Atari: un nome indelebile nel mondo dei videogiochi.
Forse ai più giovani tra i nostri lettori questo nome può non dire molto, ma possiamo tranquillamente dire che senza Atari i videogame non sarebbero entrati prepotentemente all’interno della cultura occidentale. Almeno non così rapidamente.
Si deve a lei la prima console domestica, nel 1972, con un solo gioco disponibile: Pong.
Da lì a poco il fenomeno dei videogame sarebbe esploso in tutto il mondo, segnando un successo sfolgorante per Atari, che dominò la scena fino al crack dei videogame nel 1983, che segnò la storia di questa azienda pionieristica, ed il fallimento di molte altre, soprattutto in Nord America.
Atari è morta. Lunga vita ad Atari!
La storia di Atari è proseguita, con alterne vicende (ma molto sottotono alle stelle di Nintendo, Sony e SEGA), fino al 2013 anno del suo effettivo fallimento.
A quanto sembra però, come una fenice, Atari sta rinascendo dalle sue ceneri.
Il piano prevede due progetti: il lancio di una nuova console, dopo 15 anni dall’ultima Atari Flashback 2, e contestualmente la creazione di una propria criptovaluta, l’Atari token.
Quest’ultimo progetto reso possibile grazie alla partnership siglata con Animoca Brands, software house di Hong Kong specializzata in gamification, intelligenza artificiale e blockchain.
L’azienda si propone di effettuare una vendita del valore di 1 milione di Dollari in un mese: l’obiettivo dichiarato è quello di rendere gli Atari token la valuta standard in tutto il settore videoludico.
Atari token: aspetti principali
I token saranno disponibili dal 29 ottobre su Bitcoin.com Exchange, con il prezzo iniziale fissato a 0,25 dollari ciascuno per gli investitori al dettaglio al di fuori degli Stati Uniti.
I token possono essere inizialmente utilizzati per gli acquisti di giochi e per le micro-transazioni all’interno degli stessi, con l’aspirazione di creare la nuova valuta utilizzata nell’intero ecosistema dei videogame. In questo senso l’azienda è al lavoro per stringere accordi con altre piattaforme di gioco con cui la società sta lavorando per estendere l’uso del suo token.
Il token di Atari è un ERC-20 generato sulla Ethereum blockchain, con un total supply stabilito in 7,7 miliardi di token.
Naturalmente del token si potrà fare anche scambio su piattaforme di trading dedicate alle criptovalute, il che renderebbe appetibili gli Atari token anche ad investitori al di fuori del settore dei videogame.
Nel piano è prevista anche la creazione di una ulteriore criptovaluta, più stabile. Al momento però non ci sono notizie sul suo lancio nè sul suo livello di sviluppo.
Queste le parole del CEO di Atari Chain, Frédéric Chesnais: “Fare squadra con Bitcoin.com è stata una scelta naturale per Atari. Il nostro obiettivo è quello di continuare ad aggiungere casi d’uso nel settore e sponsorizzare l’emergere di un ecosistema incentrato sul token Atari e sul marchio Atari, offrendo nuovi tipi di servizi decentralizzati su blockchain”.
Anche il team di Bitcoin.com sembra molto soddisfatto della scelta della loro piattaforma per un brand importante e riconosciuto in tutto il mondo, con il CEO di Bitcoin.com, Danish Chaudhry, che dichiara: “Al Bitcoin.com Exchange, stiamo costantemente costruendo un ecosistema più ampio che si ramifica in nuovi orizzonti, soprattutto con il prossimo lancio della nostra piattaforma IEO. Siamo entusiasti che Atari, pioniere dell’intrattenimento interattivo, abbia scelto il nostro exchange per accelerare la crescita del loro token ospitando la loro vendita pubblica sulla nostra piattaforma. Utilizzeremo i nostri anni di esperienza, e l’abbondanza di risorse e la nostra stimata comunità per assicurare efficacemente un’offerta di successo del token Atari”
Non ci resta quindi che attendere il 29 ottobre per monitorare gli sviluppi di questa nuova avventura targata Atari.