Ho passato l’ultima settimana a testare Assetto Corsa Competizione per PlayStation 4. Non un videogioco, ma un vero e proprio simulatore. Uno di quelli con non ti dà spazio nemmeno al minimo errore, in più è consigliato avere un volante, di quelli seri, per giocarlo, ma soprattutto goderlo appieno.
Assetto Corsa Competizione è quanto di più difficile da padroneggiare, ma al contempo soddisfacente; vedere i propri progressi e la propria tecnica che si affina, giro dopo giro, è qualcosa di veramente impareggiabile. Un gioco per tutti? Assolutamente no. Un gioco che può dare soddisfazione se gli si dedica il giusto tempo? Assolutamente sì.
Non fare la curva tonda! Drizzala! Ma guida come al luna park!
In Assetto Corsa Competizione si respira profondamente l’odore della pista. Tutto è fatto per immergere il giocatore nella più profonda simulazione e fargli capire cosa vuol dire diventare un pilota professionista che parte dal basso per poi diventare una stella. Se sei abituato a giochi di corse caciarone, dove ti divertono le sportellate, gli incidenti spettacolari, lo sfangare grazie a qualche trucchetto, tipo buttare fuori pista l’avversario, lascia perdere, perché Assetto Corsa Competizione non è fatto per te.
Qui si dà più importanza alla guida perfetta, al riuscire a fare la gara senza tagliare le curve e al non accanirsi contro l’avversario che ti sta per superare. Se all’inizio questa pratica è particolarmente frustrante, col tempo, capiti i meccanismi del gioco, diventerà quanto di più soddisfacente possibile e il fare il giro perfetto, a velocità sostenuta, in maniera estremamente pulita, non solo sarà tra gli obiettivi richiesti dal titolo, ma diventerà qualcosa da raggiungere a tutti i costi, per la propria soddisfazione personale.
Reggi il mio braccio sul volante, regola la forza dei miei piedi
Il gameplay di Assetto Corsa Competizione è quanto di più simulativo si possa pensare da questo genere di titoli. Tutto è studiato per dare l’ebrezza di guidare un bolide da gran turismo vero. E per fare una recensione più completa possibile ho utilizzato 3 periferiche per controllare i mezzi che il gioco ci propone: il classico controller Dual Shock 4, un volante entry level Thrushmaster Ferrari 458 senza force feedback e il sogno proibito di ogni appassionato di corse virtuali che si rispetti, il Logitech G29.
Tre esperienze profondamente diverse tra loro. Partiamo con il controller Dual Shock 4. In assenza di volante meglio di niente, non avremo la fedeltà che il gioco ci vuole proporre, ma posso assicurarti che una volta presa la mano potrai comunque divertirti. Anche la vibrazione è soddisfacente. I cordoli, i fuori pista, le accelerazioni saranno tutte riportate molto bene grazie alla vibrazione del controller, tuttavia non potrai mai pretendere di avere una precisione certosina al 100 % e quindi risulterà un’esperienza valida, ma pur sempre a metà, non solo, ti costerà a livello di secondi persi per ogni giro.
Con il Thrushmaster Ferrari 458, invece, nonostante la presenza del volante, sarà una tragedia. Imprecisissimo, senza nessun riscontro, vista l’assenza del force feedback, ma soprattutto dei risultati pessimi in pista, poiché, oltre al non avere un’esperienza fedele, ne risentirà pure la nostra prestazione.
Arriviamo invece al Logitech G29. Con questo volante, dotato di force feedback, si ha l’esperienza definitiva. Punto. Mi potrei fermare qui, perché a parole non potrei nemmeno minimamente descrivere la goduria che si prova a giocare con questa periferica. Ogni cosa è trasmessa: l’asfalto, il toccare un cordolo, il volante che diventa più duro in caso di guasto del nostro veicolo. Ogni cosa è stata minuziosamente ricreata e l’esperienza proposta è qualcosa di divino.
Non c’è nessun modo migliore di poter godere appieno di Assetto Corsa Competizione. Quindi tirando le somme, se hai un volante da pochi spicci lascia perdere e piuttosto giocalo con un pad, ma se sei in possesso di un G29 o di qualsiasi altra periferica con force feedback, utilizza quella. Proverai la vera sensazione di guidare una fuori serie, senza dover per forza spendere centinaia di migliaia di euro per comprartene una!
Non è importante la curva che vedi, ma quella che viene dopo
Le modalità proposte da Assetto Corsa Competizione sono: Campionato (dove sceglieremo se ricreare la stagione del Blancpain GT Series del 2018 o del 2019), carriera (vero fulcro del gioco, ci farà partire da novellino, dovremo dimostrare le nostre capacità come pilota e crearci un nome per prendere contratti sempre più prestigiosi), giocatore singolo, multigiocatore ed eventi speciali (una serie di mini-campionati dove dovremo soddisfare determinati requisiti).
La modalità principale è sicuramente la carriera. Verremo introdotti ad essa da Mirko Bortolotti, pilota professionista, orgoglio nazionale e vincitore del campionato 2017 (Mirko si vede che stai leggendo quando ci introduci alla carriera) e da subito ci chiarirà che la pulizia e il guidare bene saranno di primaria importanza, anche più di arrivare primi.
Inizialmente avremo tre prove che in un certo senso ci introducono a quello che è Assetto Corsa Competizione. La prima, in condizioni meteo ideali, la seconda con la pioggia, la quale darà una difficoltà nettamente maggiore, visto che la nostra auto perderà di aderenza sull’asfalto bagnato ed infine la modalità notturna la quale è romantica come poche, ma aggiungerà ulteriore difficoltà al tutto.
