Lo sviluppo di Control prosegue e ogni giorno vengono rivelati nuovi particolari sul nuovo gioco di Remedy, come le ambientazione e le armi. Adesso però, nell’attesa di poterlo giocare quest’estate, ripercorriamo la storia videoludica del team di sviluppatori che ci sta lavorando e che ha già sfornato in passato altri grossi titoli, con alcuni di essi che possiamo definire senza dubbio dei capolavori.
Max Payne: un dramma senza tempo
Nel 2001 fu pubblicato il primo di una trilogia noir che avrebbe segnato la storia del mondo dei videogiochi, un poliziesco sparatutto in terza persona che narra la vicenda di un poliziotto di New York che risponde al nome di Max Payne, il quale una sera, tornando a casa dal lavoro, trova la moglie e la figlia ancora in fasce, massacrati da un gruppo di assassini sotto effetto di una droga sintetica chiamata Valchiria.
Il resto è poesia allo stato puro. Max deve indagare sull’omicidio della propria famiglia e ciò lo porta a lavorare per la DEA, reparto specializzato nel contrasto al traffico di droga, grazie al quale riesce a risalire fino alla testa dell’organizzazione. L’azione frenetica delle varie sparatorie ricche di nemici e proiettili viene resa epica da alcune scelte cinematografiche come il bullet time, un’effetto che nei momenti più significativi dell’azione, oppure attivabile tramite un tasto, rallenta il tempo per un breve periodo, permettendoti di rimanere sospeso in tuffi a mezz’aria impugnando due pistole, mentre i proiettili dei nemici ti sfiorano lasciando delle scie dietro di sé.
La trilogia di Max Payne è forse una delle poche che nel corso dei capitoli successivi non ha mai smesso di stupire, mantenendo alto il comparto narrativo che ruota costantemente intorno al dramma del protagonista, mostrandolo in delle scene d’intermezzo a fotoromanzo artisticamente perfette sia nel primo che nel secondo capitolo e facendo un cambio di stile nel terzo, dove la storia viene narrata in delle cinematiche con grafica di gioco e con degli effetti glitch che accompagnano la comparsa a schermo delle frasi più significative dei dialoghi.
Alan Wake: l’incubo creato dallo scrittore che gli si rivolta contro
Alan Wake è una storia, non un semplice videogioco, è un vero e proprio romanzo giocabile che racconta la storia dell’omonimo protagonista e scrittore. Alan Wake vive un incubo nel quale una presenza oscura lo bracca possedendo persone e oggetti intorno a lui, tormentandolo e additandolo come scrittore mediocre. Wake deve trovare le pagine di un libro sparse per i vari capitoli del gioco, dei quali egli stesso è l’autore ma senza averne memoria. Deve inoltre risolvere il mistero della scomparsa (o morte?) di sua moglie, la quale per una serie di misteriose circostanze sembra essere stata affogata in un lago di una località remota su un’isola, il tutto mentre oscure presenze continuano a dargli la caccia. L’unica arma che Wake possiede per potersi difendere dalle ombre che lo braccano è la sua torcia, con la quale può indebolire le creature, rendendole vulnerabili alle armi.
Tuttavia, il seguito di questo gioco, Alan Wake: American Nightmare, non sembra aver entusiasmato più di tanto chi ha giocato al primo capitolo, poiché si è data più importanza all’azione e alla componente survival, piuttosto che alla ricca narrazione che ha reso il primo capitolo un vero capolavoro. Speriamo che Control abbia un buon bilanciamento tra azione e narrazione, proprio come il primo Alan Wake.
Quantum Break: il tempo nelle tue mani
Remedy Entertainment ha fatto qualcosa di eccezionale con questo gioco, qualcosa che, a livello di narrativa, difficilmente può essere superato con Control. La storia di Quantum Break s’intreccia alla perfezione con l’omonima serie TV a episodi, la quale racconta la stessa storia del gioco, ma dal punto di vista della Monarch Solution, una società che nel gioco dà la caccia al protagonista.
Jack Joyce, il personaggio che impersoni, acquisisce il potere di fermare il tempo grazie a un esperimento fallito che prevedeva la possibilità di viaggiare nel tempo. Questo potere ovviamente non può restare nelle tue mani, ecco perché Paul Serene, colui che ha condotto l’esperimento e che al momento dell’incidente ha acquisito il potere di prevedere il futuro per poter decidere la prossima mossa, ha sguinzagliato la Monarch Solution, società da egli stesso fondata, alle tue calcagna per catturarti e strapparti il potere per farlo suo.
Durante il gioco i tuoi poteri vengono potenziati grazie all’esperienza acquisita e ne vengono sbloccati di nuovi tramite un complesso albero di skill. Si tratta di abilità difensive e d’attacco e tutte sfruttano l’elemento tempo per rallentare, bloccare e superare i nemici.
Quantum Break è forse il titolo che per ambientazione e narrativa si avvicina maggiormente all’imminente Control e Remedy, in base a quanto viene detto nelle frequenti rivelazioni sul loro ultimo gioco, sembrano voler mantenere la qualità dei titoli pubblicati finora. Control dovrebbe essere un degno prossimo genito di una famiglia che finora ha saputo intrattenere i videogiocatori con grandi titoli dal grande spessore editoriale.