Sengoku Dynasty, parti da zero e diventa grande!
Pressoché questo è quello che ti aspetta. Non immaginarti spettacolari sequenze animate o particolari sbocchi narrativi: la tua storia si svilupperà nel gioco, quest dopo quest, e alcune volte anche in base alle scelte che farai. In linea generale, risulta palese che Sengoku Dynasty si rivela come un titolo che non fa sicuramente della narrazione il suo punto forte.
Dai vita al tuo villaggio
Il gameplay di Sengoku Dynasty è piuttosto interessante. La profondità in questo gioco non manca di certo. Appena arrivato sull’isola, dovrai subito metterti in contatto con le popolazioni locali che ormai sono in piena decadenza. Prima di fare ciò, è opportuno però costruirsi qualche attrezzo del mestiere: piccone, ascia e lancia saranno i tuoi migliori amici per le prime fasi di gioco. Con la pressione del tasto destro, si accederà a un menu di crafting che ti permetterà di dare vita all’ABC della sopravvivenza. Coltello per difenderti e scuoiare le tue prede, piccone e ascia per i materiali, lancia per la caccia a lunga distanza e generici attrezzi per la lavorazione del legno.
Il legno sarà appunto la tua ossessione durante le prime ore di gioco: ci sono diversi tipi di alberi, mediamente con 3/4 colpi d’ascia potrai assicurarti l’abbattimento del tronco. Una volta per terra dovrai colpirlo un altro paio di volte per tagliarlo in pezzi e avere tra le mani i tuoi tronchi. Considera che mediamente un albero adulto ti garantisce 4 tronchi, per costruire la più basiche delle strutture ce ne vogliono anche più di 10. A ogni modo, la lavorazione di un tronco con un apposito strumento può portare anche a diversi sottoprodotti, che sono altrettanto necessari per costruire strutture di tutti i tipi.
Gli alberi sono soltanto un esempio di quello che Sengoku Dynasty offre a livello di risorse. Non mancano materiali preziosi, nascosti nelle miniere e che richiederanno attrezzi avanzati e via dicendo.
A questo punto, non possiamo non parlare dell’inventario. Con ben 36 slot disponibili, sarà possibile trasportare oggettistica di ogni tipo. Per le prime fasi di gioco, volente o nolente dovrai scarrozzare in giro quintali di legna abbattuta, necessaria per mettere insieme le prime costruzioni. L’inventario ti offrirà anche la possibilità di assegnare un oggetto ai tasti di selezione rapida. (I 10 tastini numerici, il trattino e l’uguale). Piccola critica in merito a questo sistema di selezione rapida, è senza dubbio il fatto che una volta che uno dei tuoi strumenti terminerà la propria durabilità e si romperà (un po’ come succede in Minecraft tanto per intenderci) il meccanismo di ricrafting e assegnazione è piuttosto macchinoso:
- Ricostruisci lo strumento
- Apri l’inventario
- Trascina lo strumento nello slot di selezione rapida che presentava quello rotto.
Suggerirei invece un ricrafting automatico, alla pressione del tasto di selezione rapida scelto in precedenza. In questo modo, finchè non si modifica la selezione dall’inventario, ogni volta che si avrà bisogno, per esempio, del piccone settato sul tasto 1, si premerà il tasto e si ricostruirà l’oggetto (a patto di avere abbastanza risorse). Queste sono sottigliezze, ma a lungo andare rendono più vivace il gameplay. Chiudendo con l’inventario, vi è anche la possibilità di cambiare il proprio vestiario con l’avanzare della campagna.
Dovrai preoccuparti persino del cibo, come già accennato, in quanto senza si arriverà a morte certa. Bacche e uova saranno, insieme alla carne cacciata, un ottimo modo per non morire affamato. Senza cibo infatti la stamina ne risentirà. L’arco si renderà nel giro di poco tempo essenziale, in quanto la lancia in legno scagliata contro animali di grossa taglia non garantirà grossi danni. Inoltre, inseguire correndo le proprie prede sarebbe davvero stupido, in quanto la stamina non basterebbe per raggiungerle. Dovrai muoverti in modo stealth e avere tanta pazienza. A questo proposito, l’hud del gioco è abbastanza minimal e questo permette di avere sempre sotto controllo le tre barre principali: stamina, salute e cibo.
Ok ma come si gioca?
Le prime quest ti daranno modo di farti un’idea di quanto tu possa gradire o meno le meccaniche di gioco. Sengoku Dynasty ha una struttura di gioco che grossomodo assomiglia a quella di molti altri survival. Vi sarà una parte gestionale, dove dovrai assicurarti di procacciare cibo e viveri in modo tale che il tuo villaggio sopravviva, e una parte legata alla trama del gioco. Fin dal primo contatto con le popolazioni locali, potrai accettare delle vere e proprie quest. All’inizio si tratterà di compiti facili e pensati per darti un’idea delle basi del gioco: caccia animali, raccogli fiori, aiuta questa persona e via dicendo. Più si va avanti invece, più tutto si fa serio. Dovrai infatti costruire strutture speciali che necessiteranno di molti materiali per prendere vita. Qui entrano in gioco le stagioni.
