Negli ultimi anni, il mondo dei videogiochi ha subito una metamorfosi senza precedenti, grazie all’emergere del genere Battle Royale. Questo fenomeno ha radicalmente ridefinito l’interazione di milioni di giocatori con il medium videoludico, segnando un distacco significativo dai classici giochi online e portando nuove dinamiche, esperienze e una popolarità senza precedenti. Esaminiamo l’evoluzione di questo fenomeno e le ragioni dietro il suo successo.
La nascita del Battle Royale
La svolta storica che ha gettato le basi per il successo di questo genere avviene nel 2012, ispirata anche dal film “Hunger Games” e dalle pellicole del regista Kinji Fukasaku(2000). La mod Survival Games per Minecraft, che spingeva i giocatori a raccogliere risorse per la sopravvivenza e combattere tra loro, contribuì a plasmare il concetto del “ne rimarrà solo uno“, decretandosi, se proprio dobbiamo attribuire un’origine, il padre del genere.
Il boom del 2017
Dopo vari tentativi con titoli come con la modalità DayZ (inizialmente nata come mod di Arma II) e H1Z1, che non riuscirono a catalizzare l’entusiasmo di massa per il genere, nel 2017 arriva PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG), inaugurando l’epoca d’oro dei Battle Royale. Il successo di PUBG è seguito rapidamente da Fortnite e Apex Legends, che portano il genere all’apice della popolarità.
I motivi del successo
Gli elementi che hanno contribuito a questa crescente popolarità nei Battle Royale vanno ricercati in diversi aspetti, che spaziano dalle innovazioni tecniche e meccaniche alle componenti psicologiche, come il concetto di sopravvivenza e l’accessibilità gratuita.
- Una sola vita: nonostante esistano modalità con una sola vita anche nei vecchi classici, come Search and Destroy in Call of Duty, il fattore rischio nei battle royale è molto più stimolante e accompagna ogni battaglia. L’adrenalina scaturisce dalla consapevolezza di avere una sola chance, partendo con nessuna arma e dovendosi arrangiare all’inizio di ogni partita, rendendo ogni scontro un’esperienza avvincente.
- Esplorazione: l’evoluzione delle mappe, passando da ambienti ristretti (come lo yacht di CoD) a territori enormi (intere isole), che possono ospitare fino a 100 giocatori, ha reso l’esplorazione una componente cruciale. Questa ampia varietà di terreno rende ogni partita un’esperienza unica e mai monotona.
- Facilità di Matchmaking: il tempo di attesa in questo genere di battaglie è pressoché nullo. Il sistema crea rapidamente una sala d’attesa con altre 99 persone, assicurando partite veloci. Inoltre, la possibilità di rientrare subito in coda per una nuova partita dopo essere stati eliminati aggiunge un elemento di continuità e coinvolgimento immediato.
- Il fenomeno dello streaming: il nuovo genere ha trasformato gli streamer in autentiche celebrità del mondo videoludico. La soddisfazione di essere l’ultimo sopravvissuto supera la vittoria in un semplice deathmatch, sfruttando anche la componente darwiniana insita nell’essere umano, a mio avviso. La varietà delle partite e i repentini cambiamenti di strategia rendono lo streaming più eccitante, coinvolgendo il pubblico che impara dalle abilità e dalle scelte dei propri idoli.
- Dinamiche di gioco distinte: mentre i classici come CSGO e StarCraft si basavano spesso sulla cooperazione di squadra e sull’obiettivo di conquistare punti specifici, il genere del B.R. si focalizza sulla sopravvivenza individuale o di squadra, portando una nuova dinamica piena di tensione e coinvolgimento emotivo senza precedenti.
- Accessibilità: con l’avvento del genere, numerosi giochi hanno abbracciato un modello economico accessibile. Titoli B.R. come Fortnite, Apex e quasi tutti gli altri permettono ai giocatori di partecipare senza alcun costo iniziale. Il guadagno per gli sviluppatori si fonda sulla crescente fama del gioco e sull’evoluzione del pass battaglia (mix di ricompense in game di skin, emotes eccetera). Quest’ultimo può essere acquistato direttamente o ottenuto attraverso l’accumulo di monete gratuite nel corso del gameplay. In genere, i giocatori possono guadagnare abbastanza monete per ottenere il pass battaglia gratuitamente in un arco temporale di due stagioni di gioco.
Il successo dei Battle Royale è il risultato di una sinergia di elementi, dall’adrenalina pura alla facilità di accesso, che ha trasformato questo genere in un fenomeno culturale globale. La sua persistenza nel tempo sembra essere una costante nel panorama videoludico, e sebbene possa subire evoluzioni, è probabile che continueremo a sentirne parlare per almeno un altro decennio.
Il futuro dei giochi online
Secondo il mio modesto parere la prossima rivoluzione nell’ambito dei giochi online potrebbe verificarsi nel PvE, con i giocatori sfidati dall’intelligenza artificiale in titoli survival o coop. Questo potrebbe aprire nuove possibilità di innovazione e coinvolgimento, offrendo alternative fresche e stimolanti al predominante formato PvP dei Battle Royale. Resta da vedere come l’industria si adatterà alle mutevoli esigenze della community e quale direzione prenderà il futuro delle avventure videoludiche.