Quella di Assassin’s Creed è una delle saghe più longeve e altrettanto seguite della storia videoludica: dopo quasi tredici anni dall’esordio del primo capitolo, il franchise basato sull’Ordine degli Assassini è diventato il più venduto di Ubisoft, con oltre 140 milioni di unità piazzate.
L’eterna lotta fra Assassini e Templari è tutt’ora in corso, e la corsa ai Frutti dell’Eden per il potere non conosce ancora sosta: per riuscire a risalire all’ubicazione di questi manufatti, entrambe le fazioni si sono affidate all’Animus, un macchinario capace di leggere la memoria genetica di un individuo allo scopo di rivivere i ricordi dei propri antenati.
Uno dei punti salienti che hanno portato la serie al successo commerciale, è la poliedricità delle epoche che contestualizzano le vicende di gioco: nel corso del tempo, le numerose ambientazioni storiche e i protagonisti impersonati rimangono indelebili nel cuore degli appassionati.
Nei videogiochi della saga rivivremo le gesta degli Assassini delle epoche più disparate: io e il mio collega Roberto Ligorio abbiamo stilato una top 10 dei migliori protagonisti di Assassin’s Creed, per ingannare l’attesa del venturo capitolo, in arrivo a fine 2020.
Attenzione: il contenuto di questo articolo contiene spoiler di trama dei principali Assassin’s Creed
Top 10 migliori Assassini in Assassin’s Creed
10 – Arno Dorian
Il primo gioco del franchise pubblicato per l’ottava generazione videoludica racconta le vicende della rivoluzione francese dal punto di vista di Arno, uno degli Assassini più controversi del brand: almeno nelle prime ore di gioco, questo segue il Credo in maniera distaccata, complice la sua relazione con Élise de la Serre, un membro dell’Ordine dei Templari.
Nel corso della sua carriera da Assassino riesce a rintracciare ben due Frutti dell’Eden, il che lo rende uno dei personaggi più importanti della lore complessiva.
9 – Jacob e Evie Frye
I gemelli Frye condividono la penultima posizione di questa classifica, poiché complementari: i due fratelli, se uniti, sono una vera e propria macchina da guerra.
Lo stile da combattimento di Jacob si discosta leggermente dai canoni prediletti dagli Assassini: le sue doti da picchiatore sono eccezionali, ma la furtività non è tra le sue qualità migliori. Al contrario, Evie è la scelta più ragionevole nel caso si dovessero svolgere delle missioni stealth: la trama principale dei Frye si svolge fra chiassose scorribande e lotte al potere costituito, in una Londra Vittoriana realizzata a regola d’arte.
8 – Shao Jun
Uno degli adepti meno conosciuti è Shao Jun, il personaggio principale di Assassin’s Creed Chronicles China: destinata ad una vita vissuta come concubina dell’imperatore, Shao Jun venne salvata dalla Confraternita. Decisa a dedicare la sua esistenza al servizio degli Assassini, l’obiettivo della futura mentore del ramo cinese è quello di risollevare l’Ordine, ormai in declino. Shao è stata addestrata da Ezio Auditore, il che la dice lunga sulla sua letalità nei combattimenti all’arma bianca: inoltre, le innovazioni cinesi sulla lama celata hanno affinato ulteriormente il suo stile.
7 – Alexios / Kassandra
Assassin’s Creed Odyssey è il primo capitolo della serie a introdurre la scelta del protagonista: sebbene stiamo parlando di due personaggi differenti, questi possono essere classificati insieme poiché la trama sarà la medesima, a prescindere dalla nostra preferenza. L’epopea di Alexios (o Kassandra) si svolge prima della nascita dell’Ordine degli Assassini, ma la trama è una delle più approfondite dell’intero franchise sulla lore degli Isu: inoltre, il nostro Misthios sarà in grado di fermare la Setta di Cosmos, un ordine precursore a quello dei Templari.
