Appena avvieremo la modalità single player verremo subito messi nei panni di un astronauta nella sua tuta spaziale. Grazie ad un tutorial ci verranno introdotti i comandi di gioco, modificabili solamente scegliendo una tra le tre difficoltà che ci vengono proposte. Superata questa fase verremo mandati fuori dalla nostra base in seguito ad un blackout e ci troveremo da soli nello spazio a vagare tra un modulo e l’altro dell’insediamento per riavviare tutti i sistemi.
Durante il gioco otterremo tre potenziamenti per la nostra tuta spaziale: un acceleratore di velocità, uno scudo e dei missili. Dovremo anche sopravvivere cercando in giro bombole di ossigeno e di carburante per non rimanere mai a secco e ci sarà la possibilità di morire per una collisione troppo veloce contro qualche oggetto solido. Dovremo stare molto attenti perché sarà piuttosto raro trovare una postazione di riparazione per la propria tuta. Detached sfrutta un sistema a checkpoint che non sarà esageratamente punitivo riguardo ai nostri errori.
Il sistema di movimento nella sua modalità più semplice già si presenta abbastanza ostico, dovremo utilizzare un misto fra i tasti wasd e le frecce di movimento che ci permetterà di gestire qualsiasi movimento nello spazio. Personalmente ho trovato che alcune parti, sopratutto quelle più movimentate, sono veramente difficili da superare con questa gestione dei comandi, il gioco in questi tratti diventerà frustrante.
Un pieno di sensazioni
Detached in versione non-vr riesce comunque grazie al suo aspetto grafico immersivo e piacevole a trasmetterci le sensazioni che molto probabilmente gli sviluppatori hanno voluto provare trasmettere, una pecca della grafica è lo Skybox un po troppo evidenziato quindi ogni tanto ci sembrerà di essere chiusi in una scatola di cartone e anche la sensazione di mal di mare che a volte ci verrà quando dovremo fare movimenti troppo complicati.
Nella nostra esplorazione spaziale ci accompagnerà una colonna sonora adatta ad ogni situazione, la musica e gli effetti sonori saranno in grado di trasmetterci una sensazione di solitudine. La soundtrack è molto ispirata alle sensazioni date dal film Gravity ed è composta da Mikołaj Stroiński già creatore della colonna sonora di The Witcher 3.
Soli o in compagnia?
Il gioco possiede anche una modalità competitiva multiplayer che con mio dispiacere non sono sono riuscito a provare per mancanza di giocatori online, il nostro compitò sarà quello di recuperare alcuni pacchetti e ottenerne più del nostro avversario. Non mi è stato possibile provarlo in modo approfondito e di questo sono dispiaciuto ma sono fiducioso nella possibilità di un aumento dei giocatori.