Eneba tra le sue numerose offerte, oggi ci offre anche Back 4 Blood, sparatutto cooperativo che ci metterà alla guida di un sopravvissuto il quale, assieme ai suoi alleati, dovrà compiere determinati obiettivi mentre si farà spazio attraverso mappe stracolme di infetti, zombie e mostruosità varie.
Il mondo ormai è in rovina e la popolazione mondiale ridotta ai minimi termini per colpa di una pandemia causata da un parassita chiamato Verme del Diavolo, che trasforma tutti coloro che la contraggono in infestati.
In Back 4 Blood, Fort Hope sarà la nostra base operativa, nella quale avremo a disposizione tutto ciò che il gioco ha da offrire: il poligono di tiro per provare tutte le numerose armi, l’armeria per personalizzarle modificandole esteticamente, la tenda per selezionare e modificare l’aspetto degli otto sterminatori, le varie selezioni per le modalità e le più importanti personalizzazione del mazzo e linee di rifornimento.
A ogni inizio livello si manifesta una delle caratteristiche principali di Back 4 Blood la quale renderà sempre diversa ogni partita, ovvero le carte corruzione imposte dal Game Director, una IA che si adatta allo stile dei giocatori durante la partita. Queste carte altro non sono che il fattore “imprevedibilità” della partita, dei modificatori i quali pongono delle condizioni particolari da portare a termine, oppure la presenza di determinati nemici o altri fattori. Riuscendo a soddisfare queste condizioni saremo ricompensati per gli sforzi profusi.
Back 4 Blood offre 3 livelli di difficoltà disponibili tutti sin da subito:
- Recluta: la difficoltà consigliata a chiunque stia iniziando a giocare titoli di questo genere per la prima volta, ottimo per testare i mazzi di carte e gli sterminatori. Il lato positivo di giocare questo livello di difficoltà è che non c’è il fuoco amico e si subiscono meno danni, ma di contro i punti rifornimento ottenuti saranno dimezzati.
- Veterano: da provare una volta presa la mano su Back 4 Blood. I nemici faranno più male e il fuoco amico sarà presente anche se ridotto ma saprà ricompensarci con i punti rifornimento non dimezzati.
- Incubo: mai nome è stato più azzeccato e riservato agli esperti di Back 4 Blood. Serve una padronanza delle meccaniche e una conoscenza del mazzo e dello sterminatore notevole; i nemici faranno molto male e il fuoco amico sarà presente e pesante. Lato positivo, avremo un bonus ai punti rifornimento.
Il gameplay di Back 4 Blood a livello di comandi è strutturato molto bene, immediato e soprattutto non soffre di input lag, fattore importantissimo per la tipologia del titolo. D’altro canto sorgono alcune piccole problematiche legate al matchmaking della campagna in quanto a volte risulta troppo lungo, ma quelle più “pesanti” sono causate dai compagni di gioco.
Affrontando Back 4 Blood in modalità giocatore singolo, saremo accompagnati da altri 3 sterminatori con una IA non proprio adeguata; mentre un infestato mi portava via, loro 3 mi guardavano e non intervenivano, fino alla mia morte. Prendono l’iniziativa solo quando il nemico gli è addosso e a volte risulta essere troppo tardi.
Back 4 Blood: conclusioni
Back 4 Blood è un titolo frenetico e adrenalinico, che riesce a mantenere tutte le premesse anche per i fan più accaniti di Left 4 Dead, regalando tantissima azione e divertimento.
Le missioni sono ben strutturate così come le mappe, e l’aggiunta del sistema di carte riesce a rendere ogni partita diversa e a donare maggiore profondità al gameplay.
Giocato con amici, il voto finale della recensione può essere aumentato di un punto, mentre tutti i limiti del genere vengono fuori quando si gioca con compagni casuali o ancora peggio controllati da una IA non all’altezza.