Il proseguire di Sengoku Dynasty adotta come unità di tempo le stagioni. Per completare un’opera, solitamente dovrà passare una stagione e lo stesso vale per le attività nel villaggio. Le stagioni avanzeranno con il tempo, oppure potrai pensarci tu interagendo con la campana del villaggio. Attenzione però, perché la felicità della tua gente aumenterà o diminuirà dopo ogni stagione, perciò prima valuta che sia tutto nella norma con le loro richieste.
Quindi, se dovessimo riassumere il tutto in poche righe: l’ecosistema del gioco si sviluppa in stagioni, durante ogni stagione sarai libero di cacciare, completare quest, costruire, assecondare i bisogni della tua gente e via dicendo. Vuoi dedicarti all’esplorazione? Nessun problema! Preferisci lanciarti nelle missioni? Puoi farlo! Terminata una stagione del gioco, vi sarà un breve riassunto che ti aiuterà a capire al meglio come hai amministrato la tua popolazione.
Chiaramente non passerà troppo tempo dall’inizio della tua avventura prima di dover dare vita alle prime case. Qui entrano in gioco le meccaniche di crafting, che ho apprezzato moltissimo. Costruire una casa non sarà un’operazione lineare: dopo aver deciso il tipo di costruzione, dovrai occuparti delle fondamenta, lavorare il legno per le mura e pensare anche al tetto. Insomma, non è un processo immediato e dovrai passare più di qualche minuto ad abbattere alberi, per poi portare i materiali nel luogo deciso in precedenza, e distribuirli sull’abitazione con l’apposito martelletto da crafting.
Affettare un albero di certo lo sai fare, ma la lavorazione del legno potrebbe un attimo confonderti. Una volta abbattuto il tronco, potrai colpirlo ulteriomente per dividerlo in ceppi. Se invece di raccogliere il ceppo, lo colpirai ulteriomente con un apposito strumento, quel ceppo diventerà una lastra di legno necessaria per le mura per esempio. Le possibilità sono tante, e procedendo vi sarà una capanna del falegname che ti permetterà di lavorare il tronco in qualunque modo tu voglia senza dover colpirlo manualmente con gli appositi strumenti.
Il menù di crafting però è davvero ricco e le possibilità sono moltissime. Oltre alla personalizzazione estetica degli edifici, vi è anche una montagna di oggettistica diversa che renderà il tuo villaggio davvero gigantesco! Sto parlando di strutture particolari e uniche, decorazioni, elementi per gli interni e tanto altro! L’unico limite (soprattutto nelle fasi iniziali) è la tua pazienza. Dopo qualche ora di gioco, abbattere alberi a raffica premendo a ripetizione il tasto sinistro del mouse, può cominciare a stancare.
Meccanica curiosa che voglio citare sono i templi. Piccole strutture sparse per la mappa che, a patto di concedere un’offerta, ti garantiranno dei buff temporanei interessanti. Per esempio, una maggiore velocità di movimento dopo aver offerto un po’ di cibo.
Letteralmente abbandonati a se stessi!
Siamo davanti a un city building: il tuo scopo principale in Sengoku Dynasty è dare vita a un villaggio. Dopo alcune quest introduttive questo si farà subito chiaro e purtroppo per noi, ci troveremo ben presto davanti a uno dei più grandi difetti di questo titolo!
Banalmente, dopo aver ottenuto il tuo primo abitante, verrai subito inondato di moltissime altre quest. Il problema è che ho avvertito una vera e propria superficialità nelle spiegazioni date dal gioco: un breve pop-up ti avvertirà che ogni abitante ha un grado di felicità e non soddisfarne i bisogni lo porterà ad andarsene. Ma non viene minimamente spiegato il come soddisfare anche il più banale dei bisogni!
Come funzionano quindi le meccaniche relative ai lavori interni al villaggio e al cibo? Chi lo sa! Perché il gioco non lo spiega. Certo, andando avanti con la trama ci sono tutorial relativi ad alcune strutture, ma nel frattempo, stagione dopo stagione, gli abitanti si troveranno sempre più nel malcontento.
Potrai far appunto lavorare i tuoi cittadini, decidendo che mansione dovranno svolgere. Per esempio, qualcuno dovrà pur cucinare la carne cruda da te cacciata, per sfamare i restanti abitanti. Ogni mansione avrà bisogno di strumenti, che dovrai fornire tu ai tuoi abitanti inserendoli nelle apposite chest condivise. Purtroppo però, anche qui il gioco non si spreca nelle spiegazione e risulta molto pesante capire come gestire questi aspetti.
