Negli ultimi anni, la software house Arkane Studios è stata in grado di regalare ai videogiocatori alcune delle esperienze più significative e memorabili, che hanno direttamente influenzato la concezione moderna di videogioco ruolistico. Parliamo di titoli del calibro di Bioshock 2, capace di cambiare totalmente il punto di vista dei videogiocatori sulla serie stessa, e della serie Dishonored, che è stata capace di creare uno dei mondi fantasy più maturi e complessi del panorama videoludico.
Non ultimo, Prey, peculiare sparatutto di ambientazione spaziale del 2017; non molti sanno però che il titolo è un reboot di un progetto che risale al 2006! L’originale e omonimo Prey infatti a cura della software house Human Head Studios (che tra le altre cose ha sviluppato Batman: Arkham Origins e ha collaborato a Bioshock Infinite per poi chiudere i battenti nel 2019 in parte affossata dal flop di A Quiet Man) presentò all’epoca una trama e un concept fuori di testa, in pieno gusto dei primi anni 2000, ma comunque abbastanza apprezzabile da essere ricordato con piacere.
L’apprezzamento nei confronti dell’originale Prey bastò a far considerare alla software house un sequel, che però non venne mai realizzato. Lo stesso destino sembra essere stato riservato anche al reboot a cura di Arkane, il seguito inizialmente previsto si è infatti trasformato in un espansione multiplayer, a quanto pare però il futuro potrebbe assere clemente con la serie, anche se in una forma alquanto bizzarra.
Stando ad alcuni recenti rumor infatti, pare che Arkane, attualmente impegnata sull’attesissimo Deathloop in uscita il prossimo 14 settembre, abbia già in cantiere un nuovo progetto basato proprio su sequel del Prey del 2006 che non vide mai la luce! Attualmente non si hanno ancora informazioni certe, ma pare che il concept originale abbia subito dei pesanti cambiamenti sia a livello stilistico che di gameplay.
Pare che questa nuova IP prenderà il nome di Omen e sarà ambientata in un remoto pianeta spaziale, non avremo però l’impressione di essere su un vero e proprio pianeta, quanto piuttosto di trovarci in un’immensa città spaziale. A livello di gameplay invece, ancora una volta per favorire l’immersività il titolo sarà in prima persona e la mappa open world garantirà una libertà d’azione pressoché totale; a minacciare il giocatore sembra che ci saranno delle creature molto simili a vampiri, ma non è ben chiaro come questo si concilierà con l’ambientazione spaziale.
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