Nelle fredde serate d’inverno, accanto al tiepido tepore di un camino, non c’è nulla di meglio che ritrovarsi con degli amici a giocare ad un gioco da tavolo.
Archon: The Light and The Dark, mescola meccaniche tradizionali con il classico gioco degli scacchi
La programmazione del gioco viene affidata alla moglie di Anne Westfall, oggi responsabile creativo di una serie molto importante come quella di Skylanders
Nei primi anni ’80, dunque, bastava un team di sole tre persone per fare un videogioco.
Le meccaniche del titolo, edito da Electronic Arts, sono ancora appassionanti: si inizia prendendo il controllo di una delle due fazioni per sovrastare l’avversario.
La scacchiera è quella tradizionale, coi pezzi da muovere con tanto di goblin, draghi sputafuoco, manticore, aquile, golem, unicorni, cavalieri, amazzoni, e non ultimi un potente stregone e una malefica strega al comando delle due armate diaboliche.
Una splendida animazione ci introduce al combattimento, che si svolge in una apposita arena separata, similmente a quella dei classici giochi di ruolo.
In questo spazio i contendenti si sfidano con diverse armi, poteri e magie, fino alla dipartita di uno dei due. La vittoria di uno scontro, però, può lasciare il pezzo danneggiato, con dei veri e propri punti ferita, come da tradizione ruolistica.
Un piccolo vantaggio viene dato ai combattenti alati, in grado di spostarsi maggiormente a distanza rispetto a quelli pedestri.
Un bonus è dato grazie alle caselle in grado di modificarne il colore, da bianche a nere. Un mix di caratteristiche vincente, dunque, per un titolo che porta a fare sempre volentieri una nuova partita.
Fresco e divertente dopo oltre trenta anni di luminosa carriera. E per giocarlo oggi?
Se non avete a disposizione un ancora ruggente Atari 800 potete usare il vostro nuovo PC fiammante appena comprato, grazie al sito Atari Age, che mette a disposizione il titolo gratuitamente.