L’ondata di licenziamenti nelle aziende tecnologiche non si ferma e questa volta sono stati colpiti un numero significativo di lavoratori legati ad Apex Legends, purtroppo le persone hanno perso il lavoro nel modo più informale possibile nonostante il gran lavoro che facevano all’interno del team dedicato al Battle Royale di successo
Apex Legends: una crisi?
Recentemente la Electronic Arts ha licenziato ben 200 lavoratori tra tester ed addetti al controllo qualità, il tutto è accaduto nella succursale di Baton Rouge, in Louisiana, dove questo ingente numero rappresenta praticamente tutto il personale responsabile della qualità del Battle Royale. Questa grande liquidazione è avvenuta senza rivelare il motivo e senza preavviso dato che lo staff convocato su Zoom dalla Magnit Global ha appreso tramite una videochiamata il licenziamento in massa.
“Come parte della nostra strategia globale in corso stiamo espandendo la distribuzione del nostro team di test di Apex Legends ponendo fine ai test tenuti in singole aree come Baton Rouge, in Louisiana. La nostra nuova politica globale include piccoli gruppi di tester da ogni angolo degli Stati Uniti, questo ci consente di aumentare le ore settimanali di testing e pertanto ottimizzare il gioco cosi da servire il meglio alla nostra comunità”, ha affermato EA in un comunicato stampa.
Infine fonti anonime hanno rivelato che durante la chiamata su Zoom i lavoratori sono stati invitati a ritirare le loro cose dall’ufficio, come se non bastasse solo ad alcuni di loro gli è stato offerto un risarcimento di 60 giorni di stipendio come parte del licenziamento. Va ricordato che il personale di controllo qualità è storicamente sottovalutato nell’industria videoludica ed è proprio in questo ambiente che sono emersi i primi movimenti sindacalisti.
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