Per onestà devo specificare che all’interno della pagina riservata alle guide di Steam, vi è un vero e proprio wall of text che spiega meccaniche di gioco non trattate approfonditamente dai vari tutorial. Non trovo però carino obbligare il player a dover cercare guide esterne per compiere operazioni essenziali all’interno del gioco. Siamo però di fronte a un early access, quindi tutto può ancora cambiare.
Voglio poi notificare che Sengoku Dynasty richiede un buon quantitativo di tempo per la ricerca dei materiali durante le fasi iniziali di gioco. Di conseguenza, se non sei un tipo molto paziente e non ti piace abbattere alberi su alberi in successione, preoccupandoti di far ricaricare la stamina per costruire una singola struttura, allora forse Sengoku Dynasty non è adatto a te!
Perché nessuno lavora?
Se mi chiedessi qual è la più grande delusione di Sengoku Dynasty, la risposta sarebbe facile: gli abitanti dei tuoi villaggi! Se nelle prime fasi di gioco sarai da solo, con il tempo il tuo villaggio si arrichirà di persone. Purtroppo però, gli sviluppatori non hanno optato per un sistema real time, che permette per esempio ai lavoratori di consegnarti risorse giornaliere (un po’ come avviene in gestionali come Stronghold, dove durante la giornata i taglialegna ti portano la legna e via dicendo). Il rifornimento avviene dopo ogni stagione e questo è abbastanza frustrante, oltre che brutto visivamente.
Certo, potrai farti aiutare nelle fasi di costruzione attraverso il menu dei lavori, ma comunque ogni progresso avverrà alla fine della stagione. Una scelta alquanto frustrante per un semplice motivo: se ho bisogno di ulteriori risorse ho solo due scelte, o termino la stagione in anticipo, oppure mi armo di buona pazienza e mi rimbocco le maniche. Un sistema maggiormente dinamico avrebbe sicuramente fatto comodo.
Co-op, due giocatori, doppio divertimento
Purtroppo non posso parlarti molto della modalità co-op, in quanto non mi è stato possibile provarla, ma comunque trovo giusto citarla in quanto presente. Attenzione però, parliamo di server privati, quindi dovrai avere per forza di cose un amico con cui condividere l’avventura. Si parte da un salvataggio di uno dei due utenti e ci si tuffa all’avventura insieme. Ovviamente è presente una guida per lanciarsi in questa esperienza che potrebbe davvero garantire una marcia in più al titolo. Anche se, devo dire la verità, provo parecchia paura per quanto concerne la stabilità delle sessioni, ma non avendo avuto modo di testare la modalità mi limito a citarla.
Un comparto tecnico discutibile
Attualmente nel topic lanciato dagli sviluppatori in merito ai problemi comuni Sengoku Dynasty c’è scritto nero su bianco che il titolo non va molto d’accordo con le GPU AMD, e io ovviamente ho avuto la sfortuna di giocarci con una GPU AMD.
La situazione in questo caso è abbastanza critica: il freezing è costante e può diventare parecchio fastidioso in certe aree di gioco. Il titolo risulta comunque vivibile, ma con un’ottimizzazione abbastanza frustrante. Consiglierei quindi, a chiunque abbia schede video AMD, di non procedere all’acquisto fin tanto che gli sviluppatori non trovino un modo di colmare questo grande problema. Anche perché in alcuni punti della mappa si possono anche tranquillamente toccare i 12FPS a dettagli minimi.
Non posso comunque lamentarmi della grafica, anche se le animazioni sono sicuramente da rivedere. Alcuni NPC sembrano quasi fluttuare in aria durante le loro fasi di movimento. Anche l’hud andrebbe migliorato, soprattutto per quanto concerne le fasi di dialogo, che rimangono molto confusionarie e non sempre capaci di rappresentare al meglio chi sta parlando.
Nota finale riguardo l’audio, senza infamia e senza lode, con suoni a volte convincenti e a volte meno. trattandosi però di un work in progress, nulla è definitivo!
Insomma, Sengoku Dynasty è un titolo che ha ancora molta strada da compiere prima di raggiungere la sua perfezione. Le idee sono ottime, per gli amanti del crafting e del survival potrebbe essere una buona sorpresa. Purtroppo però, le meccaniche sono ancora troppo acerbe, i problemi tecnici all’ordine del giorno e i giocatori vengono abbandonati al proprio destino in merito a molte meccaniche. Sicuramente è un gioco da tenere d’occhio però, perché potrebbe sorprendere da qui a qualche tempo!