AWAY: The Survival Series è un titolo innovativo sviluppato e pubblicato da Breaking Walls. Questo action-adventure fa parte dell’incredibile categoria rappresentata dall’edutainment. L’intrattenimento educativo riguarda proprio l’importante unione fra l’istruzione ed il divertimento, infatti questo metodo di apprendimento riesce si ad insegnare qualcosa, ma anche a far divertire.
AWAY: The Survival Series, disponibile già dal 28 settembre, è l’esempio perfetto di ciò che vuole ottenere l’edutainment, ma come lo ottiene? Scopriamolo insieme. AWAY: The Survival Series è ambientato in un’isola sperduta, popolata da un gran numero di specie animali.
In questo titolo, dove azione ed avventura regnano sovrane, possiamo rintracciare ben due diverse modalità: avventura ed esplorazione. Durante la modalità avventura prenderemo i panni di un giovane petauro dello zucchero, cioè uno scoiattolo volante.
Questo tenero animale ha appena subito la perdita del padre, a causa di un forte temporale, e adesso dovrà sopravvivere proprio con la madre ed il fratellino più piccolo. Utilizzando questo piccolo mammifero, dovremo giostrarci nella natura selvaggia, sopravvivendo il più possibile nel pericoloso AWAY: The Survival Series.
National Geographic o Discovery Channel? Preferisco AWAY: The Survival Series
Durante ogni nostra azione la voce di un narratore ci illustrerà la vita degli splendidi petauri dello zucchero, mostrando quindi il lato vero e proprio dell’edutainment. La visuale in terza persona ci mostrerà come il nostro piccolo animale si muoverà nei vari biomi di questa pericolosa isola.
In numerose occasioni ci ritroveremo a dover fare uso delle utili abilità di questo mammifero, attraversando delle fasi di vero e proprio platforming. Grazie alla planata ed al salto smisurato che sarà in grado di fare, passeremo dal survival crudo e pericoloso a delle fasi un po’ più in stile Super Mario.
In base a cosa mangeremo, il nostro corpo ne conseguirà determinati effetti: se alcuni funghi daranno semplicemente più agilità, altri fiori favoriranno la planata; alcuni insetti daranno piccole quantità di energia, altri animali come le lucertole invece ripristineranno del tutto la nostra barra della fame.
Predatore o preda?
Anche se il nostro petauro potrà mangiare la maggior parte delle cose che vede, non tutto quello che ingurgiterà gli farà bene! Parlando quindi degli animali che popolano l’isola di AWAY: The Survival Series, noteremo come alcuni di essi saranno delle ottime prede, mentre altri dei temibili predatori.
Osservando gli insetti, la maggior parte di essi saranno dei pasti deliziosi per il nostro scoiattolo volante. L’unica difficoltà che potranno darci sarà nel riuscire a catturarli per mangiarli. Avremo anche l’occasione di poter dare da mangiare alla nostra famiglia, portandogli proprio il bottino delle nostre battute di caccia.
In quanto ad altri animali, come i ragni e gli scorpioni, rappresenteranno una minaccia per noi in quanto pericolosi avversari, ma il coraggioso petauro sarà in grado di affrontarli in combattimento. Una volta battuti potremo anche nutrirci con alcuni di essi, ma occhio al veleno!
Se poi passiamo ai predatori più grandi, come la volpe, l’avvoltoio o i grossi pesci dei fiumi e dei laghi, non ci resta altro da fare se non nasconderci e scappare. In questi momenti troviamo quindi nuovi generi per questo titolo, il quale non rimane ancorato nell’edutainment e nell’action-adventure, ma diventa anche survival, platform, stealth, strategico ed anche un gioco di corse e gare.
Abbiamo inoltre diverse funzioni sbloccabili con l’avanzare del gioco, infatti abbiamo una mappa contenente degli spostamenti veloci, che sfiora il genere dell’open world, ma anche un albero delle abilità, dal quale siamo in grado di sbloccare caratteristiche e potenziamenti unici.
Esplorando l’isola, possedendo qualsiasi animale!
Passiamo ora alla modalità esplorazione, un’incredibile alternativa di AWAY: The Survival Series che rende il titolo in questione ancora più dinamico. L’ambientazione rimane sempre nella splendida isola della nostra avventura trascorsa col tenero petauro dello zucchero, ma le differenze sono sostanziali.
Qui mettiamo da parte il nostro amico scoiattolo per diventare una sorta di spiritello, rappresentato da una specie di medusa in grado di volteggiare in aria. Qui il free roaming e l’open world si uniscono al sandbox, infatti saremo in grado di muoverci per tutta l’isola e prendere possesso di qualsiasi animale appaia in gioco! In questa modalità avremo modo di sperimentare qualsiasi essere possibile, divertendoci in giro per l’isola.
