Sviluppato da Naraven Games e pubblicato da All in! Games, Backfirewall_ è un’avventura in prima persona basata su enigmi, fasi stealth ed esplorazione. Il tutto, condito da un umorismo “informatico” intelligente e ben implementato tra gameplay e narrazione. Il titolo è disponibile dal 30 gennaio 2023 per PC (tramite Steam), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch e questa è la nostra recensione per Xbox One. Pronto a viaggiare nel tecnologico mondo di uno smartphone?
Backfirewall_ e l’amicizia con un sistema operativo
Backfirewall_ inizia mostrandoti da subito l’ironia di cui è permeato. Lo fa ironizzando su una delle attività standard previste da quasi ogni titolo: settare l’audio. Esatto, settando il volume della musica di sottofondo e soprattutto del “parlato” farai amicizia con il coprotagonista assoluto del gioco: OS9.
Chi è OS9? è un occhio giallognolo in pixel stile Sauron che altri non è che il sistema operativo attuale dello smartphone in cui ti ritrovi. Ma chi sei tu? Tu sei un “Upgrade Assistant” e il tuo compito è eseguire determinate azioni per procedere ad aggiornare il device. Ma non è un aggiornamento minore, o no, è un aggiornamento di sistema che prevede la sostituzione di OS9 con OS10. E indovina un po’, a OS9 questa cosa non va bene. Inoltre, per eseguire l’upgrade gli assistenti come te, alla fine del procedimento, subiscono una sorte non proprio piacevole.
Ecco quindi che OS9 coglie la palla al balzo e, sfruttandoci come ospite temporaneo, si andrà a nascondere “dentro” di noi, guidandoci in un viaggio all’interno dello smartphone alla disperata ricerca di un modo per fermare l’upgrade e salvarsi. La trama di Backfirewall_ funziona, è originale e piena di momenti divertenti con battute legate al mondo dell’informatica e dei social media. Non mancheranno trame parallele di vario tipo, da messaggi scritti sui muri a veri e propri sms da scovare per scoprire chi è che possiede il device.
L’utente misterioso, infatti, ricopre il ruolo di una quasi divinità e non mancheranno occasioni per scoprire qualcosa di lui. Non per niente siamo nel suo cellulare. Il gioco, nella sua linearità, è pieno zeppo di contenuti extra da scovare in giro e che compongono una lore che ha saputo sorprenderci per dettagli e leggerezza.
Enigmi ambientali e non solo
Backfirewall_ è un’avventura interamente in prima persona che si sviluppa in un percorso prevalentemente lineare, di zona in zona, seguendo fedelmente il canovaccio narrativo previsto. Ma procediamo con ordine. Non farti ingannare dal prologo e dalla sua apparente semplicità e schematicità in quanto il gioco muta velocemente e si potenzia man mano che vengono introdotti alcun “cheat”, offertici direttamente da OS9.
Questi “cheat” ci aiutano a interagire con l’ambiente e risolvere nuovi enigmi. Di base, noi possiamo saltare (un salto abbastanza piccolo e poco pratico) e “cancellare” determinate oggetti come scatole, assi di legno o ancelli. Possiamo anche interagire con alcuni oggetti, raccogliere gli innumerevoli collezionabili e parlare con i PNG sparsi in giro.
Con i “cheat” le possibilità si moltiplicano. Ecco quindi che possiamo “invertire” la posizione di determinati oggetti facendoli salire e scendere dal soffitto, oppure dare nuovo colore a determinati oggetti. Questi elementi potenziano il nostro protagonista e ci permettono di affrontare al meglio le sfide che ci attendono man mano.
Il gioco è diviso ad aree, intervallate da brevi caricamenti, in cui il nostro scopo principale sarà quello di smentire alcune certezze del sistema. Esempio: se il sistema afferma che ci sono cinque scatole gialle su un albero, noi dovremo fare in modo di smentirlo modificando il colore di una delle scatole.
