Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout è un JRPG d’avventura in terza persona, rilasciato il 1 novembre su Nintendo Switch e disponibile anche su PlayStation 4 e PC, sviluppato da Gust e pubblicato da Koei Tecmo.
Benvenuti nell’Atelier di Ryza
Il gameplay di Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout si può dividere essenzialmente in 2 elementi: l’alchimia e il combattimento. Comprenderli entrambi è decisamente importante ai fini del gioco e della sua riuscita, ma ciò non è semplice. Questo perché i tutorial sono davvero tantissimi e all’inizio si susseguono quasi senza sosta non dando il tempo all’utente di elaborarli tutti; se un passaggio dovesse sfuggire, si potrebbero avere non poche difficoltà nel proseguire la storia principale.
Come l’alchimia, questo titolo ha bisogno di cura e attenzione, la fretta è l’antagonista principale del gioco e delle sue meccaniche. In questa recensione non potremo vedere e descrivere tutte le componenti dell’arte dell’alchimia data la mole di elementi e tutorial presenti, ma vi illustreremo quelle principali per entrare almeno un po’ nel fantastico mondo di Atelier Ryza.
Trama
Tre inseparabili amici, Ryza con la sua spontanea vivacità, Tao con la sua fame di libri e il suo essere fifone e Quaresima con il suo coraggio e determinazione, passano le loro giornate insieme a raccontarsi bellissime storie sognando avventure emozionanti al di là della loro piccola isola. La vita di ognuno di loro sta per cambiare, l’età adulta si avvicina e, insieme ad essa, cresce anche la loro sete di avventura. Ryza, la ragazza più intraprendente del gruppo, decide di lasciare almeno per un giorno la sicurezza della sua cameretta, partire dalla sua isola alla volta di una fantastica avventura insieme ai suoi fidati amici. Questo piccolo viaggio li porta a imbattersi in un bosco incantato con creaturine misteriose e una casa abbandonata… da lì inizieranno tutte le loro peripezie in cerca di se stessi.
I segreti dell’Alchimia
L’arte dell’alchimia è il cuore pulsante del gioco e sicuramente la parte più ricca e complessa del gameplay. Riguarda la possibilità tramite ricetta, di creare con ingredienti e materiali base, qualsiasi oggetto si desideri che sia di natura materiale o magica. Nel gioco, ogni oggetto che verrà raccolto (legname, rocce, miele, erba, fiori ecc.) serve a creare quello che viene definito “Material Loop” ovvero una catena di materiali attraverso i quali si potrà creare uno specifico oggetto. Tramite una lista dettagliata che il gioco mette a disposizione, è possibile conoscere tutti i materiali e i “supplementi” creati, con annesse le ricette. In questo modo la situazione per il giocatore è sempre sotto controllo.
Ogni materiale possiede un certo tipo di elemento, e ne si deve tenere conto inserendo l’elemento corrispondente a quello richiesto nello spazio apposito. È facile capire che più si prosegue nella storia, più oggetti rari e complessi si possono creare. I materiali che è possibile raccogliere all’inizio saranno davvero pochi, ma con l’aumento del livello di Alchimia di Ryza, si possono costruire degli attrezzi da utilizzare per raccogliere materiali avanzati come asce, martelli e falci. Ogni attrezzo è adatto per essere usato solo su alcuni oggetti per raccoglierne i materiali: ad esempio, certi tipi di roccia molto grandi possono essere scalfite solo con l’ascia e non con altri attrezzi. La raccolta di materiali è sicuramente l’aspetto più importante e fondamentale del processo alchemico, la si può definire una sua fase o pre-fase senza la quale non si potrebbe avviare nessun tipo di processo. Molte tempo, infatti, viene speso per questa attività che occupa una discreta fetta di ore di gioco.
Tramite l’Alchimia, Ryza può creare anche delle armi più forti per la squadra che determineranno il ruolo che i personaggi giocabili, assumeranno in battaglia andandone a modificare le statistiche (attacco difesa ecc.). Si possono creare anche oggetti da utilizzare sia fuori che dentro il combattimento come ad esempio, bombe e oggetti curativi.
Insomma, con Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout basta un calderone e tanti tanti libri per costruire qualsiasi cosa si desideri. Il titolo riprende in modo molto divertente questa antica e misteriosa arte che da sempre affascina l’uomo inducendolo a creare e plasmare tantissime storie e leggende da raccontare. Sicuramente il sistema non è subito immediato, ma dopo aver tentato svariate prove, comincia a diventare sempre più famigliare agli occhi del giocatore, tuttavia, rimane il fatto che le ricette sono tante e gli elementi di cui tener conto altrettanti. Questo, spesso può creare un senso di disorientamento soprattutto nelle prime ore di gioco. Troppa carne a cuocere non va quasi mai bene, una distribuzione più equilibrata sarebbe stata certamente meglio.
