Bad Dream: Coma non è un semplice o banale videogioco e recensirlo non è immediato perché, a parte il suo genere che si incastra alla perfezione nella classicità dei punta e clicca, ha ben poco in comune con la maggior parte dei titoli appartenenti a questa tipologia.
Sviluppato da Desert Fox e prodotto Ultimate Games, il titolo è un vero e proprio puzzle di emozioni, dove tutto quello che potrebbe avere una logica chiara e precisa assume forme oniriche e solo apparentemente senza senso, un’esperienza che simula un incubo e ci riesce davvero bene!
Quante volte ti sarà capitato di addormentarti e di fare un brutto sogno? Quando ti svegli ci saranno sicuramente state delle volte in cui non ricordavi niente, altre in cui i sentimenti e le emozioni erano ancora vivide e disturbanti dentro di te, tanto da condizionare almeno in parte la tua giornata. Bad Dream: Coma ti mette di fronte a uno di quei sogni che avresti voluto dimenticare, è uno dei pochi titoli capaci di suggestionare il giocatore.
I sogni diventano reali in Bad Dream: Coma
In Bad Dream: Coma ti troverai quindi a vivere un sogno che somiglia ad un incubo e fin da subito ti accorgerai che c’è qualcosa di strano. Il tuo compito sarà quello di fuggire e di risvegliarti da quest’incubo, e per farlo dovrai affrontare un mondo che fin da subito appare sgretolarsi sotto i tuoi piedi, che non risponde a nessuna logica apparente tranne che a quella che gli autori gli hanno dato.
In questo gli sviluppatori hanno dato fondo a tutta la loro immaginazione, probabilmente riversando proprio le loro esperienze e i loro “onirici ricordi” in Bad Dream Coma, creando un ambiente di gioco nel quale ogni singola azione ha una conseguenza, e già dalle primissime battute le tue scelte influenzeranno inevitabilmente il corso dell’avventura.
La trama non è chiarissima, e forse anche un po’ “no-sense” ma in fondo si tratta di un sogno no? Fatto sta che dopo esserti addormentato nella tua stanza da letto, ti risveglierai in questo mondo post apocalittico in cui la morte non fa più il proprio dovere. I personaggi che incontrerai ti daranno piccoli e frammentari indizi che ti aiuteranno ad intuire qualcosa, ma che non verrà mai direttamente esplicitato. Scoprirai pian piano che la tua esperienza potrà assumere dei toni macabri o meno e che questo dipenderà in tutto e per tutto dal tipo di approccio che avrai nel corso del gioco.
Si ma il gioco come funziona?
Se finora ti ho parlato dell’intento del gioco, e di come cerca di raggiungerlo attraverso storia, ambientazione e comparto tecnico, è arrivato il momento di parlarti del gameplay di Bad Dream: Coma. Beh, ti troverai di fronte niente di trascendentale o che possa far gridare al miracolo, anzi, è quanto di più semplice potrai trovare, anche per titoli di questo genere.
Le interazioni con l’ambiente di gioco non saranno moltissime e sempre ben riconoscibili sullo schermo, un HUD spostato lateralmente con un inventario sempre in bella vista ti permetterà di sapere in ogni parte del gioco cosa usare e dove usarlo. Giocato su Xbox si sente la mancanza della libertà del mouse rispetto al controller ma è una questione che turberà poco: dopo i primi minuti passati a giocare risulta tutto piuttosto naturale.
Gli enigmi invece sono un po’ la nota dolente, perché, per quanto ben congeniati e che incentivano notevolmente il “pensiero laterale”, risultano tuttavia troppo semplici da risolvere, soprattutto nel caso di Bad Ending. Questi a volte spezzano il ritmo dell’avventura e dell’immersione anche se in maniera sporadica.
Ho detto Bad Ending perché nel gioco ci sono tre finali disponibili, buono, neutrale e cattivo, e proprio nel caso dell’ultimo ti renderai conto di quanto sia facile raggiungerlo, mentre gli altri due richiedono un po’ più di attenzione a quel che si fa e come lo si fa. Questo fa si che, dopo averlo completato, sicuramente rimetterai piede nel sogno ancora un paio di volte, magari solo per sbloccare tutti gli obbiettivi raggiungibili, o forse per una certa curiosità che il gioco suscita se affrontato in maniera differente. Scoprirai quindi dei risvolti nella storia che soltanto con quel tipo di approccio (più morbido e attento) potrai conoscere.
Bad dream or beautiful nightmare?
Diciamo tutti e due, se sotto il punto di vista dell’avventura gli sviluppatori hanno dato vita a qualcosa di davvero grottesco e privo (solo in apparenza) di logica, il loro obiettivo di creare un’ambiente che ti disorienta, ti disturba e che somigli davvero a un sogno, è centrato, grazie ad una realizzazione tecnica che fa il suo dovere. Lo stile è fatto da fogli di carta ingialliti dal tempo su cui i disegni sembrano realizzati a matita, le poche note di colore risaltano agli occhi, quella più evidente è quella del sangue, e creano un effetto “incubo” che sarai in grado di riconoscere immediatamente, al primo sguardo.
Un costante senso di insicurezza sarà dato poi da un audio-design di livello sopraffino, motivi e musiche che ti restano dentro come a far continuare il sogno anche dopo aver spento la console. Ogni singolo effetto rende perfettamente l’idea che stai vivendo un’esperienza fuori dal comune, tuoni e lampi, il gracchiare dei corvi o lo sbattere improvviso di una porta ti faranno sobbalzare in momenti di calma apparente. I toni cupi e a tratti davvero disturbanti di alcune sezioni di gioco saranno sempre accompagnati da un comparto audio “horror”, creando un’atmosfera “stressante” che centra perfettamente il tema dell’incubo
Per concludere…
In conclusione, questo Bad Dream: Coma ti metterà nei panni di una persona che sta sognando, che sta cercando di fuggire da un incubo nel quale si perdono logica e si fanno i conti con insicurezza e paure. Il gioco fa centro nel suo intento, quello di mostrarti come sarebbe vivere un incubo ad occhi aperti, con decisioni e scelte che cambieranno drasticamente il proseguire e il finale dell’avventura.
Le sue atmosfere effimere e disturbanti, le musiche e gli effetti sonori ti terranno costantemente sotto pressione psicologica, renderanno l’aria che respiri pesante. Il gioco ti disorienta e ti mette nelle condizioni più simili ad un vero e proprio incubo come poche altre esperienze riescono a fare, e soprattutto è davvero in grado di suggestionarti.
Peccato però che alcune scelte di gameplay, come enigmi non di facile intuizione più che di vera e propria difficoltà, vanno a spezzare questa illusione e possano sfociare, soprattutto per i meno avvezzi a questo genere, in una frustrazione difficile da digerire. In ogni caso però, la sporadicità di questi eventi e la rigiocabilità garantita da tre differenti finali, fanno sì che non venga irrimediabilmente intaccata l’esperienza finale.
Ti ricordo che Bad Dream: Coma è disponibile su Nintendo Switch già da 2019, la versione che ho recensito è quella per Xbox One presente nel Microsoft Store a 9,99€.