Back to the Future è uno dei più iconici marchi che gli anni ’80 e tutta Hollywood ci ha donato, quindi era lecito, al tempo, aspettarsi qualche opera videoludica, legata alle gesta di Marty McFly e Emmet “Doc” Brown. Infatti nel 1985 abbiamo avuto diversi adattamenti della pellicola per Commodore 64 e Zx Spectrum. Oltre a questi, anche la terribile trasposizione per Nintendo NES creata dalla famigerata LJN (casa di produzione particolarmente famosa al tempo per certi tie in non proprio fedeli).
Ricordiamo, inoltre, i due giochi per Master System e Mega Drive di Sega, basati sulla seconda e la terza incarnazione di Back to the Future (anch’essi tutt’altro che memorabili). Infine il prodotto, probabilmente, più riuscito ovvero l’ultimo, in ordine temporale, Back to the Future: The Game, fatto da Telltale Games, il quale andava a posizionarsi come eventuale quarto capitolo del franchise, visto che si svolge dopo i fatti narrati nel terzo film, uscito per: PlayStation 3, Xbox 360, Wii e Steam.
Se sei giocatore anziano potresti anche ricordare un altro gioco, basato su Back to the Future parte II, il quale era un platform disponibile per Super Nintendo. Grafica super deformed, uscito nel 1993 con il nome di Super Back to the Future Part II (al tempo ogni gioco per Super Nintendo aveva il suffisso Super ad inizio del titolo). Anche questo particolarmente dimenticabile e mai uscito dai confini giapponesi. Se non sai di cosa stiamo parlando eccoti un video del suo gameplay:
La curiosità di oggi, è che questo Super Back to the Future, doveva essere un gioco profondamente diverso, eravamo di fronte ad un ben più interessante clone di Zelda, quindi un action RPG. Spulciando tra i vecchi articoli della rivista Famitsu (una vera e propria istituzione del giornalismo videoludico giapponese) si può notare che, in un’anteprima, il gioco fosse nettamente più simile a The Legend of Zelda: A Link to the Past, con Marty al posto di Link.
È difficile sapere e capire perché Super Back to the Future Part II, sia stato cambiato così drasticamente, diventando da progetto estremamente interessante, come un action RPG, a platform anonimo in 2D come tanti (al tempo prodotti simili spuntavano come funghi).
Sarebbe inoltre interessante sapere dopo quanto il team di sviluppo abbia deciso di cambiare totalmente genere a questo prodotto. Chissà se un giorno queste domande riceveranno risposta.