Sviluppato e pubblicato da Tuatara Games, Bare Butt Boxing è un party game picchiaduro ad arena pensato principalmente per il multiplayer online e che prende palese ispirazione da titoli come Gang Beasts, giocando quindi con la fisica del gioco per dar vita a imprevedibili momenti ironici. Noi abbiamo dato vita a furiose risse colorate su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Bare Butt Boxing pugni e chiappette
Bare Butt Boxing non ha una trama, niente di niente. Non c’è alcun cenno, lore o motivazione valida che spinga i buffi personaggi a darsele di santa ragione in arene circoscritte se non che sono alieni, che amano lo sport (stravolgendone le regole) e che hanno deciso di menarsi sul pianeta Terra. Non sappiamo neanche perché il titolo tenga molto a dotare i protagonisti di chiappe ben tondeggianti e in vista. In effetti, le chiappe in questo periodo sembrano andare di moda, escludendo quelle videoludiche (qualcuno ha detto Stellar Blade? Nel caso, qui puoi recuperare la nostra recensione), per il film di Deadpool & Wolverine son stati progettati dei pad per Xbox dotati di tondeggianti chiappe.
Ecco, tali chiappe (sì, stiamo realizzando dei paragrafi interi parlando di chiappe) risaltano nel design dei buffi protagonisti di Bare Butt Boxing (non per insistere, ma stesso il titolo del gioco parla delle chiappe). E in effetti il design dei soggetti spicca molto, superando anche quello di competitor diretti come il già citato Gang Beasts. Nel caso di Bare Butt Boxing, infatti, ci sono delle caratterizzazioni di base dei vari soggetti: dalla rana, al teschio, al robot e così via.
Ogni eroe, può poi essere ulteriormente personalizzato con una serie di skin da acquistare proprio in stile Gang Beasts che, in questo caso, ne esce vittorioso per quantità e fantasia. Bare Butt Boxing, infatti, e lo vedremo meglio nel paragrafo sul gameplay, irrompe nel mercato con una struttura sì interessante ma quantitativamente limitata. Parliamo però di un titolo che, come i suoi competitor, se riesce a impiantarsi bene e a formare una community solida e vasta, non avrà problemi ad aggiornarsi. Anzi, ha dinanzi a sè l’infinito.
Poche modalità e tanti pugni
Bare Butt Boxing è un party game picchiaduro ad arena pensato principalmente per partite con gli amici. Sì, c’è la possibilità di giocare da solo ma il titolo non offre una campagna e neanche una serie di sfide o obiettivi da conquistare. Non c’è niente se non la possibilità di settare sfide contro i bot e personalizzare alcune regole. Il minimo, utile esclusivamente come allenamento in vista delle partite online o con gli amici (anche in locale) per un massimo di quattro partecipanti.
Ma come si gioca a Bare Butt Boxing? Come da titolo, i personaggi coinvolti nelle sfide ad arena hanno come arma principale i propri pugni (“hanno i pugni nelle mani!” semicit.). Ogni mano è legata a un tasto e a ogni pressione di tale tasto corrisponde un gancio in avanti. Concatenare pugni o limitarsi a sferrare solo una sequela di destri (o mancini) fa parte della flebile strategia di Bare Butt Boxing potenziata da power up a schermo che forniscono bonus temporanei poco originali ma ludicamente utili e che possono rovesciare il podio finale.
Oltre a tirar pugni, puoi anche saltare o effettuare un piccolo dash direzionale. Tutto qui. La telecamera è alla Super Smash Bros, quindi fuori dal nostro controllo e in continuo inseguimento dei lottatori colorati e dalle belle chiappe. Inutile dire che parliamo di un titolo improntato alla generazione di caos e situazioni folli, seppur il controllo del personaggio sia più stabile e meno ragdollistico rispetto alle sue contro parti.
Se ludicamente, c’è poca innovazione, lo stesso si può dire per le modalità di gioco. Abbiamo già detto che il titolo può essere giocato sia in solitaria contro i bot (cosa che annoia già dopo una partita) sia online e in locale con partite multiplayer fino a un massimo di quattro giocatori ed entrambe le modalità di gioco contengono le medesime tipologie di sfide. Si fa dal menare il prossimo e lanciarlo in portali per ottenere punti a una sfida del medesimo titolo dove però devi lanciare una sfera in quei portali.
Se muori o ti suicidi, ottieni penalità sul punteggio mentre chi ha più punteggio è ben evidenziato da una corona vicino al nome. A fine partita, si ottengono delle monete che potrai investire per personalizzare esteticamente il tuo eroe con skin di vario genere. Non c’è altro e come potrai intuire, Bare Butt Boxing al momento è un titolo che, seppur con base solida, rischia di consumarsi nel giro di poche partite, scommettendo tutto su una buona compagnia (soprattutto in locale). Rimane da vedere il supporto degli sviluppatori a lungo termine considerando che Bare Butt Boxing ha il potenziale per cambiare anche radicalmente, complice la sua follia non completamente espressa.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, i personaggi sono discretamente identitari, forti di una personalizzazione accattivante ma che non trova una pari fantasia nè nell’impianto ludico nè nella struttura di livelli ed arene che appaiono discretamente anonimi e poco sviluppati nonché poco memorabili. Un peccato visto che, ancora una volta, le potenzialità ci sono tutte. Da segnalare qualche rallentamento durante le sfide più rocambolesche e qualche disconnessione durante le partite online (ma siamo agli inizi).
Per il sonoro, questi è sufficiente, fa il suo compito ma fatica a dare jingle memorabili e d’impatto restando abbastanza anonimo e di sfondo. Un mero accompagnamento acustico. Da segnalare, infine, la sempre gradita presenza della lingua italiana (sottotitoli) anche se la mole di testo a schermo è quasi nulla.