Camera e Senato sono concordi!
Ebbene si, la legge sul biotestamento è stata approvata sia dalla Camera che dal Senato. Il malato terminale potrà ora rifiutare legittimamente le cure offertegli, senza che nessuno possa opporsi. Inutile parlare sulle reazioni che il mondo cattolico, anche politico, ha avuto a riguardo.
La stessa Amci è divisa in due fazioni: chi è a favore del si, chi del no. Ma quanto la morale e la religione possono influire sulla libertà di scelta dell’individuo? E sul diritto della persona a veder rispettata la propria dignità? In festa è, invece, il premier Paolo Gentiloni, che finalmente riesce a parlare di civiltà con riferimento al nostro Paese.
Un passo questo verso la legalizzazione dell’eutanasia? Molti hanno urlato allo scandalo, ma altri non la ritengono una tappa verso questo temuto obiettivo. Il testamento biologico non è certo obbligatorio, né è irrevocabile o immodificabile. Resta nella piena disponibilità del testatore, che diventa libero di disporre del proprio diritto alla salute e alla vita. Ma non solo. A trarne beneficio, secondo quelli che non dissentono sulla questione, è anche il rapporto tra medico e paziente, che diventa più saldo e certo. Infatti, fin dall’inizio, il medico viene messo a conoscenza di quelle che sono le intenzioni del suo paziente in merito ad aggravamenti correlati alla malattia. La scelta del medico dinanzi ad un biotestamento sarà sicuramente più corrispondente alla volontà del paziente e più sicura.
Resta comunque salva la volontà del medico di ergersi a obiettore di coscienza.