Baldo: The Guardian Owls è quel titolo che non ti aspetti uscito qualche giorno fa, quell’indie capace di stuzzicare l’interesse anche di chi non è avvezzo ad un genere, come me, che pesca a più mani da opere di Studio Ghibli o titoli come The Legend of Zelda.
Io stesso non ero molto incline a volgere il mio sguardo verso questo videogioco ma devo ammettere che aveva iniziato ad incuriosirmi parecchio, quanto basta per spingermi a testarlo con mano.
Baldo: The Guardian Owls è un videogioco sviluppato da un piccolo team indipendente tutto italiano chiamato Naps Team con sede a Messina, perché ogni tanto anche noi italiani riusciamo a tirar fuori qualche perla videoludica, e se non sai chi siano i Naps Team stiamo parlando di un team che ha all’attivo molti titoli ed ha iniziato sviluppando Shadow Fighter per Amiga nel lontano 1994.
Torniamo al nostro Baldo: The Guardian Owls un titolo uscito il 27 agosto 2021 per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, iOS e macOS, e ti anticipo sin da subito che la mia non vuole essere una vera e propria recensione bensì una mia prima impressione personale dopo averlo giocato per alcune ore.
L’impatto grafico
Iniziamo da ciò che salta subito all’occhio, per l’appunto l’impatto grafico, che come già detto pesca a più mani dalle opere di Studio Ghibli con la sua grafica “cartoonesca” che devo ammettere sorprende soprattutto in vista del fatto che è stato sviluppato da un team italiano composto da sole due persone.
La versione da me provata è quella Nintendo Switch e devo dire che tuttavia in quanto a grafica il videogioco pecca in qualche piccola rifinitura, le animazioni (soprattutto quella della capriola) non sono proprio eccelse e anche il frame rate, a volte, sembra zoppicare parecchio.
Non so se ciò dipende da un limite del team stesso o se impegnandosi avrebbero potuto evitare di incorrere in simili cadute tecniche, ad ogni modo ciò non va a intaccare il gameplay o la godibilità di questo titolo.
Il gameplay
Qui le cose si fanno leggermente più spinose e non comprendo alcune scelte messe in atto da Naps Team, prima fra tutte la possibilità che ha il personaggio di spingere grossi blocchi di pietra per metri e metri ma di non poter, il più delle volte, azionare una leva con le sole mani.
Si hai capito bene, il nostro piccolo Baldo potrà spingere quelli che all’apparenza sembrano (e sono) pesantissimi blocchi di pietra per azionare o meno determinati interruttori posti sul pavimento ma non potrà, non sempre, tirare o spingere una leva a mano bensì dovrà trovare un modo alternativo per farlo.
Pesantissima l’assenza di un qualsivoglia tutorial, spesso ci ritroveremo senza sapere cosa fare e dovremo scoprire a nostre spese che per l’appunto alcuni blocchi di pietra si spingono, sotto alcuni ci saranno dei passaggi, e che per azionare alcune leve dovremo tirargli contro degli oggetti.
Anche la possibilità di prendere tali oggetti ed usarli come armi da lanciare contro i nemici o azionare leve sarà qualcosa che scopriremo da soli, verremo gettati in un’avventura senza alcun tutorial o guida dedicati.
C’è la presenza, ahimè, di dialoghi lunghissimi che avrebbero potuto utilizzare in modo migliore includendo in essi quantomeno un piccolo tutorial, ma no, si sono concentrati esclusivamente allo sfinire i videogiocatori con dialoghi a volte senza senso e che non aiutano in alcun modo il videogiocatore a prendere mano con i comandi di gioco.
Non ci verrà spiegato neanche che in alcune stanze dovremo uccidere determinati nemici per farne “scomparire” altri che tengono chiuso un forziere o ci impediscono di proseguire lungo un passaggio, e a tal riguardo io stesso ci ho messo un pò a capirlo sprecando risorse lanciandole contro nemici che non potevano essere uccisi.
Tiriamo le somme
Tirando le somme questo Baldo: The Guardian Owls non è un videogioco pessimo anzi, nonostante le sue molteplici mancanze si lascia giocare anche se dovresti prepararti a veder comparire sin troppo spesso la scritta GAME OVER.
Un’altra di quelle cose che non riesco a comprendere è la necessità di rendere questo gioco così “try and error”, spesso ci ritroveremo a tentare e ritentare diversi approcci in una stanza terminando a più riprese i cuori a nostra disposizione prima di riuscire a comprendere quale fosse l’azione da compiere per proseguire l’avventura vista anche la presenza di alcuni enigmi ambientali non proprio di immediata e facile risoluzione.
Persino la semplice uccisione dei nemici utilizzando la spada il più delle volte sarà un’azione da compiere con un giusto tempismo pena la dipartita immediata del nostro eroe. Non ho la benché minima idea se era proprio nell’obiettivo finale del team creare un videogioco così a tratti punitivo e frustrante.
Acquistarlo oppure no
Lo ammetto, per 24,99 € è difficile trovare di meglio, al netto delle sue mancanze e problematiche trovo che per questa cifra sia un gioco che vale la pena acquistare e supportare.
Già di per se almeno per quanto riguarda il prezzo onesto considerando che ho visto titoli AAA di gran lunga peggiori essere venduti a più del doppio della cifra.
E’ vero che il videogioco tecnicamente barcolla su molte animazioni e frame rate, che non ci viene data la benché minima infarinatura in un tutorial e saremo lanciati in un’avventura senza sapere cosa il nostro amico Baldo può fare e non fare, e che troppo spesso è punitivo e frustrante ma ripeto, per 24,99 € (almeno questo il prezzo sul Nintendo e-Shop) è difficile trovare di meglio.
Basta munirsi un po’ di pazienza, stringere i denti, e comprendere che un team di sole tre persone per quanto capaci non possono tuttavia far miracoli.