I fan di Assassin’s Creed possono finalmente gioire: attraverso un evento in streaming su Twitch, Ubisoft ha annunciato Assassin’s Creed Valhalla, il prossimo capitolo della celebre saga, che stavolta ci farà visitare l’era dei vichinghi.
Il publisher francese ha infatti rilasciato il trailer del gioco, che ha fornito un quadro della situazione molto più esplicativo: Stavolta impersoneremo i panni di Eivor, un guerriero dotato di lama celata, la quale ritorna ufficialmente in questo capitolo della serie.
Nonostante il periodo storico possa, almeno sulla carta, fornire una caratterizzazione di alta qualità al titolo, il paragone con altri videogiochi che trattano la stessa ambientazione rischia di scemare l’unicità del progetto.
Assassin’s Creed Valhalla non sarà simile a God of War
Secondo Darby McDevitt, il narrative director del gioco, questo non sembrerebbe essere il caso di Assassin’s Creed Valhalla.
In un’intervista concessa a Gamespot, McDevitt ha discusso sul fatto che il nuovo capitolo del franchise sia diverso da God of War, ossia il settimo capitolo dell’IP di Santa Monica Studios con Kratos pronto a decimare gli dei della mitologia norrena.
Secondo McDevitt, Assassin’s Creed Valhalla tratterà maggiormente il lato storico dei vichinghi, a differenza di God of War, il quale si concentra principalmente sui miti e leggende:
“God of War è fantastico. Non direi che siamo troppo preoccupati perché la maggior parte dei giochi, quando toccano questo argomento, in realtà si spostano molto pesantemente verso la mitologia. Quindi questa è la caratteristica frontale: giochi a God of War in modo da poter dare un pugno in faccia a Baldur, incontrare gli dei e viaggiare verso ambienti fantastici. ”
“Pochissimi giochi in realtà trattano l’esperienza del vichingo norvegese fondata sulla storia. Vogliamo davvero che tu senta di vivere nel Medioevo inglese.”
Assassin’s Creed Valhalla sarà disponibile entro la fine del 2020, sia per console di attuale generazione che per next gen.