6 – Bayek di Siwa
Lo stravolgimento del gameplay di gioco, improntato maggiormente sul ruolistico, passa fra le gesta di Bayek di Siwa: egli è il fondatore degli Occulti, coloro che verranno rinominati successivamente come Assassini, ed è stato il primo a scrivere le regole principali del Culto. Bayek è colui che ha dato origine ad alcune delle tradizioni più conosciute dai fan di Assassin’s Creed, come quella del taglio dell’anulare per la lama celata. La sua implacabile sete di vendetta ha dato vita a qualcosa di grande, che ancora oggi riecheggia nelle ere più recenti del mondo di gioco.
5 – Shay Patrick Cormac
Capitano di Marina newyorkese e membro del ramo coloniale della Confraternita, Shay tradì i suoi confratelli in favore dei Templari, trasformandosi in uno spietato cacciatore di Assassini. Ha causato una delle peggiori sconfitte nella storia di questi ultimi ed è ricordato principalmente per aver stravolto le carte del gioco: impersoniamo, in Assassin’s Creed Rogue, un traditore, un protagonista che in altri giochi della serie avremmo incontrato come villain. Un personaggio estremamente realistico, corrotto, mosso da motivazioni personali e disposto a tutto. Anche a costo della propria fedeltà.
4 – Ratonhnhaké:ton (Connor Kenway)
Connor crebbe come un nativo della tribù mohawk degli Kanien’kehà:ka. Figlio del Templare Haytham Kenway, ad appena cinque anni vide bruciare il suo villaggio, dove la madre ne rimase vittima: da quel momento dedica la sua vita a cercare Charles Lee, il responsabile dell’incendio, per vendicare la propria gente.
Connor brandisce un tomahawk, una delle armi più belle e caratteristiche dell’intero franchise di Assassin’s Creed: la figura del nativo gioca un ruolo importante sia per la lotta ai Templari, che per la vittoria dell’esercito continentale sulla British Army durante la guerra d’indipendenza americana.
3 – Altair Ibn-La’Ahad
Altair è uno degli Assassini più riconosciuti, sia dagli appassionati della saga che dai neofiti. Il mentore del ramo levantino della Confraternita è anche tra i più talentuosi che il franchise ricordi: basti pensare che venne promosso al rango di Maestro Assassino appena compiuto i vent’anni. La sua saggezza ha messo più volte in discussione le regole dell’Ordine degli Assassini, pertanto nel 1247 riconquistò Masyaf dopo il golpe del suo confratello Abbas e tornò a dirigere la Confraternita, costituendo i dogmi principali sull’ideale del libero arbitrio umano ed espandendo il Culto in tutto il Mondo. Ancora oggi, viene considerato come uno dei più grandi mentori mai esistiti della storia di Assassin’s Creed.
2 – Edward Kenway
Il capitano Kenway ha preferito una vita di razzie, saccheggi e alla ricerca della fortuna, lasciando sua moglie nella città gallese di Swansea, poiché questa era contraria.
Lo scopo di Edward venne completamente stravolto, quando involontariamente si ritrovò immischiato nella lotta fra Templari e Assassini: da quel momento, Kenway diventa capitano della Jackdaw e successivamente si unì al Credo. Il suo stile brutale e le sue abilità eccelse con la spada, lo rendono uno degli Assassini più pericolosi della storia. Senza contare l’enorme quantità di galeoni che è riuscito ad affondare.
Il risvolto narrativo sul finale, lascia intendere però la vera indole di Edward, pronto a prendersi le proprie responsabilità, nel bene e nel male.
1 – Ezio Auditore
Al primo posto di questa classifica c’è il nostro connazionale Ezio Auditore: personaggio principale di alcuni dei migliori titoli della saga, il mentore fiorentino ha una profondità raramente espressa nei videogiochi.
Il giocatore riesce a immedesimarsi nei torti subiti, nelle ingiustizie e difficoltà di un protagonista complesso, la cui storia si conclude in maniera commovente e leggendaria con quella rivelazione al termine del terzo capitolo a lui dedicato: l’espressione del suo sguardo, quando dopo centinaia di avventure conclude il suo viaggio in Assassin’s Creed: Revelations, colpisce duro fino a spezzare il cuore.