Recentemente ho avuto modo di provare Curse of the Sea Rats nella sua versione demo dedicata alla stampa, perfetta per iniziare ad avere un’idea di ciò che il titolo ha da offrire. Ammetto che fin dalla prima occhiata alla pagina Steam sono rimasto piacevolmente colpito e la curiosità è salita alle stelle, ma alla fine il titolo mi avrà conquistato o deluso? Qual è il potenziale nascosto di Curse of the Sea Rats?
Curse of the Sea Rats: magia, pericoli e ratti!
Curse of the Sea Rats è un titolo metroidvania a scorrimento orizzontale che basa gran parte del suo successo su azione, divertimento e una trama coinvolgente. Fin dai primi istanti di gioco la storia ti verrà introdotta con una cutscene iniziale davvero ben realizzata: su una nave dispersa nel mare e piena di prigionieri, la strega Flora Burn trova il modo di scappare. Grazie a una potente maledizione trasforma tutti in ratti e approfittando del caos rapisce il figlio del capitano.
A questo punto, al povero capitano non rimangono molte scelte. Costretto a rimanere sulla nave per svolgere il suo compito, decide di affidare un importante incarico ad alcuni prigionieri: saranno loro a dover trovare Flora Burn e salvare suo figlio in cambio della loro libertà e dell’assoluzione dalle loro colpe. La tua avventura in Curse of the Sea Rats partirà proprio da qui, vestirai i panni di questi prigionieri-topo e ti imbarcherai in un viaggio ricco d’insidie e pericoli!
Un gameplay promettente, ma…
Come anticipato, in Curse of the Sea Rats ti ritroverai a combattere, saltare, correre ed esplorare in un mondo ricco di elementi e di location, tutto tramite un classico sistema a scorrimento orizzontale. Per fare tutto ciò avrai a disposizione 4 personaggi differenti, ognuno con le proprie caratteristiche. Preferisci un pistolero dalla classica aria di condottiero? Oppure un’abile spadaccina? O ti sentiresti più sicuro con un topo alto e muscoloso in grado di prendere a calci qualunque cosa? Insomma, la scelta non manca e ti assicuro che lo stile di gioco cambierà un po’ tra un personaggio e l’altro, perciò il mio consiglio è quello di provarli tutti per capire quale ti si addice di più. Dopotutto, puoi cambiarli in qualunque momento durante la tua avventura!
Ogni personaggio sarà differente dagli altri e presenterà una mossa speciale personalizzata. Oltre a questo però è presente anche il classico albero delle abilità che ti permetterà di potenziare i personaggi spendendo i punti guadagnati. Ogni personaggio avrà un albero personale, perciò una volta scelto il proprio preferito è meglio concentrarsi sull’upgrade del prescelto.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento, si tratta purtroppo di uno dei punti deboli di Curse of the Sea Rats. Nel concreto non avrai molti comandi a disposizione: uno per attaccare, uno per saltare, uno per parare e uno per la mossa speciale. È presente una combo attuabile premendo lo stesso tasto in successione, e un paio di attacchi personalizzati (dal basso, saltando ecc), ma nel complesso la sensazione che si ha è sicuramente quella di un gameplay abbastanza ripetitivo sotto questo punto di vista, che a lungo andare potrebbe stancare.
Inoltre ,non mancano anche piccoli bug e aspetti da migliorare: le hitbox dei nemici e in particolare dei boss sono talvolta frustranti, in quanto semplicemente andandoci contro si viene colpiti nonostante in realtà nessun attacco era stato sferrato. Come se non bastasse, la maggior parte dei colpi è praticamente impossibile da parare rendendo quasi inutile la feature: abbastanza frustrante! Insomma, il sistema di combattimento ha le giuste premesse ma ha ancora molta strada da fare dimostrandosi per ora grezzo e piatto.
Sotto il punto di vista dell’esplorazione, Curse of the Sea Rats si è di sicuro rivelato una piacevole sorpresa inizialmente. Il mondo di gioco è vasto e ricco di dettagli come casse da aprire e aree da esplorare. Inoltre, non si tratta di un sistema di esplorazione lineare, ma dovrai anche fare backtracking perché procedendo e affrontando i boss otterrai delle abilità speciali (per esempio, il doppio salto) che ti permetteranno di sbloccare nuove aree prima inaccessibili.
