Il mondo di Arca
La storia di Arca non è per nulla complicata. Il video introduttivo ci mostra una ragazza che vive, in completa solitudine, in un mondo infettato da decadenza e povertà. Essa, per sopravvivere, è costretta a rovistare tra i detriti, per cercare una qualsiasi forma di sostentamento. Mentre svolge questa attività di ricerca, la ragazza viene catapultata nel meraviglioso mondo di Arca, che ai suoi occhi risulta quasi come un’oasi. Ben presto, però, ella capisce di trovarsi all’interno di un’illusione, e che per quanto possa piacerle, Arca non rappresenta la realtà. Nel secondo video che si incontra giocando l’avventura, la ragazza incontra una misteriosa strega robot, che sarà fondamentale all’interno della storia, che vede la protagonista perseguire un unico obiettivo: fuggire da Arca.
Il mondo illusorio nel quale si svolge l’avventura è tranquillo e pacifico. Si va da paesaggi più verdeggianti e pieni di natura a luoghi più oscuri e inospitali. All’interno di Arca la ragazza viene trasformata in una sfera, che deve attraversare percorsi sempre più complicati con lo scopo di raggiungere il proprio obiettivo e riuscire a scappare. Le ambientazioni sono ben costruite e presentano diversi elementi utili ad evitare la ripetitività tra i vari livelli. Nello svolgere i vari percorsi, il giocatore ha la possibilità di raccogliere dei cristalli. Se esso riesce a collezionare tutti quelli presenti, sblocca automaticamente la modalità a tempo relativa allo stesso livello, che rende più adrenalinica e divertente l’esperienza di gioco.
Per rendere più intriganti i vari livelli di gioco, gli sviluppatori hanno pensato anche a diversi elementi con i quali il giocatore può interagire: si va da ponti che se toccati cadono e creano nuovi passaggi prima nascosti, a speciali torri che quando entrano in contatto con la sfera attivano dei meccanismi prima sopiti, o ancora alcune sezioni del percorso sono caratterizzate da ascensori sui quali chi gioca deve rimanere in equilibrio perfetto. Nel caso si esca dai bordi e si cada nel vuoto, si ricomincia dall’ultimo checkpoint attraversato.
Arca’s Path è un titolo per giocatore singolo, ma può tornare utile anche in serate passate in compagnia di amici. Questo anche, e soprattutto, grazie alla modalità a tempo citata in precedenza, che può creare grande competizione tra i presenti, i quali scambiandosi il casco di volta in volta potranno provare a stabilire un nuovo record.
Quando si va ad analizzare un titolo per Realtà Virtuale, occorre assolutamente soffermarsi sui due elementi fondamentali di questa tipologia di giochi: il sistema di controllo e il Motion Sickness. Il primo può stravolgere completamente le qualità di un gioco, in quanto un sistema di controllo mal sviluppato va ad influire in maniera negativa sull’esperienza di gioco. In Arca’s Path, il giocatore guida la sfera solamente con la testa. Ebbene si, hai capito bene, nel corso dell’intera avventura non dovrai utilizzare alcun tipo di joystick! Per muovere la sfera attraverso i vari livelli che compongono il mondo di Arca, è semplicemente necessario puntare lo sguardo nel punto in cui si vuole andare. I primi livelli sono studiati appositamente per abituare chi gioca a questo sistema di controllo, che nelle prime battute può risultare difficile da domare, ma che nel complesso risulta intuitivo e divertente. Va detto, però, che alla lunga si dimostra abbastanza faticoso, con il collo del giocatore che dopo aver passato un’ora a muovere la sfera attraverso i vari livelli, risulta affaticato e leggermente indolenzito.
Il Motion Sickenss, invece, è un problema puramente soggettivo. Ci sono giocatori che lo percepiscono in maniera invasiva anche giocando a titoli molto tranquilli, e altri che al contrario non ne sono colpiti neanche giocando a giochi adrenalinici e movimentati. Il sistema di controllo che i ragazzi di Rebellion hanno creato per Arca’s Path, sicuramente non aiuta i giocatori appartenenti alla prima categoria. Nonostante i ritmi non siano molto elevati, il sistema di controllo del gioco stanca rapidamente il giocatore, e il fatto di utilizzare la testa per far si che la sfera compia ogni tipo di azione può incentivare il “mal di VR”
Un mondo in pace
Come già detto in precedenza, il mondo di gioco è stato realizzato in maniera convincente dagli sviluppatori. L’ambientazione rende alla perfezione l’idea di un mondo pacifico e tranquillo come effettivamente è quello di Arca. Anche il level design è di buon livello, e tiene alto l’interesse del giocatore, che sarà costantemente invogliato a proseguire nell’avventura che lo porta ad attraversare i 25 livelli disponibili. I dettagli di ogni livello sono semplici, ma nonostante ciò svolgono alla perfezione la loro funzione. Anche la colonna sonora merita una menzione, in quanto accompagna in maniera perfetta il giocatore nel corso di tutta la sua esperienza.