Le dinamiche di combattimento
All’inizio dell’avventura di gioco, i personaggi giocabili sono i tre amici d’infanzia Ryza, Tao e Quaresima, protagonisti effettivi dell’avventura; più in là nella storia si aggiungeranno anche Klaudia, l’alchimista Empel e il suo braccio destro Lila.
Il combattimento si svolge a turni e rappresenta l’elemento “action” del titolo. Sicuramente il sistema è bilanciato abbastanza bene e graficamente molto piacevole da vedere; si basa principalmente sugli attacchi semplici e le skill. Ogni skill consuma un certo numero di AP (che viene indicato a fianco al nome della skill stessa), bisogna quindi tenere sempre d’occhio il numero di AP (Action Point) a propria disposizione che potrà essere ricaricato con gli attacchi semplici. Inoltre esiste una componente tattica il cui livello può essere incrementato in battaglia ma solo quando il numero degli AP è al massimo; aumentando il livello tattico il numero dei colpi durante i turni è raddoppiato e ovviamente questo porta ad un notevole aumento di danno. L’aspetto particolare dello stile di combattimento in Atelier Ryza è la possibilità di cambiare la “mod” di combattimento tra negativa e aggressiva, con quest’ultima tutti i personaggi utilizzeranno le loro skill per essere maggiormente competitivi e aggressivi in battaglia. Insomma, sicuramente il sistema di combattimento è molto versatile e fluido. A renderlo ancora più continuo è il fatto che i colpi semplici siano automatici, ergo, non ci sono pause durante gli scontri, tutto è in un flusso continuo.
Sicuramente la mia valutazione è molto positiva su come l’intero sistema è stato concepito. Il problema che si può riscontrare è legato alla scarsa quantità di combattimenti che si affrontano in gioco. Dopo tante ore comunque i combattimenti sono pochissimi e non particolarmente esaltanti, la presenza di boss è molto bassa. Per intervallare e rendere tutto più dinamico e movimentato si sarebbe potuto inserire un numero maggiore di scontri. Alla lunga un sistema così può annoiare perché il giocatore si ritrova a compiere le stesse identiche azioni senza scorgere un obiettivo pratico e tangibile.
L’orientamento non è un problema
Per quanto riguarda l’aspetto che concerne gli spostamenti, Atelier Ryza presenta un sistema all’avanguardia che permette al giocatore di orientarsi benissimo nel mondo di gioco e di spostarsi con semplicità da una parte all’altra della mappa con elementi che sembrano essere parte del mondo di gioco e non sono affatto forzati. All’inizio Ryza si sposta solo grazie alla mini-mappa presente sulla destra dello schermo, successivamente tutta l’isola sarà tempestata da bacheche che la protagonista userà per selezionare la destinazione che desidera raggiungere. Dopo un po’ di ore di gioco Ryza ha la possibilità tramite il tasto – sul joy-con di andare direttamente nella sua cameretta dove può salvare la partita e dedicarsi alla sua cara alchimia. Più avanti ancora, il giocatore ha la possibilità di accedere a tutte le aree di gioco tramite una graziosa mappa su cui può selezionare la destinazione. Insomma il sistema di orientamento in questo titolo è studiato per essere più “user friendly” possibile, non dando eccessive noie all’utente, un altro aspetto sicuramente da lodare e che fa sempre piacere.
Grafica, personalizzazione e sound
Già dal primissimo approccio, il giocatore sa di non essere di fronte a una grafica fotorealistica ma fiabesca… così definirei la grafica di Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout. Tutto il mondo di gioco ti immerge in un’atmosfera davvero molto carina. Si ha la sensazione di essere all’interno delle fiabe e dei racconti che ci leggevano da bambini: boschi incantati con fate e funghi enormi e tante lucciole, le case con il tetto a forma di cappello di strega e tanti elementi fantasiosi davvero unici. Non siamo di fronte alla perfezione ma a qualcosa che fa davvero piacere all’occhio e che riflette esattamente la trama del gioco. Stessa sensazione genera il sound che è davvero appropriato in ogni situazione, con stacchi mai bruschi ma sempre naturali e piacevoli. Ogni personaggio è ben caratterizzato anche se spesso non perfettamente nitido. I mostriciattoli sono davvero molto carini e più che mostri da affrontare sembrano bellissime creature della foresta che quasi quasi dispiace combattere.
La personalizzazione in questo titolo non riguarda tanto i personaggi, le cui modifiche si limitano solo alle variazioni di statistiche per le battaglie, ma principalmente all’atelier di Ryza. La struttura, infatti, può essere modificata quasi completamente sia all’esterno che al suo interno, cambiando la disposizione dei mobili, l’aspetto del tetto e dei muri ovviamente tutto grazie l’alchimia. Questo rende tutto molto più piacevole e personale per il giocatore.