Il mercato videoludico cinese si sta espandendo rapidamente, con progetti ambiziosi come Black Myth: Wukong, che ha messo in luce le reali potenzialità degli sviluppatori cinesi. Anche Sony PlayStation ha riconosciuto il valore di questo settore in crescita, lanciando iniziative come “Project Hero China”, un programma di supporto agli sviluppatori indipendenti.
Tra questi, Dark Pigeon Games ha recentemente pubblicato Awaken: Astral Blade, un interessante metroidvania disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, che esploreremo in questa recensione.
Awaken: Astral Blade, un mondo misterioso e poco interessante
La storia segue l’androide bio-ingegnerizzato Tania, creata dal Dr. Herveus e inviata sull’isola di Horace, un tempo sede della prospera Jacha City, ora desolata e avvolta nel mistero. La missione di Tania è esplorare questo ambiente ostile, svelare i segreti che nasconde e portare a termine il compito assegnatole.
Dal punto di vista narrativo, Awaken: Astral Blade non riesce a stupire: pur cercando di costruire una trama complessa e stratificata attraverso la presentazione dei personaggi e del mondo, la narrazione risulta piuttosto piatta e poco coinvolgente, emergendo come l’aspetto meno interessante del gioco man mano che l’avventura procede. È un vero peccato, poiché l’impegno del team per dare un contesto all’avventura è evidente, ma poco efficace.
Il world-building viene arricchito dai classici documenti sparsi nel gioco, che approfondiscono la lore, e dalle interazioni con alcuni NPC, anche se il tutto appare un po’ privo di carisma. La storia si limita a seguire schemi già visti e non riesce a distinguersi, nonostante l’interessante ambientazione che avrebbe potuto aggiungere valore e soddisfazione anche in questo ambito.
Gameplay: un metroidvania solido
Il cuore pulsante di Awaken: Astral Blade è senza dubbio il gameplay, al quale Dark Pigeon Games ha dedicato un notevole impegno. Il gioco si presenta come un classico metroidvania a scorrimento orizzontale, con meccaniche che sfruttano le abilità sovrumane della protagonista: salti, schivate, parate e una vasta gamma di abilità sbloccabili grazie a un ricco albero delle abilità. Queste skill possono essere potenziate con l’etere rosso, una valuta ottenibile sconfiggendo nemici o esplorando il mondo di gioco.
Nel corso dell’avventura, si ottengono anche abilità di movimento che permettono di accedere a nuove aree, come il doppio salto o la corsa sui muri. Queste abilità arricchiscono le sezioni platform, sebbene i comandi non siano sempre precisi. Il sistema di combattimento di Awaken: Astral Blade risulta comunque fluido e ben progettato, permettendo di concatenare combo e utilizzare attacchi speciali. Inoltre, lo sblocco di diverse armi arricchisce ulteriormente il gameplay, offrendo un’ampia varietà di combo e abilità speciali che possono essere utilizzate non solo in combattimento ma anche durante l’esplorazione, con la possibilità di essere potenziati per incrementare le statistiche come i danni.
Le meccaniche difensive, come parry e schivate, aggiungono profondità al gameplay, rendendo l’esperienza complessiva divertente e soddisfacente. Sono presenti pozioni di cura limitate e punti di salvataggio che permettono di recuperare vita e spendere etere rossa dove poter potenziare la nostra bella protagonista.
Esplorazione e difficoltà
Il level design di Awaken: Astral Blade è ben strutturato e offre un senso di esplorazione chiaro e piacevole, evitando quel rischio di smarrimento tipico di alcuni metroidvania. Avremmo preferito una struttura meno lineare, con una complessità maggiore, ma nel complesso il gioco riesce comunque a incoraggiare l’esplorazione.
Awaken: Astral Blade presenta diverse aree segrete, invitando il giocatore a tornare sui propri passi per scoprire tutti i dettagli dei livelli. La mappa è supportata da un HUD ben organizzato, che mostra il nome di ciascuna area e la percentuale di completamento, con la possibilità di aggiungere marcatori manuali per una navigazione più precisa. Gli oggetti da collezione e i potenziamenti passivi sparsi nei livelli permettono di ampliare la trama e migliorare le abilità del personaggio, rendendo l’esplorazione ancora più gratificante.
In termini di difficoltà, Awaken: Astral Blade è piuttosto accessibile: i nemici comuni non offrono una grande sfida e risultano poco vari anche di moveset. Tuttavia, alcuni boss presentano una difficoltà maggiore, articolandosi in diverse fasi che rendono l’esperienza più attenta su questo elemento. Sono disponibili due livelli di difficoltà e, in caso di morti ripetute, è possibile abbassare la difficoltà. La durata del gioco si attesta intorno alle 8-10 ore, con qualche ora extra per chi desidera esplorare ogni angolo alla ricerca di segreti, missioni secondarie o finali multipli.
Grafica e sonoro
Sul fronte artistico, Awaken: Astral Blade propone un’estetica stilizzata con ambientazioni curate Sci-Fi, in cui elementi naturali e meccanici si fondono armoniosamente. Tuttavia, i nemici e i personaggi, inclusa la protagonista, risultano piuttosto anonimi, specialmente per i boss, che appaiono convenzionali e privi di particolari elementi distintivi. Le ambientazioni, invece, sono varie e ben realizzate.
Dal punto di vista tecnico, il gioco si mantiene su buoni livelli: non abbiamo riscontrato bug o glitch significativi, anche se si notano alcuni cali di frame rate ( il titolo gira a 60fps) in certi punti, che tuttavia non compromettono l’esperienza complessiva. I caricamenti sono veloci e gli effetti visivi di buona qualità. Il comparto sonoro è efficace, con effetti discreti e una colonna sonora piacevole, anche se non memorabile. Manca il doppiaggio in italiano, ma sono presenti sottotitoli sia nei menu che nei dialoghi.