L’annuncio di un nuovo gioco a tema Avatar ha sollevato parecchi dubbi tra i giocatori, che ricordano il film come qualcosa di spettacolare, ma non troppo elaborato. Ciononostante, gli annunci seguenti fanno ben sperare per questo progetto, grazie a buone notizie che riguardano il comportamento degli NPC, o persino il Ray Tracing.
Cosa aspettarci da Avatar: Frontiers of Pandora
Oggi, le dichiarazioni di Luigi Priore, vice presidente di Disney and Pixar Games aggiungono altra carne al fuoco, rendendo Avatar: Frontiers of Pandora ancora più interessante:
“C’era un tempo 15 o 20 anni fa quando giocare a un film era interessante. Compravi un gioco per giocare al film. Qualcosa come il classico Aladdin sul Sega Genesis. Giocavi il film. All’epoca era popolare, ma i giocatori si aspettano di più ora. Vogliono interagire con i loro personaggi e mondi preferiti, ma vogliono giocare nuove storie e fare nuove cose.”
Detto in altre parole, oggi i giocatori sono più esigenti rispetto al passato e non si accontentano di una semplice riproposizione di un film, spesso scadente. Creare una storia nuova, di fatto, è il modo migliore per sfruttare un franchise, dato che consente agli sviluppatori di creare dei ritmi e delle scelte narrative specificatamente pensate per un videogioco.
Di conseguenza, sviluppare un gioco “nel mondo” di Avatar, ma non sul film sembra un’ottima idea, che potrebbe effettivamente portare a dei buoni risultati. Questo, chiaramente, potrà dircelo soltanto il tempo. Le altre dichiarazioni, però, confermano questa visione:
“Tutta l’idea è quella di avere il gioco come una parte della storyline del grande franchise su Pandora, ma non è un gioco dove ‘si gioca il film’. E’ un nuovo open world con nuovi personaggi”
Chiaramente è ancora troppo presto per dare un giudizio sull’effettiva qualità di Avatar: Frontiers of Pandora, ma sicuramente stiamo partendo da buone premesse per un’esperienza indipendente dal film.