Recentemente mi è capitato tra le mani TURBO OVERKILL Episode 2 acquistabile qui, un titolo che, lo premetto fin da subito, è riuscito a catturarmi. Se sei curioso di saperne di più e in particolare farti un’idea sul futuro del gioco, dopo averti dato un assaggio qui, ti consigliamo di rimanere con noi anche stavolta e in questa anteprima proveremo a soddisfare ogni tua più piccola curiosità!
TURBO OVERKILL Episode 2, la trama non è il punto forte!
Prima di approfondire appieno le meccaniche di gioco, che sicuramente costituiscono l’aspetto più curioso e affascinante di TURBO OVERKILL Episode 2, devo introdurti la trama: il gioco è interamente ambientato a Paradise City, che a differenza della città che abbiamo conosciuto in Burnout Paradise, non ha nulla di paradisiaco o magico. In questa bettola futuristica in pieno stile cyberpunk, un’IA ha deciso di prendere il controllo di tutto il territorio e, inutile dirlo, toccherà a te mettere un freno all’enorme disastro che giorno dopo giorno si sta ingigantendo dentro la mura di questo inferno in terra.
Parliamoci chiaro, la trama non è un granché e questo non è necessariamente un male (a fine anteprima questa affermazione ti sarà più che chiara). A ogni modo, non mancheranno alcuni filmati introduttivi nel livello che ho avuto il piacere di provare, come ogni altro presente nel gioco, il che sicuramente dà un tocco di classe a ogni inizio missione.
Un tuffo nel passato che vorrei durasse per sempre!
Il focus del gioco è quello di offrire un gameplay in puro vecchio stile, partiamo subito quindi parlando del ritmo di gioco: il gameplay sarà veloce e frenetico, consentendoti di avere un map control che ti farà innamorare a distanza di pochi secondi dall’avvio. Potrai saltare, scivolare e soprattutto nessuna fastidiosa barra della stamina a metterti i bastoni tra le ruote.
Questo sarà vitale per sopravvivere alle ondate di nemici che ti aspetteranno sparsi per la mappa. Il design di queste creature è sempre piacevole, uno stile retrò che non si può non apprezzare. I movimenti veloci e la quantità di skill richiesta per non soccombere dopo due minuti di gioco, sono soltanto una parte del fascino che TURBO OVERKILL Episode 2 riesce donare ai giocatori che vogliono immergersi nei ricordi.
Questo perché nel corso della tua avventura sbloccherai armi di tutti i tipi: si spazia tra minigun, lanciagranate, pistole, mitra e chi più ne ha più ne metta! Ogni singola arma potrà poi essere potenziata (la valuta del gioco si ottiene facendo saltare in aria gli avversari) e potrai anche sbloccare una seconda modalità d’attacco differita. Per esempio, il fucile a canne mozze potrà lanciare una granata esplosiva, la minigun diventare un lanciafiamme e così via. Il tutto accuratamente bilanciato per mantenere un ritmo di gioco costante.
Se tutto ciò non avesse ancora attecchito e non fossi ancora convinto sull’acquistare il titolo: il protagonista potrà anche utilizzare una motosega installata come protesi nella gamba. No, non sto scherzando! Affettare i nemici non è mai stato così divertente. I potenziamenti non si fermano solo alle armi, ma spaziano anche tra chip e miglioramenti del tuo personaggio che sono ovviamente opzionali ma molto utili al fine di resistere verso le fasi finali di gioco.
Un ulteriore aspetto che mi sento di lodare è sicuramente il fatto che gli sviluppatori, una volta iniziato un livello, consentono al giocatore di esplorarlo liberamente. Non avrai nessun indicatore che ti guiderà, dovrai tu trovare la strada ed esplorare ogni singolo angolo della mappa. Certo, in certi frangenti TURBO OVERKILL Episode 2 potrebbe sembrare troppo dispersivo, ma la piena libertà è sicuramente apprezzabile.
Voglio chiudere il frangente gameplay lanciando un piccolo consiglio agli sviluppatori. Un gameplay così frenetico e veloce sarebbe ottimo se corredato da un comparto online in pieno stile FPS Arena. Deathmatch, Deathmatch a squadre e via dicendo sarebbero sicuramente ottime modalità che catturerebbero una discreta quantità d’utenza.
TURBO OVERKILL Episode 2, lo voglio ripetere, è ciò che si potrebbe definire come “il fascino della vecchia signora”: non offre nulla di mai visto, non contiene meccaniche innovative, anzi, si ispira alle vecchie glorie del gaming. Nonostante ciò diverte, fa sorridere e strega in certi momenti. Senza dubbio si tratta di una produzione realizzata con il cuore e soprattutto con l’esperienza di chi il gaming l’ha visto nascere. Proprio per questo non posso che consigliartelo!
Un comparto tecnico in pieno stile retro
Come già anticipato, lo stile adottato su TURBO OVERKILL Episode 2 vuole dare lustro alle vecchie glorie del passato. Mappe pixelate e un sonoro che fa sicuramente venire alla mente giochi ormai tramontati da decenni sono in grado di rendere perfettamente l’atmosfera che gli sviluppatori volevano ricreare. Non posso che apprezzare lo stile di TURBO OVERKILL Episode 2.
TURBO OVERKILL Episode 2 è un FPS nudo e crudo, proprio come li facevano “ai nostri tempi”. Ti ricordi per esempio DOOM, uscito nel 1993? Ecco, probabilmente se dovessi azzardare un paragone, la prima impressione che si ha di TURBO OVERKILL Episode 2 è proprio quella: nessun Ray Tracing, nessuna super texture in 4K (anzi, le texture richiamano proprio quelle di una volta) e nessun mega effetto grafico che necessita di una 4090 per partire. Probabilmente potresti avviare TURBO OVERKILL Episode 2 persino sul tuo frigorifero se volessi!