Ecco, la pratica di smentire le affermazioni (consultabili sempre liberamente e praticamente dal menù di pausa) è, nell’atto pratico, tradotta nella risoluzione di una serie di enigmi ambientali. Bisogna quindi capire a cosa si riferisce il sistema e cercare poi un modo per risolverlo.
Alcuni enigmi sono facili da comprendere e risolvere mentre altri potrebbero risultare particolarmente ostici in quanto richiede di entrare nell’ottica quasi filosofica del titolo oppure entra un po’ troppo in termini tecnici (ad esempio, c’è un enigma dove è richiesto il codice esadecimale di determinati colori). Ma tranquillo, Backfirewall_ offre la possibilità, in ogni stanza e per ogni enigma, di poter consultare il rubber duck. Trattasi di una paperella che saprà darti utili indizi su dove scovare l’enigma e anche su come risolverlo.
Stealth e collezionabili
Se le fasi a enigmi ambientali sono l’elemento principale di quasi tutta l’avventura, le fasi stealth sono l’elemento secondario e che fanno da riempitivo tra una zona e l’altra. In parole povere si tratta di non farsi beccare da determinate “guardie”, cercando percorsi alternativi. Queste fasi sono meno ispirate rispetto a quelle ad enigmi e alla lunga potrebbero risultare anche abbastanza monotone e prevedibili. Inoltre le guardie non brillano per intelligenza e il gioco lo sa visto che dietro ad alcune di queste sono visibili dei post-it tra cui il classico “kick me”.
Ma le fasi stealth sono potenziate dalla possibilità di cercare e raccogliere vari collezionabili. Questi, presenti anche e soprattutto nelle aree degli enigmi ambientali, sono di vario genere e arricchiscono la conoscenza della lore del gioco. Si va da messaggi delle chat (indicati dal simbolo delle mail) a messaggi segreti (cambiano semplicemente di colore da giallo a celeste), passando per i “read log” (una sorta di pezzi di tronco contenenti messaggi di vario genere) e arrivando ai giocattoli (piccole action figure sparse in giro) e infine ai bugs. I bugs sono… dei veri e propri bug visivi che, una volta scovati, si trasformeranno in insetti pronti per essere raccolto e aggiunti alla nostra collezione.
La trama diverte, gli enigmi funzionano, il gioco è pieno di cose da cercare eppure c’è un lato negativo. Parliamo di bug veri e propri, di alcuni vistosi rallentamenti e di casi in cui l’audio è semplicemente sparito. Per i bug, entrando nel dettaglio, parliamo di alcuni oggetti che spariscono e di un enigma in particolare la cui risoluzione ha letteralmente bloccato il gioco e costretto al reset.
Si tratta di un caso isolato e legato esclusivamente a quel tipo di enigma e comunque niente che una patch non possa risolvere. E a tal proposito, gli sviluppatori hanno già annunciato che ci sarà una patch al day one con cui risolveranno gran parte dei suddetti bug.
Grafica e sonoro
Graficamente il titolo non spicca per dettaglio ma guadagna in originalità. Certo, non tutto brilla ma alcune zone (come ad esempio la galleria d’arte) sono elaborate in modo intelligente e perfettamente in linea col concept: ricordati che siamo in un cellulare.
Anche i personaggi che incontreremo sono decisamente minimal e poveri di dettaglio ma svolgono comunque il loro ruolo in modo discreto. Le location, inoltre, nonostante non siano piene di dettagli ed elementi riescono comunque a nascondere più di una sfida soprattutto per i collezionisti che faticheranno non poco per trovare ogni oggetto opzionale.
Il sonoro, quando funziona, se la cava discretamente bene. Nota di merito al doppiaggio in inglese, veramente ben recitato (amerai OS9). Da segnalare invece l’assenza dei sottotitoli in italiano. Nonostante la mole dei testi e il loro carattere più tecnico e informatico, non dovresti comunque avere grossi problemi di comprensione.