verrà spiegata la meccanica del crafting e del combattimento.
Per la prima niente di più semplice, vai sulla risorsa, premi il tasto E (ho provato il titolo con mouse e tastiera e non con il pad), raccogli i materiali e, con l’utilizzo di un menù simile a una ruota di selezione delle armi, scegli i tuoi upgrade e inizia a craftare. Chiaramente i materiali necessari saranno molteplici e dovremo trovarli in giro per le lande.
Non te lo lascerò fare!
Purtroppo durante la nostra fase di farming saremo costantemente attaccati da vari nemici, dai più piccoli e fastidiosi ragni a veri e propri mid boss con vasta area di danno, che ci daranno veramente del filo da torcere. La meccanica di attacco in An Ankou è semplice, con la nostra arma, selezionabile tra una spada, una balestra e perché no, un bello schioppo, dovremo eliminarli tutti.
I nemici più piccoli non saranno un problema, un colpo e li mandiamo a nanna ma, man mano che il tempo passa e che i nemici diventano sempre più grandi, dovremo anche colpirli più e più volte per svuotare la loro barra della salute. Ti ho detto come attaccare ma, come difendersi quindi? Pecca secondo me molto importante è la totale mancanza di un sistema di schivate, non esiste la buona vecchia rotolata per schivare gli attacchi ma potremo generare uno scudo intorno a noi che, per pochi secondi, ci renderà praticamente invulnerabili ai colpi sferrati dai nemici.
L’oscurità del mondo
Dal punto di vista grafico An Ankou è un titolo veramente ben disegnato e lugubre al punto giusto, inquietanti forme e nemici pronti a spuntare da dietro gli anfratti più oscuri. A fare da compagnia alla nostra lugubre marcia ci sarà una colonna sonora perfetta, tetra e misteriosa, adatta alle desolate lande che dovremo percorrere. Ho apprezzato molto la possibilità di craftare lo spirit whistle (fischietto dello spirito ndr.) che permette di avere indicazioni su dove trovare gli elementi di cui abbiamo bisogno per i craft seguendo il vento, come succedeva in Ghost of Tsushima.
Un progetto in corso
An Ankou è ancora in accesso anticipato e viene costantemente aggiornato, al momento in cui scrivo è previsto un ulteriore aggiornamento per la giornata di domani, quindi vagherò ancora per le lande desolate per vedere cosa, e come, gli sviluppatori hanno intenzione di arricchire un titolo che merita di essere giocato se si è amanti dei roguelike.
Forse la mancanza della schivata è il punto più dolente, secondo me, ma magari, continuando a giocare, non noterò troppo questa mancanza. E’ An Ankou ra presto per dare un responso sulla qualità del prodotto ma siamo certi che, se lo vorremo, potremo perderci lungo le lande, crescendo e divenendo i migliori servi della Morte in circolazione!