Sei stufo dei titoli Tripla A? Ne hai abbastanza di Trame complesse ed intricate ? Ti sei stancato dei Gameplay freneteci in cui ci sono mille tasti da premere ? Cambia registro allora, prova Battle Hunters.
Battle Hunters è il titolo perfetto per approcciare un’avventura fantasy nuda e cruda: ci sono solo un nemico oscuro da sconfiggere ed una moltitudine di Eroi che dovranno combattere il suo esercito delle tenebre. Nulla di più e nulla di meno… almeno all’inizio.
Primo ed unico obiettivo: sconfiggere il Male… ma con Stile!
La Trama di Battle Hunters è davvero quanto di più semplice si possa immaginare. Viene introdotta al giocatore nei primi minuti di gioco e si esaurisce nello stesso momento: unico e solo scopo di quest’avventura sarà reclutare un corposo numero di Eroi al fine di sconfiggere un non meglio specificato “Signore Oscuro”.
Con questa premessa, Battle Hunters ci porterà ad esplorare in lungo ed in largo un vasto mondo fantasy il quale, nonostante la presenza di molti, forse troppi cliché narrativi, sfoggia una personalità fuori dal comune.
Iniziando proprio dagli Eroi che sarà possibile reclutare infatti, ci troveremo di fronte una vera e propria armata di guerrieri, i quali sembreranno tutti saltatati fuori da un manuale di D&D… o da una Space Opera.
Partendo dai più classici, ovvero guerriero, mago ed arciere, passando per quelli più sofisticati come il barbaro, il templare ed il monaco, potremo infine mettere le mani su degli esoscheletri da combattimento, dragoni umanoidi con spada e scudo, soldati spaziali con fucili laser e che io possa essere fulminato se quello nel Trailer al minuto 00:13 non è Dante di Devil May Cry.
Peccato che i nemici presenti nel mondo di Battle Hunters non abbiano la stessa personalità dei nostri PG.
Intendiamoci, ne affronteremo a bizzeffe tra non-morti, lupi mannari, orchi, golem di pietra, ragni e scorpioni giganti etc…, ma nessuna delle forze nemiche uscirà mai fuori dai canoni classici del fantasy.
Così come le Quest non si discosteranno mai dalle solite:
- uccidi tot. nemici di questo tipo
- trova oggetto x
- vai dal punto A al punto B
In Battle Hunters semplicità e linearità nella narrazione sono sovrane, ma è proprio questo a far risaltare il gameplay del titolo.
“Tu mi dici quello che devo fare ed io lo faccio.”
In Battle Hunters avremo un’alternanza tra fasi esplorative e fasi di combattimento.
Le prime, molto semplici, si limitano ad una esplorazione del territorio circostante, senza fornire al giocatore nessuna zona segreta e/o elementi simili.
I sentieri da seguire per far avanzare il gioco sono tutti già “battuti”, esplorare le zone non indicate sulla mappa non porterà nessuna ricompensa al giocatore, mentre le zone di combattimento sono evidenziate da una circonferenza rossa intorno ai nemici.
E’ previsto tanto backtracking in “stile Dark Souls”, ma gli obiettivi da raggiungere saranno sempre molto chiari, quasi al limite dell’intelligenza media (si, se ti perdi in Battle Hunters, ti perderesti anche nel corridoio di casa tua).
Le fasi di combattimento sono, invero, il fulcro di Battle Hunters.
I combattimenti vedono scendere in campo 3 dei nostri Eroi (precedentemente selezionati ) contro un numero sempre variabile di nemici.
Il giocatore dovrà impartire gli ordini alle proprie pedine tramite un menù semicircolare che, una volta aperto, blocca l’azione di gioco (in breve, una “pausa tattica”). Selezionate le azioni per ogni eroe, questi le eseguiranno, fintanto che è possibile farlo, sino alla fine del combattimento.
La tempestività nella scelta e nel cambio delle strategie di attacco/difesa, così come l’utilizzo di particolari abilità e degli strumenti giusti al momento giusto, costituiscono il perno fondamentale dei combattimenti in Battle Hunters.
Alla fine di ogni battaglia i nostri eroi guadagneranno i classici punti esperienza che li porteranno, una volta saliti di livello, ad aumentare le loro caratteristiche di combattimento.
Piccolo è bello! Piccolo è carino! Piccolo è divertente!
Il primo impatto con Battle Hunters non è certo memorabile, dato lo stile grafico molto “sempliciotto”, ma in poco tempo ci si ritrova piacevolmente affezionati a questi personaggi a metà tra il “Kawai” ed il macchiettistico, anche e soprattutto per la loro caratterizzazione.
Intendiamoci, nessuno di loro ha una Biografia che supera le sei righe, ma ognuno di questi eroi è talmente ben inquadrato che basteranno le quattro chiacchiere scambiate durante il primo incontro con loro per decidere se ci staranno simpatici o se li desteremo per la vita.
Lo stesso discorso vale per il loro aspetto, esso sarà talmente iconico che ti resterà impresso fin da subito (come lo spadaccino spagnolo Ramirez) e renderà i personaggi di Battle Hunters facilmente distinguibili (e per questo, originali tra loro).
Unica nota sottotono (no, non voglio mettermi a parlare di musica) risulta il comparto audio, il quale risulta essere esageratamente piatto in confronto al resto.