Uno degli aspetti fondamentali di chi si approccia al gioco, vista la sua anima altamente simulativa, è il dover assolutamente stare attenti e dedicare il 100 % di noi stessi al gioco. Il riuscire a raggiungere un certo ritmo durante la gara, il mantenere una velocità accettabile, ma soprattutto il non distrarsi durante la guida, saranno aspetti fondamentali.
Per farti un esempio: durante una partita mi è capitato che il mio smartphone suonasse, metto in pausa e quindi distolgo l’attenzione sulla gara in corso; questo mi ha fatto perdere il ritmo e quanto di buono fatto durante la corsa. Sono piccolezze, ma aumentano tantissimo il realismo del gioco; Assetto Corsa Competizione dà realismo, ma richiede attenzione e dedizione.
Altra cosa, sempre riguardante l’attenzione che il gioco richiede, è il dover dedicare diverso tempo al titolo. Assetto Corsa Competizione mal si sposa con la classica partita mordi e fuggi, ma anzi ci fa prediligere una dedizione totale al tracciato, visto che prenderemo determinati bonus se faremo tutti i giri richiesti, quindi: prove libere, qualifiche, gara 1 e gara 2.
La stessa gara singola, giusto per fare pratica con il sistema di gioco, ti richiede un certo impegno, anche con gli aiuti attivati, visto che nonostante la difficoltà possa essere livellata verso il basso, manterrà buona parte di quella sua anima simulativa che contraddistingue il gioco.
Per quanto riguarda le licenze, Assetto Corsa Competizione si appoggia alla European GT3 Challenge. Questo si traduce in: 24 macchine, 120 team, 200 piloti e 11 tracciati. Se sulla carta il numero rimane esiguo, rispetto a giochi più blasonati tipo Gran Turismo oppure Forza Motorsport, nei quali abbiamo miriadi di bolidi tra cui scegliere, questo fa sì che lo studio Kunos Simulazioni, si sia potuto concentrare su quei pochi veicoli, dando una resa differente per ogni vettura.
Cambiare auto darà veramente l’effetto di avere tra le mani qualcosa di differente e tutto ciò grazie alla grafica davvero super particolareggiata (ma di questo ne parleremo dopo), agli effetti audio, ma anche il feeling della vettura sarà differente per ogni marchio proposto. Una Ferrari non si guida come Porche e una Honda è nettamente diversa da una Lamborghini.
Guidi troppo pulita. Se davi retta a me, arrivavi 5a liscia
Parlare di grafica per un simulatore, credo abbia la stessa importanza del suo gameplay. C’è poco da fare nei giochi di corse, ma negli sportivi in generale, una pulizia grafica migliora l’esperienza generale di gioco.
E qui abbiamo quanto di più sopraffino si possa desiderare da questo genere di titoli. Ogni cosa è stata ricreata in una maniera che fa davvero gridare al miracolo. Una cura al limite del maniacale, sia per quanto riguarda le vetture, ricreate alla perfezione e personalizzate per tutti 120 team che compongono la European GT3 Challenge, ma anche per le piste e i suoi sfondi.
Tuttavia ti ricordo di tenere gli occhi fissi sulla strada, questo per tornare al discorso fatto prima, una sola distrazione, anche piccola per ammirare i bellissimi contorni che offre Assetto Corsa Competizione e potresti compromettere un’intera gara.
Discorso molto simile anche per l’audio. Al contrario di altri giochi simili, non avremo nessun tipo di musica ad accompagnarci, ma solo il rombo del nostro motore, che differirà per ogni auto. Questa la reputo una scelta davvero azzeccata e sacrosanta, visto che questo piccolo, per alcuni insignificante, particolare darà quel tocco di realismo in più. In un titolo che si pone come obiettivo primario il farti assaporare le emozioni di una vera gara di gran turismo, non possono esserci delle musiche, dubito che i piloti reali abbiano installato delle autoradio sui loro mezzi.
Concludendo
Assetto Corsa Competizione è quanto di più raffinato si possa trovare su PlayStation 4 per quanto concerne le simulazioni automobilistiche. Non c’è altro da dire. Graficamente è meraviglioso, il sonoro è qualcosa di eccezionale e anche quello che sulla carta potrebbe sembrare un difetto, l’avere solo 24 auto a disposizione, non lo è, visto che ha dato agli sviluppatori la possibilità di concentrarsi a fondo su quelle. Della serie poche, ma buone.
Anche il gameplay, che inizialmente ti sembrerà altamente punitivo, se gli darai il giusto tempo saprà darti soddisfazioni altissime, visto che una volta presa la mano cercherai di migliorarti sempre di più nel padroneggiare i controlli, non ostici, ma simulativi del titolo.
Infine capitolo volante. Assetto Corsa Competizione, dà il meglio di sé con un volante fornito di force feedback. Il non averlo comporta risultati peggiori sia in termini di giocabilità che per quanto riguarda i risultati su pista. Nel caso tu non abbia un volante simile, piuttosto giocalo con il pad (a patto di sacrificare 1/2 secondi a giro) o meglio ancora procurati un volante di fascia più alta, vero, la spesa è importante, ma per l’emozione data ne vale assolutamente la pena. In ogni caso Assetto Corsa Competizione, merita di essere provato e giocato, specialmente se sei uno che mastica motori e beve benzina. Fidati non te ne pentirai.
PS. Se te lo stessi chiedendo, i nomi dei paragrafi sono citazioni di Veloce Come il Vento, bellissimo film del 2016 sulle corse interpretato da Stefano Accorsi… pure gli easter egg nelle recensioni.