Negli ultimi giorni il titolo free-to-play Battle Royale di Respawn, Apex Legends, è stato aspramente criticato dai fan e dalla community di videogiocatori.
L’evento lanciato solamente due giorni fa: The Iron Crown, ha subìto un forte contraccolpo, in primis per i prezzi pazzescamente alti del loot, ma anche perché capita non poche volte di ritrovarsi davanti a dei team nella modalità solitaria, aggiunta proprio per il periodo dell’evento: chiaramente è un problema che non può essere ignorato, né dai videogiocatori, tantomeno dagli sviluppatori.
Fare squadra in Apex Legends dovrebbe essere praticamente impossibile, in quanto il titolo manca di emotes e di chat vocale e testuale globale. Ma principalmente è complicato tentare il dialogo quando si viene sparati a vista da un LMG.
Nonostante ciò, è possibile creare un team prima che la partita cominci chiamando un amico e, senza creare una lobby, si avvia un match nello stesso momento, usando quindi il queue sniping. Detto in parole povere: un cheat. Non è sicuro che si venga aggiunti alla stessa partita ma è molto, forse troppo, probabile.
Altri sviluppatori di titoli Battle Royale, come PlayerUnknown’s Battlegrounds, sviluppato da Survival Game, hanno creato un sistema di segnalazione per reportare i giocatori che barano utilizzando questo meccanismo. Cosa che logicamente ci si aspetta anche dai developers di Respawn, che hanno sempre utilizzato toni molto decisi e dimostrato man forte contro chiunque provi a barare, sospendendo o bannando gli account dei giocatori.
Per quanto riguarda l’evento lanciato dal 13 agosto e che durerà fino al 27 dello stesso mese, include nuove skin per tutte le leggende che si potranno ottenere esclusivamente durante questo periodo.
La software house creatrice dello sparatutto in prima persona Titanfall non ha ancora rilasciato un commento su questa problematica. Che stiano già lavorando ad una soluzione?
Nel frattempo non possiamo fare altro che aspettare una patch mentre ci si diverte giocando a uno dei migliori titoli del suo genere, senza barare e incrociando le dita per non incontrare nessuna squadra-non-squadra, dato che alla fine il campione sarà solo uno.