Di sicuro tutti questi pregi rendono l’esplorazione interessante, ma purtroppo a lungo andare il sistema risulta fin troppo dispersivo. I vicoli e gli anfratti sono talmente tanti da perderne traccia e talvolta capita di recarsi in un’area e non trovare assolutamente nulla ad attenderti. Per non parlare poi della presenza di barili sparsi ovunque, che però non hanno nulla al loro interno (se non nemici). Il tutto viene poi complicato anche dalla presenza di una mappa ancora abbastanza acerba e poco intuitiva, che di sicuro esteticamente potrebbe essere migliorata per facilitare un po’ il processo di esplorazione.
Trattandosi di un mondo open world così vasto, ovviamente è importante avere la giusta dose di checkpoint e di portali per il viaggio rapido. Per fortuna in Curse of the Sea Rats nessuna di queste due cose manca. I checkpoint oltre ad avere al classico ruolo di salvataggio ripristinandoti la vita, ti permetteranno anche di accedere ai miglioramenti dell’albero delle abilità e di cambiare il personaggio da te scelto. Unico difetto: ce ne sono un po’ troppo pochi! I portali invece saranno in location differenti rispetto ai checkpoint e avranno l’unico compito di permetterti di viaggiare attraverso gli altri portali che hai scoperto, unendo le varie zone di mappa esplorate.
Un’ultima critica che devo fare è quella legata al respawn dei nemici. Infatti, ogni volta che cambierai schermata i nemici sconfitti torneranno in vita. Un rate di respawn davvero eccessivo che rende l’esplorazione estenuante: sarebbe meglio adottare il classico sistema del respawn nel momento del salvataggio al checkpoint. Anche perché capita spesso e volentieri di cambiare schermata involontariamente semplicemente muovendosi e ritrovarsi quindi a dover affrontare nuovamente i nemici appena sconfitti.
Nel complesso, Curse of the Sea Rats è un titolo senza dubbio promettente, l’idea di base c’è ed è ben sviluppata, la storia è interessante e il gameplay così variegato tra esplorazione e combattimenti riesce a catturare. Non mancano però molti problemi ancora da limare e aspetti da migliorare, anche se ti ricordo che si tratta ancora di una prima demo: di sicuro gli sviluppatori lavoreranno sodo per migliorare il loro prodotto nel tentativo di trasformare questo diamante grezzo in un vero e proprio gioiello. Le premesse ci sono tutte, ora bisogna solo dargli fiducia!
Come ultima nota, ti voglio notificare che Curse of the Sea Rats è giocabile anche in co-op locale fino a un massimo di quattro giocatori. La possibilità di vivere questa avventura in compagnia degli amici rende il tutto di sicuro molto più interessante e divertente, io stesso ho avuto modo di testarlo in prima persona. Anche qui si presenta però un problema di poco conto: durante il tutorial iniziale verrà spiegato il tutto tenendo conto della periferica principale del primo giocatore. Quindi se per esempio giocherete in due, uno con mouse e tastiera e uno con controller, il tutorial fornirà i comandi solo del primo lasciando il secondo un po’ con le mani legate, nel tentativo di scovare tutto per conto proprio.
Tuffati in un cartone animato anni ’90
Per quanto riguarda il comparto grafico e sonoro, Curse of the Sea Rats non delude! Partendo dal sonoro, possiamo dire che è nella media: le musiche risultano piacevoli e mai stancanti, una colonna sonora adatta al genere di avventura e che varia in base alla zona di mondo in cui ti trovi e non solo.
Ma il punto forte è di sicuro la grafica cartoonesca e disegnata a mano di Curse of the Sea Rats. Per tutto il tempo infatti ti sembrerà di ritrovarti all’interno di un cartone animato simile a quelli che probabilmente hanno fatto parte della tua infanzia, con animazioni davvero ben realizzate. Di sicuro si tratta di un aspetto in più di cui tenere conto in quanto in un titolo dove l’esplorazione gioca un ruolo fondamentale, anche l’aspetto estetico fa la sua parte.