Sicuramente oggi la maggior parte del pubblico videoludico di genere maschile si sarà sentito esaltato nel vedere il Nintendo Direct Mini gestito da una CamGirl.
Nintendo non ha avuto nulla da ridire e questo fa pensare ad un’idea arrivata direttamente dalle alte sfere della grande N. Una scelta discutibile sotto ogni punto di vista, presa evidentemente dalla smania di trovare nuove idee dipesa anche dall’emergenza del Coronavirus che ha coinvolto il mondo intero.
Ma qual’è il punto focale di tutto questo? Il fatto è che tale Direct Mini, presentato da tale Hot Girl Videos, non è stata anticipata in nessun modo, neppure sull’account Twitter ufficiale Nintendo. Questo fa pensare a voler sorprendere il pubblico con qualcosa di inaspettato, diretto e (anche se eticamente poco corretto) geniale.
In questi mesi il pubblico Nintendo chiedeva a gran voce qualche novità per la piattaforma, una novità che è arrivata di colpo come l’annuncio di una qualsiasi patch al contrario dell’Indie World che ha avuto un anticipo ad ampio spettro, senza ovviamente togliere nulla agli Indie.
Indubbiamente gli annunci che avranno fatto piacere ai fan, saranno stati quelli della Demo di Bravely Default 2, l’uscita di Xenoblade Chronicles Definitive Edition, passando per la nuova espansione di Pokémon Spada e Scudo, arrivando all’arrivo di alcuni titoli 2K sulla piattaforma.
Un certo Chuck Beta sapeva dell’arrivo di questa stramba Direct Mini, annunciando in modo strategico che sarebbero state rese note informazioni riguardanti The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2 e Metroid. Peccato che le parole di Chuck Beta non abbiano rispecchiato la realtà, dato che nessuno dei due titoli è stato toccato ed è curioso come qualcuno di Nintendo abbia pensato di fare colpo svelando Direct durante il fap di turno.
Ma possiamo reputarla una mossa eticamente corretta? Volendo fare il moralista non è normale che un’azienda importante come Nintendo, abbia strumentalizzato l’immagine della donna per attirare pubblico verso il proprio prodotto. Sembra proprio che Nintendo voglia attirare un pubblico più adulto usando l’ormone dopo essersi stancato di orientare il proprio prodotto su una fascia di età troppo giovane.
Una pensata astuta ma a doppio taglio, sicuramente la critica punterà il dito su questa scelta mettendo alle strette le alte sfere della grande N costringendola a fornire, seppur misera, una qualche spiegazione sull’evento andato Online e soprattutto di quale senso possa avere avuto.