Sviluppato da Exit Plan Games e pubblicato in sinergia con Untold Tales e CouchPlay Interactive, Bang-On Balls: Chronicles è un platform 3D sandbox open map colorato ed esteticamente vario e appagante. Noi abbiamo indossato gli sferici panni di quel pasticcione di Bob su Xbox One e questa è la nostra recensione. Pronto a rotolare con noi?
Bang-On Balls: Chronicles – sulle orme della super star
Bang-On Balls: Chronicles non ha una vera e propria trama ma una sequela di situazioni bizzarre e imprevedibilI che vedono il protagonista, tale BOB, inseguire una sorta di super star sbruffona. L’inseguimento, che parte da uno studio cinematografico, ci porterà all’interno di una serie di set storici con il chiaro intento di devastare la carriera di suddetta super star sbruffona. Una sorta di odissea storia, anche sorprendentemente fedele per alcune situazioni, che sorprende soprattutto per la resa visiva e per un divertimento imprevedibile e assuefacente.
In termini narrativi, il canovaccio è debolissimo ma a conti fatti, azione a schermo, va benissimo così. Bang-On Balls: Chronicles utilizza un sistema di comicità “fisico” e visivo e ammettiamo che funziona discretamente bene riuscendo a strappare più di un sorriso. A funzionare sono le situazioni assurde come il razzo spaziale costruito con gigantesche lattine e montato in modo decisamente brusco e surreale. Ma, come detto, le ambientazioni storiche, nella sua assurdità, sono sorprendentemente fedeli. Il primo mondo, ad esempio, è una sorta di invasione vichinga navale e le ambientazioni sono credibili e ben dettagliate. Insomma, un piacere da esplorare e devastare.
Rotola, salta, distruggi
Se narrativamente parlando Bang-On Balls: Chronicles punta tutto sul divertimento e sull’assurdo, il gameplay potenzia ulteriormente questa scelta. Pad alla mano, dopo i primi minuti di gioco, Bang-On Balls: Chronicles sembra un gioco “troll” sulla scia di Goat Simulator ma si rivela invece sorprendentemente profondo in termini ludici e incredibilmente divertente e coinvolgente senza neanche grandi bug, anzi, sfoggiando un mondo vivo e pulsante. Ma procediamo con ordine. Parliamo di un platform 3D sandbox open map con protagonista una palla che potrai anche personalizzare esteticamente.
In termini ludici, significa che rotolerai e salterai continuamente. Il sistema di gioco è infatti accessibile a chiunque ed estremamente veloce da padroneggiare. Potrai saltare, doppio-saltare e scattare contro i nemici più e più volte fino a eliminarli o scaraventare lontano. Inoltre, equipaggiando determinati accessori, potrai anche avere danni ed effetti extra come il martello di Thor che a determinati intervalli scaglia fulmini a zona. Ma i nemici non sono l’unica cosa che potrai eliminare. Oh no… i livelli sono pieni di elementi distruttibili ed è proprio questo il bello.
Come anticipato, Bang-On Balls: Chronicles è suddiviso in aree. Ogni area ha uno sviluppo anche verticale e presenta una varietà di luoghi e situazioni invidiabili. A guidarti avrai un piccolo schemino con una serie di azioni da dover eseguire che può essere distruggere un determinato numero di specifici oggetti, spostarti in un dato luogo e così via. Ma fermarsi a seguire unicamente quegli obiettivi, che tra l’altro potrai facilmente individuare grazie a un indicatore a schermo (un fascio di luce dall’alto) liberamente attivabile, è uno spreco immane.
Bang-On Balls: Chronicles è pieno zeppo di segreti e situazioni oltre che di mid-boss e personaggi bizzarri. Ogni area è piena di sorprendente vita. Personaggi sferici, aggressivi o meno, che fanno cose, immersi in una loro routine, spesso buffa, che potrai divertirti a disturbare. E spesso disturbarli scatena rissa o fa scoprire passaggi che portano a nuove e interessanti ricompense come cappelli e accessori da equipaggiare. A tal proposito, non mancano enigmi ambientali abbastanza standard ma ben implementati e mai eccessivamente ripetitivi.
Molto buona la varietà di nemici con poteri e rissa di vari genere. Abbiamo nemici che se colpiti diminuiscono di dimensione sfornando cloni di se stessi più piccini, altri specializzati in attacchi a distanza, altri ancora con difese da abbattere e così via. Ovviamente, i boss di fine area sono quelli realizzati meglio e con pattern d’attacco divertenti da affrontare anche se, lo ammettiamo, il livello di sfida è tendente al ribasso anche perché il gioco offre diverse possibilità per ricaricare le energie ed è anche generoso coi checkpoint ma questo è in linea con un titolo che punta a essere un ottimo scacciapensieri.
Girare per le varie aree distruggendo tutto e scoprendo nuovi segreti (ne sono davvero, davvero tanti) è semplicemente divertente e a suo modo rilassa. Smarrirsi in aree colorate tra personaggi buffi può tenerti incollato allo schermo per molte ore anche se il ritmo di gioco e l’esperienza generale, essendo comunque un sandbox, dipende fortemente da te. Se cerchi una trama da seguire e una sfida alta, potresti restare deluso.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando Bang-On Balls: Chronicles sorprende sotto innumerevoli aspetti. La varietà, il colpo d’occhio generale, la profondità, persino l’estetica dei personaggi, tutto è a livelli molto alti con una cura nel dettagli che appaga lo sguardo. Girare per le aree di gioco è divertente e gli effetti visivi funzionano praticamente sempre anche se spesso e volentieri la situazione degenera in un caos particolarmente difficile da seguire. Soprattutto quando l’area si ritrova pieni di nemici e oggetti distruttibili, lo schermo si riempirà di oggetti ed effetti e tu ti ritroverai a rimbalzare in modo casuale sperando di sopravvivere fino alla fine. Ma anche questo, in fondo, fa parte del divertimento.
Il sonoro è in linea col tono generale del titolo senza tracce particolarmente memorabili ma con una buona varietà in linea con le diverse ambientazioni e situazioni. Inoltre i personaggi non sono dotati di un linguaggio, limitandosi a mugugnare e borbottare cose indecifrabili. Da segnalare, infine, l’assenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se il titolo è quasi totalmente assente da teschi a schermo.