Una società ha utilizzato dati prelevati dal social.
Facebook sta passando giorni durissimi dopo lo scandalo rivelato da due giornali americani. New York Times e Observer hanno messo a nudo ciò che ha effettuato la Cambridge Analytica (CA). Questa società di consulenza politica presente a Londra ha usato dati prelevati dal social network Facebook senza alcuna autorizzazione. Tutto è partito con un quiz effettuato da 270mila persone su Facebook e la conseguente profilazione per ottimizzare la propaganda politica di Trump. Attualmente le condizioni di servizio del social network vietano la compravendita dei dati tra una società e la relativa applicazione.
Trump legato alla vicenda?
Uno dei più importanti sostenitori dell’attuale presidente Trump fu Robert Mercer. Costui decise di versare la cifra di 15 milioni alla società di Londra (CA) in modo da dare vita ad uno strumento in grado di effettuare una profilazione degli elettori. Per profilazione si intende un’elaborazione dei dati relativi a clienti o, in questo caso, a utenti con lo scopo di suddividerli in vari gruppi legati a interessi, comportamenti o gusti. La Cambridge Analytica aveva nel proprio organigramma l’ex consigliere di Trump ovvero Stephen Bannon; secondo la rivista Observer la CA ha avuto un ruolo fondamentale nella campagna per far uscire la Gran Bretagna dall’Unione europea.
Il crollo in borsa di Facebook
Una volta uscita la notizia, la società di Mark Zuckerberg ha visto crollare il proprio titolo alla borsa di New York perdendo oltre il 7%. Questo dato emerso incolpa Facebook per non essere intervenuto nei movimenti effettuati dalla Cambridge Analytica. In effetti proprio il social network ha raccolto i dati attraverso l’applicazione “Thisisyourdigitallife” in quanto gli utenti per utilizzarla usavano le credenziali della piattaforma. Oltre a Facebook, sono crollati in borsa altri titoli legati ai social media, per esempio Twitter ha perso il 9,68% e Snapchat il 3,6%
Cosa succede adesso?
La commissione parlamentare britannica sulla Cultura, il Digitale e i Media ha richiesto al patron di Facebook di comparire per rispondere dello scandalo. Questo per capire realmente se la piattaforma è coinvolta o no in questo furto di dati degli utenti. Il responsabile del social network ha voluto dichiarare che lo staff si sta impegnando a rafforzare i propri sistemi per proteggere al meglio le informazioni personali degli iscritti. Per quanto riguarda Cambridge Analytica, il cda ha provveduto a sospendere l’amministratore delegato Alexander Nix in attesa di un’indagine interna.
Nei prossimi giorni potrebbero emergere nuovi importanti elementi riguardanti questo scandalo che ha colpito il più grande colosso dei social network.