Ogni animale avrà dei comandi specifici con cui dovremo calibrarci ogni volta che ne prenderemo possesso, così da regalarci sempre più innovazioni a riguardo. Gli animali da poter controllare vanno dai più piccoli insetti ai più grandi mammiferi, dai più viscidi anfibi ai più pericolosi rettili, dai pesci più lenti agli uccelli più veloci.
Un gioco perfetto… o forse no?
Un gioco del genere, presentato in questo modo, sembra proprio un titolo degno di lode, non trovi anche tu? Purtroppo devo distruggere ogni tua speranza, poiché devo parlarti dei numerosi difetti di questo gioco. Pur essendo un interessante titolo ricco di spunti meravigliosi, AWAY: The Survival Series si presenta fra i giochi più ricchi di bug.
Ebbene si, questo titolo ha un numero così alto e consistente di errori che risulta a tratti ingiocabile. Partendo dalla modalità principale del gioco, devo dirti di come i continui bug abbiano reso quasi del tutto impossibile la giocabilità di questo titolo. Il mio povero scoiattolo volante si è ritrovato numerose volte a dover combattere più con i peggiori glitch che non con le temibili vedove nere.
Se il numero di generi sono altissimi, anche i bug non sono da meno. I movimenti stessi del petauro si alternano da animazioni ben fatte a movimenti totalmente innaturali, inoltre quando attacca un qualsiasi animale od oggetto, partirà una ragdoll degna di Goat Simulator, la quale fa passare il gioco da un realismo incredibile ad un banale ammasso di errori.
Il modo in cui ci si nasconde dai predatori non sempre è intuibile facilmente, infatti alcuni nascondigli funzioneranno in certi casi, ma in altri ti renderanno inspiegabilmente esposto. La fisica delle piante su AWAY: The Survival Series lascia abbastanza delusi, soprattutto quando il nostro mammifero vi camminerà sopra.
Di male in peggio
Fra questi innumerevoli errori grafici e fisici, ci spostiamo ai momenti in cui AWAY: The Survival Series decide di smettere di funzionare. Sono stato costretto a riavviare numerose volte il titolo, e in molti casi ho addirittura dovuto resettare la run in corso per rifare tutto da capo, proprio perché il salvataggio nelle tane mi faceva tornare in partita nientedimeno che dentro il terreno!
Così facendo il mio povero petauro rimaneva bloccato per sempre sottoterra o dentro le mura delle grotte, così da costringermi a dover cancellare tutti i progressi fatti fino a quel momento. L’albero delle abilità gira intorno a dei potenziamenti che si sviluppano risolvendo sfide, le quali sono in molti tratti confuse. Da qui passiamo ad un altro tasto dolente, cioè le traduzioni.
Oltre ad essere in molti casi sbagliate, in altri momenti sono fatte in maniera discutibile, mentre in altri ancora sono state lasciate in inglese! Fino a questo punto abbiamo raccolto informazioni ed errori che lasciano trapelare non un gioco completo, ma un accesso anticipato di una versione alfa che non è mai stata testata.
Il doppiaggio, non disponibile in italiano, costringe i giocatori che non conoscono la lingua inglese a perdersi gran parte dei discorsi fatti dal narratore, poiché impossibile dover affrontare prove di platform o combattimenti e contemporaneamente leggere i sottotitoli. Questo particolare annulla quindi lo scopo dell’edutainment, poiché la funzione educativa del gioco viene purtroppo a mancare.
Esplorando l’isola, possedendo qualsiasi bug!
Passiamo ora alla modalità esplorazione, dove i bug relativi al lato tecnico sono quasi gli stessi di quelli che troviamo nella nostra storia principale. Numerose volte mi è capitato di vedere il povero animale comandato scomparire nel nulla, dovendo così chiudere e riaprire il gioco per far sbloccare la situazione al mio povero spiritello.
Un grosso problema di questa modalità sono i momenti morti, infatti il livello di spawn degli animali è ridotto e sparso per tutta la mappa, quindi prima di poter controllare un nuovo animale, dovrai esplorare a lungo vagando nel nulla.
I bordi della mappa su AWAY: The Survival Series, raggiungibili facilmente, ci portano in muri invisibili con lati di terreno a mala pena abbozzati, lasciando quindi l’ambientazione ad un ammasso orrendo che distrugge ciò che è la splendida ambientazione.
AWAY: The Survival Series: si o no?
Per concludere quindi, AWAY: The Survival Series si presenta come un gioco incredibile, ricco di idee, ma applicate nella maniera peggiore possibile. Un esempio si può trovare nell’aspetto grafico, infatti notiamo come il petauro dello zucchero sia l’unico animale fatto con cura.
Basta poco per vedere come tutti gli altri esseri viventi siano realizzati o in maniera molto basilare, con molti meno dettagli rispetto allo scoiattolo, o in maniera ridicolmente brutta. Prima di comprare questo gioco, ti consiglio quindi di aspettare che venga rifatto completamente a nuovo, mantenendo quindi ciò che doveva essere in origine quest’opera d’arte.
Insomma… Una cagata